Dischi
Subsonica – Mentale strumentale
A pochi mesi dalla pubblicazione di “Microchip Temporale”, una rielaborazione di “Microchip Emozionale”, realizzato in collaborazione con quattordici artisti, e cogliendoci tutti di sorpresa, i Subsonica annunciano attraverso le loro pagine social l’uscita del loro ultimo lavoro “Mentale Strumentale”, un progetto che affonda le sue radici già al 2004, come spiega lo stesso gruppo nel comunicato di presentazione del disco, descrivendolo come “un viaggio d’esplorazione nello Spazio interiore, tra scenari imprevedibili e strumenti in libertà”.
Un album che stacca nettamente dalla precedente discografia dei Subsonica e dai suoni a cui la band torinese ci aveva abituati. Una vera e propria sfida per un gruppo che ha fatto dell’elettronica il pilastro portante del proprio “Es” in questi lunghi anni di onorata carriera. Sedici anni che hanno segnato profondamente il nostro Paese con cambiamenti socio-politici ma soprattutto culturali e che le future generazioni ritroveranno nei libri di storia. E come sempre la musica non può che essere la colonna sonora di questa pellicola “surreale” e probabilmente, per quanto il disco non sia stato ben accolto o compreso dagli stessi amici fan, questo viaggio nel tempo ci riporta proprio a quando la band realizzò, sotto pressione dell’allora casa discografica Mescal, con cui poi dopo il gruppo troncò i rapporti, proprio un disco strumentale con un Samuel (voce e leader del gruppo) che ritroviamo solo nei vocalizzi per dar tinta ai suoni e nella produzione di voci registrate su nastro.
“Ci chiudemmo nello studio di Piazza Vittorio, pronti a lavorare insieme giorno e notte. Cablammo tutti gli strumenti, inclusa una buona quantità di synth analogici, percussioni, strumenti a corde, e tanti multi-effetto pronti a deformare spazi e prospettive sonore“. Ma la casa discografica di allora si rifiutò di pubblicare quel materiale e l’album non venne mai pubblicato. “Mentale Strumentale” è il risultato del materiale prodotto in quelle due settimane. Dieci tracce che prendono forma tra synth analogici, percussioni, strumenti a corde e multi-effetti perfettamente confezionati.
Decolliamo e intraprendiamo questo viaggio con la prima traccia che come ogni grande partenza contiene in sé l’emozione dell’andare lasciando “il conosciuto” verso uno spazio ancora vergine ed ignoto. Magistrale l’uso dei synth che dà al pezzo una carica ritmica convulsa per poi passare a “Cullati dalla tempesta”, dove predominano sonorità elettriche/tribali. In “Artide 3 A.M.” il basso viene accompagnato e intrecciato ai synth da cui l’ascoltatore viene letteralmente rapito per passare poi ai ritmi di “A nord di ogni lontananza”e all’acustica di “Detriti nello spazio”, dai sound che lasciano spazio per un viaggio dentro se stessi, nella galassia Introspezione. Dopo il ritorno delle percussioni esotiche e limpide di “A di addio”, in “Tempesta solare” il basso e la batteria sono gli strumenti portanti, accompagnati da synth e noise a “Delitto sulla luna”, impreziosita dai vocalizzi della voce di Samuel. Il disco si chiude con “Strumentale” e “Rientro in atmosfera”. La prima rappresenta la sublimazione dell’intero progetto, tra noise, synth e le corde del piano.
I Subsonica con “Mentale Strumentale” hanno concluso con successo una delle operazioni più difficili che una band o un artista possa compiere, ovvero tradurre un’idea in musica, e in questo non possiamo far altro che riconoscere che per quanto apparentemente distante dal loro genere, i Nostri sono riusciti perfettamente nell’impresa, regalandoci, in questi momenti di clausura forzata, un viaggio iperbolico ed iperspaziale dove la mente può trovare ristoro dalle tante parole che affollano TV e giornali. Un viaggio di sicuro non semplice e con alcune turbolenze, ma che fanno parte della vita di tutti noi. Le royalties dell’album verranno destinati alla Fondazione Caterina Farassino, impegnata con il progetto “Respira Torino” a supportare gli ospedali di Torino e Asti, mediante la fornitura di dispositivi per l’emergenza sanitaria.