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Interviste

Mudimbi, intervista all’artista italo-congolese che ci parla di O.M.P., il singolo che anticipa il suo prossimo album

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E’ uscito l’11 settembra “O.M.P.” il nuovo singolo di Mudimbi, che segue l’uscita de “El Matador” e “Ballo”, in attesa che esca il suo nuovo album.

Mudimbi, all’anagrafe Michel Mudimbi, di origini italo-congolesi, nasce a San Benedetto Del Tronto, nelle Marche. Dal 2000 si appassiona al rap e nel 2013 pubblica il brano “Supercalifrigida” che ottiene un ottimo riscontro radiofonico. Il primo ep, “M”, composto da 5 brani, esce nel 2014. Nel marzo 2017 fa il suo debutto nel mercato discografico con il suo primo disco, “Michel” e, l’anno successivo, viene scelto per prendere parte a Sanremo 2018 nella sezione Nuove Proposte con la traccia “Il mago“, incluso in una nuova versione del disco, pubblicata da Warner Music. Lo stesso anno torna indipendente ed inizia a lavorare al nuovo album. Nel mentre crea un collettivo di videomaking, dal nome BANANA, con cui scrive e dirige video per il proprio progetto e, in seguito, per altri.

Sbaglia tutto finché hai tempo
Piangi fuori e ridi dentro
Rischia e resta sempre attento
Falla pure contro vento”

Appena uscito mi sono andata ad ascoltare O.M.P. un pezzo davvero carino che sembra abbia avere una dedica scontata, è così oppure mi sbaglio?
No, non era una dichiarazione di intenti.

(Lui stesso ha dichiarato che è un promemoria che ci ricorda che la vita va vissuta più che pensata)

Un brano che sappiamo, invece, con certezza che precede il tuo nuovo album, qualche anticipazione?
Questo nuovo album conterrà delle tracce che sono già uscite più un’aggiunta per arrivare più o meno ad una decina di brani. Tutte le produzioni saranno create in buona parte dalla mia voce come queste prime tre. Mi metto li con il mio microfono, scheda audio davanti il mio computer, registro la voce e poi le mie voci restano fondamentalmente all’interno della produzione stessa. Per quello che riguarda, i testi e gli argomenti sarà sicuramente una rosa varia, primo perché mi annoio a ripetere e a trattare gli stessi argomenti per più di un paio di tracce e poi perché mi piace sperimentare, sia dal punto di vista musicale e perché amo andare a parare in diverse direzioni, anche perché si prestano meglio a determinate ritmiche, rime e melodie. E’ un po’ una raccolta del vecchio e del nuovo me, cioè di quello che ho sempre fatto e di quello che ho imparato in questo ultimo periodo. Ho cercato di mettere insieme i lati migliori e quello che uscirà fuori sarà, appunto l’album finito.

Hai dichiarato che con “Ballo” c’era un nuovo Mudimbi e la cosa ti divertiva parecchio; che bisogno avevi di tirarlo fuori il nuovo te?
Questa nuova versione di me nasce dal bisogno di mettersi più in gioco, nel senso che quando inizi a vedere quello che fai come un lavoro, parlo per il mio personalissimo caso, magari un certo tipo di entusiasmo e di incoscienza viene meno. Dal momento che mi sono preso una pausa, un anno, anche più di un anno sabatico, per ragionare e farmi un po’ di domande, per capire esattamente chi sono e cosa voglio fare, sono tornato con molto più entusiasmo di prima proprio perché ho la convinzione di voler osare, di voler sperimentare. Alla fine della fiera il mettermi alla prova è quello che mi da realmente soddisfazione e da lì nasce l’entusiasmo, ovviamente l’entusiasmo arriva quando imbrocco una strada che mi soddisfa poi ho passato anche tanto tempo curvo sul microfono cercando di trovare la quadra che non sempre arriva in maniera automatica ma devo dire che per queste nuove tracce è stato quasi sempre buona la prima.

Quindi un album che ti ha visto particolarmente ispirato.
Si, non me lo vorrei dire da solo (ride) però stavolta si.

Il nuovo Mudimbi sei semplicemente tu ma più completo, con maggiore entusiasmo e con una maggiore consapevolezza di sé?
Si, sia di me e sia di quello che devo fare.

Tipo cosa devo fare da grande?
Esattamente ed è anche una cosa devo fare oggi a prescindere che sia grande o meno. Mi ero concentrato un pochino troppo poco sulla musica e un pochino troppo su tutto quello che girava intorno alla musica, sulla comunicazione sugli eventi, su questo, su quell’altro e mi ero dimenticato che di la voro faccio altro, non faccio l’influencer, con tutto il rispetto per chi fa l’influencer.

