Interviste
Intervista timida a Ruggero De I Timidi, in vista del grande Raduno Timido di Parco Tittoni il 5 e il 6 settembre
Dopo il lockdown Andrea Sambucco, meglio conosciuto come Ruggero De i Timidi, è tornato con il nuovo singolo Anche quest’estate si tromba alla prossima e il lancio del suo terzo Raduno Timido al Parco Tittoni di Desio (Monza e Brianza), il 5 e 6 Settembre alle 21,30: i sold out delle date annunciate l’hanno convito ad aggiungerne altre, alle 19 degli stessi giorni, per un fine settimana completamente dedicato alla timidezza.
Ruggero De i Timidi, dopo il tour estivo Vi faccio tanto divertire, presenta Il ritorno della timidezza, raduno che prende spunto da Star Wars, ma non finisce qui: la Moda timida è infatti disponibile sul suo sito ufficiale con le nuove magliette del Ruggicorno, il Ruggicactus, il Ruggicano e il Ruggicottero, per potersi spogliare del tutone spezzato indossato durante il lockdown.
La prima cosa che ti volevo chiedere è questa: c’è stata la quarantena, tutti i problemi legati a musica e concerti e ora il tuo Raduno Timido è sold out e hai dovuto aggiungere due date. Non è male!
La voglia di musica è tanta e il raduno timido per i fan è un momento particolare, perché arriva alla fine dell’estate. E’ un momento di festa timida, molto sentito. Ti dirò anche che essendoci la capienza ridotta è molto facile fare sold out: lo consiglio a qualsiasi artista, fate date da 10 persone così fate 100 sold out di fila.
Fa piacere che le persone abbiano voglia di uscire e divertirsi, sempre con la debita distanza. 100% distanza sociale.
Fra l’altro ho visto che hai chiamato il tour “Vi faccio tanto divertire”, in onore di quello che ha detto il Presidente del Consiglio.
Quando l’ho sentito, quella frase li…mi torna, mi fa piacere abbia detto quella frase perché sono un comico. Ma a tecnici, organizzatori e tutto l’indotto sicuramente non ha fatto piacere. Ovviamente io, essendo un comico, ho subito colto la palla al balzo, un bellissimo titolo per il tour post lockdown.
Conte ti ha chiesto di diritti per il titolo?
No, al momento non ho richieste di alcun tipo. Spero di sfangarmela così.
Invece Il risveglio della timidezza fa tanto Star Wars.
Si, ogni anno il Raduno Timido prende punto da qualcosa: il primo anno abbiamo fatto Tittoni park, dopo il Modena Park di Vasco: Ruggero non vuole farsi mancare niente, dice sempre “Cos’ha Vasco che io non ho?”
Il secondo anno è stato facile, perché dopo il film Bohemian Rhapsody è venuto spontaneo fare Tsunamian Rhapsody, e quest’anno non sapevamo che tematica usare e siamo andati su Star Wars per andare sul sicuro. Fra l’altro sono giunti alla fine del ciclo, e noi abbiamo aggiunto uno spin off.
L’hanno detto, ma secondo me mentono.
Chiaro, fra qualche anno uscirà altro.
Io voglio uno spin off su Chewbacca.
Sarebbe meraviglioso.
Ho visto anche che hai recitato in Chi ruba un piede è fortunato in amore, di Dario Fo.
Allora, c’è un problema: questo è scritto su Wikipedia e io non so chi l’abbia scritto. C’era scritto addirittura che ero diplomato al conservatorio quando a malapena so fare due accordi col pianoforte, anche se con la chitarra me la cavo un po’ meglio. Scrivo io tutte le canzoni di Ruggero, le arrangio, ma da qui a dire che sono diplomato al conservatorio ce ne corre. Alle superiori ho fatto una commedia di Dario Fo, ma ero alle superiori.
Io alle superiori ho fatto Shakespeare, ma da qui a essere un’attrice Shakesperiana ce ne passa.
(ride) Eppure è successo: l’avrò messo in un curriculum 20 anni fa, e qualcuno, non si sa come…sarà il passaparola dell’internet. La cosa più eclatante è “diplomato al conservatorio”, e anche la più divertente: mi avevano chiesto “ricordi i tuoi primi passi in musica?” E io mi sono ricordato di una canzone di Gigi D’Alessio che cantavo facendo piano bar, che diceva proprio “Ricordo i primi passi in musica” quindi, per scherzo, gli ho recitato le prime due strofe che dicono del diploma al conservatorio e mi sono preso il suo diploma in pianoforte.
Ma forse quello che ti intervistava non conosceva la canzone di Gigi D’Alessio e ti ha preso molto sul serio.
Forse, è possibile.
Potremmo fare come fanno in America con i musicisti, quei video in cui prendono la pagina di Wikipedia e gli chiedono se è vero o meno.
