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Pop Smoke, Shoot for the Stars, Aim for the Moon raggiunge nuovamente il primo posto a più di tre mesi dall’uscita

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Sono ormai otto mesi che il rapper Pop Smoke ci ha prematuramente lasciati. L’artista newyorkese classe ’99 è tornato in billboard 200 chart negli USA con l’album postumo Shoot for the Stars, Aim for the Moon raggiungendo nuovamente il primo posto a più di tre mesi dall’uscita.

Il disco ha ricevuto recensioni mediamente positive, ottenendo la certificazione di platino con i brani Mood Swings, For The Night, The Woo ed il doppio platino per Dior.
Tra i motivi di questo ritorno in prima posizione ci sono probabilmente l’uscita della versione deluxe dell’album, le collaborazioni con nomi molto importanti nella scena (Travis Scott, Quavo, DaBaby, 50 Cents e Tyga per citarne alcuni) e senza dubbio l’ampio uso dei suoi pezzi sull’applicazione Tik Tok.

Ma in realtà il trionfo di Pop Smoke nel mondo come anche in Italia (dove l’album risulta il disco internazionale più venduto dell’anno) è dettato semplicemente dal suo incredibile talento. Dall’unione di trap americana e drill britannico alla voce profonda e graffiante, al flow mostruoso e allo stile iconico che lo ha caratterizzato fino alla sua dipartita.

Tra i brani che mi sono piaciuti di più in Shoot for the Stars, Aim for the Moon quello che si è stanziato definitivamente in tutte le mie playlist è Dior. Premetto che ho iniziato ad appforondire Pop Smoke poco dopo la sua morte, quindi non sapevo veramente cosa aspettarmi. Sapevo che faceva una sorta di drill/trap, ma nulla di più. Ricordo che la prima volta che ascoltai Dior rimasi completamente spiazzato dalla potenza vocale e dal timbro così profondo di un ragazzo della mia età tutto sommato: tutto questo solo nell’intro. Il flow e l’intonazione quasi “alla Tupac” si sposavano perfettamente con il beat prettamente UK drill e creavano una combinazione micidiale impossibile da ignorare. Dior mi spinse ad ascoltare il resto del disco per pura curiosità e per scoprire cos’altro era in grado di fare questo individuo. Apriti cielo. Un rapper veramente a tutto tondo, capace di fare la trappata arrabbiata ma anche la hit radiofonica come The Woo, ma anche il pezzo più chill come Mood Swings. Senza ignorare le perle meno conosciute del disco come Gangstas, Got It On Me e Something Special, che mi hanno causato un attacco di nostalgia verso il rap old school d’oltremare.

In conclusione Shoot for the Stars, Aim for the Moon è un monumento al vero talento di un Rapper con la r maiuscola stroncato purtroppo troppo presto, che avrebbe potuto regalare ancora molto alla scena mondiale e scalare le vette per diventare una leggenda. Detto ciò il successo da lui raggiunto e replicato è, a mio avviso, assolutamente meritato se non troppo poco.

Grazie Bashar.

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