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Niccolò Fabi, il racconto del concerto di Codroipo (UD) dell’11 luglio 2020

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Anche in un’estate complicata come quella del 2020 Niccolò Fabi decide di mettersi in gioco, rendendosi protagonista di un lungo tour stagionale in varie forme: concerto in trio, misto tra reading e musica e vere e proprie interviste sono i format che caratterizzeranno i mesi di luglio ed agosto del cantautore romano in giro per lo Stivale. Il debutto, in forma di trio, avviene all’interno di contesto di Villa Manin Estate 2020 che con il suo show arriva al giro di boa dal punto di vista concertistico.

Una giornata che però non è iniziata nel verso giusto, e questo per semplici ragioni metereologiche: con un temporale atteso per il pomeriggio, l’esibizione viene anticipata alle 14 rispetto alle fissate 18. Questo non ha però intimorito il numeroso pubblico di una data, sold out già in prevendita, che ha visto accorrere un numeroso pubblico proveniente da tutto il Nord Italia che, rispettando le normative COVID e sfidando quella pioggia che puntualmente è arrivata, ha illuminato di sorrisi e colori il prato posto sul retro della famosa villa veneta.

Un tour che nasce soprattutto per dare speranza ad un settore, quello dell’entertainment, le cui difficoltà sono state illustrate in un messaggio che ha introdotto l’esibizione del romano che, fin dalle prime battute, ha dimostrato quanto gli mancava l’affetto del pubblico. Scende dal palco per prendere gli applausi dei suoi fan e, in più di un momento, mette la testa fuori dal gazebo per vedere se la pioggia gli permette di continuare l’esibizione.

Il format portato da Fabi a Codroipo arriva dopo un periodo storico che non è stato facile per tutti e mescola le sue melodie più note a dialoghi con i fan che rendono l’esibizione carica di emozioni, al punto che quasi tutti i presenti, alle prime gocce di pioggia, si sono preoccupati solo di indossare un poncho per proteggersi. Sì, la pioggia è stata protagonista dello show per una buona fetta, arrivando al punto di costringere l’interruzione subito dopo l’inizio di in un encore lanciato da “Facciamo Finta”.

Circa 80 minuti di esibizione che hanno visto Fabi concentrarsi principalmente sugli episodi più recenti del suo repertorio, “Tradizione e Tradimento” e “Una Somma di Piccole Cose”, senza dimenticare incursioni sul suo passato, come in una “Vento D’Estate” cantata in maniera scaramantica per allontanare l’imminente pioggia in arrivo. Non solo chitarra acustica, ma anche un ruolo preponderante delle percussioni (come in “Amori Con Le Ali”) e dei beat elettronici, che hanno dettato il ritmo di brani come “A Prescindere Da Me”. Spazio anche per una “Ostinatamente”, canzone d’amore tra i suoi primissimi brani incisi, e anche per i cori del pubblico, che accompagnano Fabi nella chiusura di un pezzo come “Costruire”.

Artista impegnato, Niccolò Fabi porta nel contesto di Villa Manin di Codroipo un concerto perfetto per il contesto storico nel quale si sta vivendo: musica da ascoltare seduti su di un prato, ma che non si sbilancia solo nella chitarra acustica ma anche nelle tastiere e nei beat elettronici. Questo anche grazie ad una proposta facilmente modulabile di quello che è, per meriti presi sul campo, uno dei cantautori più illuminati del panorama italiano contemporaneo.

Villa Manin Estate 2020 proseguirà con i concerti di Playa Desnuda, 40 Fingers, Vasco Brondi e Boosta.

Photo Credit: Simone di Luca (Villa Manin Estate 2020)

Niccolò Fabi, la scaletta di Villa Manin

Filosofia agricola
Una somma di piccole cose
È non è
A prescindere da me
Amori con le ali
Ostinatamente
Ecco
Vento d’estate
Costruire
Una mano sugli occhi
Io sono l’altro
Una buona idea
Il negozio di antiquariato
Facciamo finta

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