Vedi, potrebbe essere un’idea da rubare.
L’ultimo disco è del 2018, l’ultimo singolo di poco tempo fa: c’è anche un altro disco in arrivo?
Questo singolo è estemporaneo, non lo farò neanche dal vivo: è stato uno sfogo. Lo suoneremo come sigla iniziale, ma è stato uno sfogo per uscire dal lockdown, che mi ha provato sia fisicamente che psicologicamente, come è successo a tutti. E’ stato un buon motivo per girare il video alle dune di Piscinas, in Sardegna, che sono fantastiche. Non c’entra niente con album o altre cose, è stato qualcosa nato durante questo periodo particolare.
L’album lo sto preparando ma uscirà l’estate prossima. Sarà un album pieno di ukulele.
Stavo per chiedertelo: ho visto che nel video suoni un ukulele della Eko, e io nemmeno sapevo che la Eko facesse anche gli ukulele.
Si li fanno e per fortuna, essendo amico della Eko, ho degli ukulele che mi hanno gentilmente donato come fanno con gli artisti quelli veri.
Quanti ukulele hai?
Credo di averne tre normali, uno di quelli giocattolo e uno micro, e poi ho un guitarele che ha sei corde ma è sempre piccolo.
Dunque, il terzo Raduno Timido ospita anche una mostra didattica.
Esatto, tu ti ricordi il titolo? Perchè io ogni volta me lo dimentico.
E’ lunghissimo e si chiama “Origine ed evoluzione dell’Universo Timido dal big squirt al lockdown”.
Si, diciamo che è partito per scherzo durante i raduni che, storicamente, vengono fatti al Parco Tittoni di Desio che ha una bella villa signorile con il parco e un bell’ingresso: abbiamo pensato che sarebbe stato bello fare una mostra e abbiamo iniziato appendendo le foto con la storia di Ruggero di questi anni e, alla fine, le cose sono evolute. Quest’anno ci sarà diversa oggettistica fra cui i costumi originali dell’artista Ruggero: c’è anche il primo, costato quasi 10,50 euro, che adesso vale più o meno il doppio.
E’ tipo l’Hard Rock Cafè di Ruggero.
Si, è l’Hard di Ruggero (ride).
Nel tuo ultimo singolo, Anche quest’estate si tromba alla prossima, dici una frase che fa ridere ma è tragica: ti chiedi “ma se tutti fanno canzoni stupide, a me cosa resta da dire?”
Ma non è una battuta, è proprio uno sfogo! (ride) Mi sento parte di un sistema per cui io sarei il cantante che dice cose buffe e simpatiche, ma ultimamente cercano di farlo tutti, chi consapevolmente e chi no. E’ difficile fare canzoni demenziali perché ci sono già quelli normali che lo fanno. E’ tutto uno sfogo per dire “Si, ma io alla fine cosa faccio?”
Non hai paura che la cosa ti si rivolti contro e qualcuno ti prenda sul serio?
Ho due tipi di fan, quello che dice “Ha, ha detto vagina, che ridere”, e quello che dice “Ah, qua sento…questa canzone mi ricorda il primo Battiato”, o tutti i riferimenti a De Andrè. Hanno trovato un riferimento a Guccini che io non sapevo di aver fatto, anche perché non rientra nei mie ascolti: l’ho riascoltata e c’è Cyrano, e ho detto “Si, in effetti…”.
Mi piace questa dicotomia fra chi mi ascolta, se posso dire dicotomia.
Siamo alla fine, e ho una domanda che faccio a tutti e tutti odiano: quali sono i tuoi tre dischi preferiti?
Di Andrea o di Ruggero?
Come preferisci.
Dischi o canzoni?
Vanno bene anche le canzoni.
No, ok, facciamo i dischi. Vedi odiano la domanda perché c’è troppa roba. Sicuramente Automatic for the people dei R.E.M., lo mette Andrea. Ruggero ultimamente sta ascoltando più cose sullo stile non dico caraibico ma una cosa simile, quindi direi un disco di Jimmy Buffet, tipo Changes in latitudes, changes in attitudes e poi…una cosa che accomuna sia Ruggero che Andrea è Pigro di Ivan Graziani.
Ultima cosa, rassicurami: hai fatto una canzone, tre anni fa, che si chiama l’Estate del reggaeton. Ma non è mai finita, l’estate del reggaeton. Come mai?
Io pensavo che sarebbe finita presto: è proprio il ritmo che non sopporto più. Invece ancora continua: quest’anno è ancora più fastidioso ma temo non si possa fare niente. Ci vorrebbe un Covid per il reggaeton.
Un Covid selettivo.
Esatto, un modo per far si che ovunque, anche dentro l’internet, tutto sparisca o esploda.
Uno Skynet per il reggaeton.
Esatto, ci stiamo lavorando.
Inizio concerti ore 22.00 – sold out