Interviste
Tolkins, un emergente con tanta esperienza ci presenta il suo nuovo EP, Ain’t givin up
Mattia Del Conte, in arte Tolkins, è un musicista e compositore milanese classe 1990: Ain’t givin up è il suo nuovo EP, disponibile dal 28 dicembre, ma non dobbiamo pensare che sia nuovo al mondo della musica.
Ha iniziato studiando canto alla Rock Tv School di Max Zanotti e all’Accademia della voce con Leyla Tommasi, continua studiando chitarra blues e classica per dieci anni con Massimo Coratella e Fabio Vitiello, milita in band come Alabaster, The Hijackers e The Remedy e, nel 2010, firma il primo contratto discografico con RAI come cantante, chitarrista e autore degli Antigua, esibendosi anche in piazza duomo a Milano per LiveMi e aprendo il tour italiano di Anastacia.
E’ uno dei 50 finalisti di Sanremo Giovani con il brano Irraggiungibili e da anni collabora con il Sinergy Studio di Milano, che si occupa di produzioni, colonne sonore e arrangiamenti.
Ain’t givin up contiene i singoli usciti nel 2020 e due brani inediti, ecco la tracklist:
Sober
Jamaica
Big yellow house
Mojito
Ain’t givin up
Cold words.
Prima di buttarci sulla tua musica: mi racconti del progetto La città di tutti? E’ un tema che sento molto, e che credo non sia abbastanza dibattuto.
La città di tutti è un bellissimo progetto ideato dall’Arci Bellezza di Milano.
Il concetto è quello di “cultura a domicilio” grazie alla diffusione di contenuti online per poter ascoltare nuova musica o scoprire nuovi libri, per conoscere arti, ricette, persone, prospettive, curiosità, applicazioni e tanto altro. Con questo lockdown è aumentata l’urgenza di continuare a coltivare i rapporti, l’arte e la cultura. Ringrazio ancora l’Arci Bellezza per avermi permesso di partecipare a questa bellissima iniziativa presentando live il mio EP assieme alla mia band.
Detto fra noi: ho letto “il primo EP” e mi sono preparata a fare domande a una new entry nella musica. Poi ho letto il tuo curriculum e ho rifatto tutto da capo. Vivi nel mondo della musica da un bel po’, quindi ti chiedo questo: quanta di questa esperienza fa parte di questo nuovo progetto? E’ un totale nuovo inizio o un condensato di tutto ciò che hai fatto fino a questo momento?
Sicuramente ogni esperienza fatta, ogni singola canzone ascoltata, ogni nota suonata, diventa parte di te e del tuo modo di fare musica. Penso sia fondamentale per un Artista assorbire emozioni, musica ed esperienze e farle proprie. Tutto questo si traduce poi nel proprio modo di scrivere e di suonare.
Domanda classica: hai fatto uscire 5 singoli e un EP che li contiene oltre a due brani inediti: stai lavorando anche a un album? E sai già come sta andando l’EP?
“Ain’t Givin Up” è un lavoro prodotto da a Livio Magnini che contiene tutto il mio mondo fino ad oggi. Ho deciso di fare uscire l’EP alla fine del 2020 per chiudere un “ciclo” e aprire il 2021 scrivendo nuova musica. Ho avuto per ora degli ottimi feedback, spero possa piacere a più persone possibile. Al momento non è previsto un Album, ma staremo a vedere.
So che il 19 dicembre hai fatto un live sui canali social di Arci Bellezza: come ti trovi in questa nuova dimensione live dettata dalla pandemia, e com’è il rapporto col pubblico in un momento come questo? Come ti ci rapporti?
Penso che lo streaming sia un ottimo modo per tenersi in contatto con il pubblico e continuare a condividere la propria musica. Ma il vero senso del “Live” è quello della condivisione dal vivo, nulla può sostituire l’emozione di suonare su un palco davanti al pubblico e condividere assieme le emozioni. Spero davvero si possa tornare prima possibile a fare musica nei club, nei palazzetti, nelle piazze e poter tornare a condividere la bellezza della musica dal vivo.
Avresti potuto scegliere uno qualsiasi dei brani dell’EP come titolo, brani anche più giocosi ed estivi, ma hai scelto Ain’t givin up. E’ anche un modo per reagire a tutto quello che sta succedendo nel mondo adesso, pandemia compresa?
Sicuramente “Ain’t Givin Up” è un titolo forte e ed è stato appunto scelto come un modo per reagire a questo difficile momento. Oltre a questo è uno dei primi brani scritti per il progetto TolKins e ci sono molto affezionato. Detto questo c’è una frase del brano che mi da la giusta carica per affrontare questo momento: “we can make it, we can change it, Ain’t Givin Up!”