Interviste

Low Roar, intervista all’uomo che ha trasformato l’isolamento in arte, il 6 agosto a Parco Tittoni a Desio

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Low Roar, l’incarnazione musicale di Ryan Karazija, arriva in Italia con tre date: il 6 Agosto sarà al Parco Tittoni a Desio (MB) e i biglietti sono già disponibili al costo di 18 euro, più diritti di prevendita, sul sito Mailticket.it.

Low Roar ha trasformato in arte l’isolamento umano: i momenti di solitudine diventano la melodia di moderni inni pop nel quarto album in studio, ross., uscito lo scorso 8 Novembre. Il disco ha un’atmosfera espansiva, impulsi elettronici e trame acustiche intrise di minimalismo: l’uscita del disco ha coinciso con l’uscita del videogioco Death Stranding, il videogioco più atteso del 2019 realizzato da Hideo Kojima, che contiene sia brani tratti da ross. Che da album precedentid i Low Roar. La produzione di ross. è nata dalla collaborazione con il tre volte vincitore del Grammy Awards, Andrew Sheps (Red Hot Chili Peppers, Adele, Hozier) e Mike Lindsay (Tunng, Lamp).

Low Roar è un artista californiano che vive a Varsavia, registra nel Regno Unito e gira il mondo in tour, costantemente: documenta la sua vita e le sue esperienze in canzoni oneste con il potere di calmare lo spirito o spezzare il cuore in ogni momento.

L’ultimo singolo di Low Roar, Inure, è uscito il 5 Giugno.

Don’t be so serious fa parte della colonna sonora di Death Stranding quindi, visto che parliamo di videogiochi: sei un gamer, e qual è il tuo videogioco preferito?
No, non sono un gamer, ma ho un videogioco preferito: Zelda Ocarina of time.

Sei uno dei pochi musicisti stranieri che suonerà in Italia, quest’estate: ti senti preoccupato, e come ti fa sentire suonare in giro di nuovo?
Questa situazione mi ha impedito di fare tour per tutto l’anno quindi è bello poter uscire e fare qualche data. E no, non sono affatto preoccupato.

Come sta reagendo il mondo musicale americano negli USA? Anche li è in crisi, come da noi?
Sono sicuro che sia praticamente la stessa cosa, non saprei. Non vivo li adesso.

ross., il vostro ultimo album, ha sonorità sognanti ma è come se ci fosse qualcosa di nascosto sotto tutto il dream pop. E’ solo un’impressione o qualcosa di nascosto c’è davvero?
Credo dipenda tutto dall’interpretazione: tendo a non andare mai troppe nel dettaglio su quali fossero i miei pensieri mentre scrivevo le canzoni, mi piace lasciare ogni opportunità aperta a chi ascolta. Quindi se è quello che hai sentito tu, va benissimo.

Visto che una delle vostre canzoni è finita in Death Stranding, avete mai pensato di comporre una colonna sonora? E per quale tipo di film vorreste comporla?
Prima cosa: ci sono 22 canzoni in un gioco. Seconda cosa, se l’opportunità arriverà, sarò certamente disponibile a parlarne. Per quando riguarda il film…qualsiasi film che mi permetterà di essere un Cavaliere Jedi. E voglio avere la prima spada laser bianca.

 www.lowroarmusic.com

www.parcotittoni.it/

 

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