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Intervista a Brando Madonia: “Il mio nuovo inizio si intitola I pesci non invecchiano mai”

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E’ uscito venerdì 8 maggio 2020 “I pesci non invecchiano mai”, il nuovo singolo di Brando Madonia che anticipa l’album d’esordio. Abbiamo intervistato il giovane cantautore catanese, che dopo aver dato vita a diverse formazioni, nel 2012 insieme a due amici decide di formare la i Bidiel, con cui partecipò all’edizione di Sanremo Giovani. Grazie a questa esperienza, Brando si affaccia al mondo musicale nazionale e, con i Bidiel, registra due album. Il percorso musicale intrapreso da Brando trova espressione in un nuovo progetto discografico, per la prima volta da solista, già in fase di registrazione con l’etichetta discografica indipendente Narciso Records, fondata nel 2002 da Carmen Consoli.

Ciao Brando. Come stai? Innanzitutto complimenti per il singolo “I pesci non invecchiano mai”. Hai già anticipato che il 3 luglio uscirà il nuovo singolo “La festa”. Vuoi parlarci del tuo progetto e quando uscirà il tuo album d’esordio? 
Ciao! Sto bene e grazie per i complimenti. Sono felicissimo di questo mio nuovo lavoro che per me rappresenta una nuova strada, un nuovo inizio. ‘’I pesci non invecchiano mai’’ è il brano apripista. Il video è stato realizzato interamente da disegni fatti da un bambino, un viaggio attraverso i suoi occhi e mente. Mi piaceva utilizzare qualcosa che ricordasse l’infanzia, il passato, matite colorate, forbici. Oggetti quotidiani e forse dimenticati. ‘’La festa’’ uscirà appunto il 3 luglio e sarà un altro viaggio. Per quanto riguarda la data di uscita del disco ancora non so, ma il lavoro è stato fatto e a breve verrà pubblicato, non vedo l’ora!

Com’è stato passare dall’essere frontman di una band a solista?
Non è stata una cosa voluta o cercata da me. È andata cosi, la band si è sciolta ma io non volevo smettere di fare musica. E cosi ho fatto. Insieme a mio fratello Mattia ho continuato a scrivere canzoni e poi è arrivata la Narciso Records che ha apprezzato e creduto nel mio progetto.

Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato e che credi ti abbiano formato come musicista?
Ho sempre ascoltato tanta musica nella mia vita, sin da bambino e di generi diversi. Se devo proprio scegliere un punto di riferimento dico i Beatles. Irraggiungibili.

Sono anche io di origini catanesi e credo che per noi sia sempre stato difficile trovare degli spazi di espressione. Pensi le cose siano cambiate? Quali sono le maggiori difficoltà per un giovane artista per emergere e farsi strada?
È tutto molto difficile però sono convinto che se si insiste e la passione è davvero grande alla fine qualcosa arriva. Per quanto riguarda Catania ho sempre conosciuto e frequentato tanti ragazzi che come me hanno la passione per la musica. Ci si contamina e ci si confronta. Il fermento c’è sempre ma non è facile farlo crescere e resistere.

Come hai trascorso il periodo di lockdown? Un’altra delle anticipazioni che possiamo dare a chi ci legge è che ti troveremo in tour già questa estate…
È stato un periodo a tratti surreale, inaspettato da tutti immagino. Ho cercato di ingannare il tempo in tutti i modi possibili. Sono felicissimo di tornare a suonare live, in più aprendo per un artista come Max Gazzè il 2, 3 e 4 luglio alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica a Roma. Sono emozionatissimo e carichissimo!

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