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Passenger – Live Streaming dalla Royal Albert Hall

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L’8 gennaio 2021 è uscito Songs for the Drunk and the Broken Hearted, ultimo album di Passenger. Il disco, annunciato il 23 ottobre 2020, è stato anticipato da tre singoli da intendere come una sorta di trilogia: Song for the Drunk and the Broken Hearted, Suzanne e Remember to Forget. Il mood melancolico che emerge dai video e dalla maggior parte dei brani di Song for the Drunk and the Broken Hearted è causato da una recente rottura dell’artista, che riversa il dolore in 10 brani (presenti anche in acustico nello stesso LP).  Il tour promozionale dell’album è stato ovviamente posticipato insieme ai suoi appuntamenti buskers, ossia in strada in mezzo alla gente, e attendendo i concerti live il cantautore di Brighton ha organizzato un evento in diretta streaming dalla Royal Albert Hall di Londra avvenuto nella serata del 10 gennaio per celebrare la pubblicazione. Ho avuto il piacere di assistere alla diretta ed è stato il primo evento di questo tipo a cui ho partecipato. Ovviamente non è la stessa cosa rispetto ad un live, ma l’emozione non è mancata e Passenger è comunque riuscito a far passare la sua passione attraverso uno schermo.

Il concerto è stato in realtà più un’esperienza cinematografica in quanto scandito da alcuni intermezzi parlati dello stesso cantante, che racconta l’esperienza della realizzazione dell’album e della sua vita come artista durante la pandemia. La tracklist è stata abbastanza variegata, presentando hit passate ed estratti del nuovo album; immancabile ovviamente la presenza della sua hit mondiale Let Her Go.
La miglior interpretazione live è stata a mio avviso quella di Scare Away the Dark, brano contenuto nel disco del 2014 Whispers, che anche se ri-arrangiata per voce e chitarra non ha perso il suo ritmo incalzante e l’energia sprigionata dal climax del brano. Notevoli anche quelle di Survivors (Runaway, 2018), brano di grandissima emotività che tocca l’ascoltatore nel profondo, e la nostalgica Suzanne, direttamente dall’ultima uscita, che racconta dei pensieri di una donna anziana che beve da sola ricordando i tempi passati.

Durante il concerto era possibile scrivere su una chat apposita per comunicare con gli altri ascoltatori. C’era gente da tutta Europa che assisteva all’evento insieme a me ed è stato bello vedere tante persone che guardavano il loro cantante preferito e conversavano su alcuni aspetti della loro esperienza con esso, raccontavano aneddoti e si scambiavano opinioni sui suoi lavori.
È stata forse questa, paradossalmente, la parte più emotiva del concerto. Per quanto possa risultarmi freddo un concerto live da dietro uno schermo il solo fatto di poter comunicare con altra gente nello stesso momento mi ha fatto ricordare i tanti concerti a cui sono andato e le persone che ho conosciuto, i discorsi che ci ho fatto; è stato un momento di dolce malinconia, un “siamo sulla stessa orribile barca ma almeno ci siamo insieme”.

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