Interviste

Omär, intervista ad una giovane artista che racconta l’amore dal punto di vista femminile

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Conosciamo meglio una giovane artista Omär che ha un progetto musicale molto interessante e che racconta l’amore dal punto di vista femminile in maniera veloce, con un romanticismo secco e vero. È uscito il 30 ottobre il suo singolo “Ci risiamo” accompagnato da un video che ci porta dentro il suo mondo, dentro le parole che non lascano nulla al caso e raccontano di come troppo spesso si rimanga impigliati in storie già finite ma dalle quali non riusciamo ancora a slegarci, a trovare l’uscita. Vista sul palco di DeeJay On Stage con il volto quasi interamente coperto da futuristici occhiali blu a specchio, Omar si è fatta notare per la sua grinta e le sue composizioni. Ho trovato una ragazza che sa esattamente da dove è partita e dove vuole arrivare con la sua musica

Ti ho vista a Dee Jay On Stage dove indossavi degli enormi occhiali a specchio che coprivano il tuo bellissimo viso e hai presentato “1000 Malibù” che mi aveva già conquistato. Adesso dopo aver ascoltato il tuo nuovo singolo “Ci risiamo” e “Ricominciare” ho avuto la conferma che il tuo progetto è molto solido. Dove ti sta portando questo viaggio musicale che è partito da poco?
Intanto ti ringrazio di cuore per i complimenti, fanno davvero piacere.
Si, con Omär è tutto nuovo per me, anche quello che mi sta portando, soprattutto la scelta di interfacciarmi con il pubblico senza svelare l’identità mi fa vivere questo progetto in maniera completamente diversa rispetto magari ad un artista che utilizza la propria immagine per comunicare. Devo dire che si sta rivelando un percorso molto entusiasmante per una che come me, non aveva alcuna aspettativa, se non quella di cantare e scrivere la propria musica.

 


Mi piacerebbe conoscere qualcosa di te, come artista, come donna, come ti scatta la molla della composizione.
Omär è un po’ l’insieme di quello che sono e di quello che vorrei essere. Grazie a questo percorso sto ritrovando me stessa, dopo un lungo periodo di transizione. Il tipo di ispirazione è completamente diverso rispetto all’ispirazione indotta, sarà che sono all’inizio e ho troppe cose da dire che non ho ancora detto, ma diciamo che sto approfittando di questa fase per scrivere tutto quello che mi passa per la testa. 

Ci sono diverse influenze sonore all’interno della tua musica, quali sono quelle principali che ti caratterizzano?
Direi che il macro genere che mi rappresenta di più è quello dell’alternative pop, cerco sempre di inserire elementi leggermente più aggressivi e industriali nelle produzioni, che rispetto al normale pop italiano contrastano il mio timbro un po’ troppo dolce.  E’ una cosa a cui tengo particolarmente, voglio che venga fuori la mia parte “forte”.  

Il brano “Ci Risiamo” parla di quelle storie che non hanno mai una fine, che sono morbosamente un circolo vizioso per chi ci è dentro, lo stesso video rende perfettamente l’idea. C’è qualcosa di autobiografico?
Credo che a molti di noi sia successo di ritrovarsi in questa situazione. Posso dire però di esserne uscita ed è stato decisamente più liberatorio scrivere questo pezzo ora che la vivo “da fuori”. 

Sei già in sala di registrazione per un album o è ancora in una fase embrionale?
Sono già in sala di registrazione sì, ma per nuovi singoli. E arriveranno presto, molto presto. Tenetevi pronti! 

 

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