Una domanda che mi preme e siccome al momento sei il primo rapper che mi capita a tiro la faccio a te anche se non è sul personale. Fino a qualche anno fa alla donna, in musica, si dedicavano fiumi di parole dolci e romantiche ed oggi specialmente nel rap, a livello globale, c’è un linguaggio forte, dove la donna sembra essere un oggetto sessuale e in alcuni testi, non è il tuo caso, a volte al limite della violenza verbale perché, secondo te, c’è bisogno di questo?
Nel rap c’è tanto testosterone da sempre, il rapper dall’alba dei tempi fa a gare a chi ce l’ha più lungo, di solito, ovviamente non tutti sono fatti con lo stampino. Il rap, anche se ci sono diverse tematiche e diversi artisti, punta molto a scardinare il nemico, anche quello immaginario o dimostrare di essere migliore prevaricando sull’altro. Il punto è che vivendo in una società patriarcale salta molto più all’occhio quando l’oggetto è la donna perché nel momento in cui, io stesso, perché è capitato anche a me, mi riferisco ad un uomo ipotetico nessuno ci fa caso perché l’offesa diretta ad un uomo è all’acqua di rose mentre per la donna si usano offese specifiche. La società è quella che è e quindi certe cose saltano di più all’occhio. Non credo che si punti contro la donna in quanto tale, se io do dello stronzo ad un ipotetico uomo ho semplicemente detto stronzo, se uso un epiteto prettamente femminile ha tutto un altro suono, entrano in gioco il maschilismo, la misoginia etc.

Quindi secondo te è per colpire di più? Per fare più male?
Più che colpire di più è che risalta di più, ci fai subito caso, non è un’offesa generica, nel momento in cui ci metti un’offesa generica nessuno ci fa caso, uno stronzo, una stronza, nel momento in cui usi altre parole che sappiamo esattamente quali potrebbero essere è specifico, ci sono delle offese che esistono solo al femminile. Stiamo parlando della stessa società dove se un uomo fa tanto sesso è un eroe se lo fa la donna è promiscua per non dire di peggio. Quindi, purtroppo, riflette, quella che è la lente di ingrandimento della società in cui viviamo nel momento in cui ascolti una canzone rap che di per sé il rap ha un linguaggio strong. Però nasce da quello, per spettacolizzare nel momento in cui dici qualcosa, devi chiudere una rima. Ci sono tutte delle dinamiche dietro, funziona per tanti generi musicali è che il rap in nel mondo ha avuto la fortuna di avere un impatto talmente tanto forte che abbiamo iniziato a farlo anche nelle nostre lingue e quindi si inizia a comprendere cosa dice effettivamente il testo, tante altre cose ce le ascoltiamo senza avere la più pallida idea di quello che dicono, anche nel latino americano dove non vanno tanto per il sottile.

Sono curiosa di sapere se c’è qualcuno che ti ha ispirato, magari che non appartiene al mondo musicale, nel tuo cammino, anche nel momento in cui ti sei allontanato per poi rientrare e ti abbia guidato in quello che è oggi il tuo percorso.
Ti potrei fare un sacco di nomi, ma alla fine nemmeno così tanti. Il primo che mi è venuto in mente è Michele Caparezza che nel momento in cui ero un po’ incerto, ero ancora in attività, ero in tour fra l’altro, ho parlato con Michele in alcune occasioni e mi ha dato quelle che lui stesso ha definito come iniezioni di fiducia perché ha fatto un parallelo tra quella che era la mia situazione  e quella che era stata la sua, nello specifico quella che era stata la mia post Sanremo e la sua post “Fuori dal tunnel”. Mi ha messo a sedere e mi ha fatto ragionare.

Sempre lode a Caparezza
Ti devo dire che è veramente una bella persona, poi in generale io prendo un po’ da tutto, prendo da persone che ho conosciuto, prendo da serie televisive, da cartoni animati. Cerco di fare dei parallelismi tra quella che è la mia situazione e quello che sto vedendo, ho tante fonti di ispirazione. Paradossalmente una grossa fonte d’ispirazione è stato proprio un cartone animato Bojack Horsemanche ho guardato a rotazione su Netflix dove si descrivono i picchi sia verso l’alto che verso il basso che si possono avere lavorando nel mondo dello spettacolo, che tutti siamo umani, che ognuno ha i suoi tempi, che la perfezione non esiste e quindi evitiamo di spaccarci la testa cercando di ottenerla, teniamoci quello che viene e basta.

Tu sei di origine congolese vero?
Si da parte di padre

In questi ultimi tempi le storie, a parte quelle che arrivano dall’America, purtroppo ci raccontano casi di violenza inaudita come quella subita da Willy Monteiro ma sappiamo che ne esistono tantissime e sono quotidiane. Hai mai vissuto episodi di bullismo o violenza razziale che magari hai esorcizzato mettendo il tutto nella tua musica? Oppure hai voglia di scrivere qualcosa a riguardo che ancora non hai scritto?
Dopo gli eventi partiti dagli Sati Uniti ho preso creato un collettivo antirazzista qui a Milano perché avevo voglia di affrontare l’argomento dal punto di vista di una persona che non ha mai, o per lo meno credeva, di non averlo mai sperimentato sulla propria pelle. Questo perché nel momento in cui a Milano c’è stata la marcia, dal giorno stesso mi sono chiesto, ma da domani cosa succederà? Cosa faremo adesso? Ok, abbiamo fatto la marcia ma nel concreto da domani cosa succede? Quindi ho iniziato a confrontarmi con altre seconde generazioni, altri afro discendenti e non solo. Onestamente ho sempre pensato di essere un privilegiato perché non ho mai sperimentato il razzismo, quello brutto, confrontandomi con altri ragazzi e ascoltando le loro storie ho iniziato a rivalutare alcuni episodi della mia vita che magari ho sempre lasciato correre bollandoli come ignoranza, ho incontrato la persona cafona, è uscita fuori questa parola piuttosto che quell’altra, nel senso sti cazzi, non l’ho mai vissuta in maniera pesante. Però, mi rendo conto che questo è il mio filtro, gli stessi episodi, sotto il filtro di altre persone che hanno sperimentato anche episodi più gravi assumono tutta un’altra forma e che questo mi ha fatto riflettere. Ho fatto tanti parallelismi anche con il femminismo perché ho quel punto di vista anche femminile riferito a quello che è il maschilismo, c’è una grossa differenza con quello che tu hai passato, è ovvio che se io guardo il tutto dal mio trono di persona privilegiata, che vuoi che sia quella parola, che vuoi che sia quello sguardo, però nel momento in cui ti metti nei panni di una persona che lo sperimenta quotidianamente inizia a cambiare il peso specifico. Mi sono trovato, inizialmente abbastanza nel panico perché ho avuto un po’ di confusione interiore e mi sono fatto mille domande su quello che sono, su come mi comporto, su come parlo, le cose che mi succedono e di come le ho valutate sino ad oggi e come invece potrei iniziare a valutarle da domani, poi mi sono un attimo calmato, mi si era alzata tantissimo la soglia della sensibilità, mi sembrava che il mondo fosse da bruciare. Attualmente sto osservando, mi sto questionando, sono comunque basito quando sento di determinati episodi sia oltre oceano ma anche qui a casa nostra e di come tutto sembri la notizia del momento ma alla fine tutti si torna alla propria vita. Parte l’hashtag ma domani non ce ne ricordiamo più. Sto valutando, sto cercando effettivamente di capire come mi pongo io in maniera reale o opportunistica perché magari fa figo parlarne. Però, onestamente, per me un po’ di tempo perché è tutto nuovo e per l’età che ho e di punto in bianco mi trovo a fronteggiare una realtà che credevo lontana da casa nostra o forse lo speravo e mi sono illuso.

Purtroppo a volte ci procuriamo l’alibi che qui da noi certe cose non accadono e poi ce le sbattono in faccia con violenza e dobbiamo fare i conti con la realtà che è il mondo intero che non va.
Esattamente

Torniamo alla musica o finiamo con l’arrabbiarci tutti e due…
Secondo te, visti i presupposti Covid ce la faremo a vederti dal vivo durante l’inverno?
Secondo me un modo si trova, diciamola così. Sicuramente speriamo tutti che, musica a parte, questa situazione allenti la presa e finisca però sono onestamente fiducioso, con tutto che noi stessi ci dobbiamo organizzare per i live e ancora non abbiamo iniziato a parlarne e aspettiamo l’uscita dell’album poi faremo le nostre valutazioni.

Ricordiamo qual è la data di uscita dell’album.
La data di uscita certa ancora non c’è, questo mese e anche il prossimo ancora me li prendo per fare varie valutazioni e dopo di che iniziamo a valutare quando uscire. Settembre e ottobre siamo ancora in stato embrionale. Poi parleremo anche di live, perché onestamente ho voglia di farlo, ho voglia di rimettermi sul palco, ho voglia di vedere le persone, ho bisogno di avere un contatto umano.

Con che etichetta uscirai?
Siamo con UMA RECORDS e come distributore Artist First

Radunando le idee e aspettando l’uscita del disco e di vederti live hai altre situazioni nascoste nel cassetto, progetti futuri o idee che pensi possano essere realizzabili in un periodo dove è tutto così incerto?
Musicalmente mi sono concentrato molto su quello che avete visto, non ho avuto tantissimo tempo per altre cose. Mi sono concentrato molto sui video, tre l’altro ho messo in piedi una produzione video che si chiama BANANA che ha sede a San Benedetto del Tronto e quindi abbiamo anche iniziato a girare video per altri, stiamo iniziando proprio adesso a farlo e quindi già questo mi porta via un sacco di tempo ma mi da molte soddisfazioni e per quanto riguarda l’aspetto musica, avendo tutto pronto sto solo capendo come mettere insieme, sto pensando se stampare o meno il fisico e quindi anche questo a livello creativo mi impegnerà un po’ perché in caso voglio fare qualcosa che valga la pena di essere  acquistato. Ho qualche idea per quanto riguarda i live e anche qualche idea dal punto di vista discografico musicale però sono tutte talmente solo delle idee che anche solo per scaramanzia non ha senso parlarne.

Link dei brani
https://mudimbi.lnk.to/OMP
https://youtu.be/taVfach64gs
https://mudimbi.lnk.to/Ballo
https://bit.ly/3fgSHj4

 

 

 

 

 

 

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