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Folcast, intervista al finalista delle Nuove Proposte di Sanremo con Scopriti

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Daniele Folcarelli, in arte Folcast, si è posizionato alla dodicesima posizione nella classifica VIRAL 50 GLOBAL di Spotify con il brano finalista delle “Nuove Proposte” di Sanremo, Scopriti.
Negli scorsi giorni ha esordito anche nella Top 50 Italia e nella Viral 50 Italia, rispettivamente alla trentesima e terza posizione.
Il brano è prodotto dal premio Grammy Tommaso Colliva e scritto da Folcast, con Rodrigo D’Erasmo alla cura dell’arrangiamento degli archi.

Scopriti racconta di una condizione di immobilità interiore dovuta ad una solitudine parzialmente autoimposta e di come, nonostante la preoccupazione e l’ansia causate da questa situazione, sia necessario essere in grado di rialzarsi e ritrovare la motivazione attraverso la consapevolezza e, talvolta, la rabbia.
Un ritmo soul che abbatte la stasi e cerca conforto nel costante movimento.

Folcast si esibirà live in un tour nei club italiani che inizierà l’11 novembre e, in attesa delle sue nuove uscite, lo abbiamo invitato per un’intervista per parlare di Scopriti, di Sanremo, di lavori futuri e della sua arte.

Hai partecipato al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte con la canzone Scopriti. La partecipazione ha cambiato in qualche modo il tuo modo di vedere la musica? Come ha influito sulla tua carriera?

Beh, sicuramente sta cambiando un po’  l’impegno musicale dopo Sanremo e questo è sicuramente una fortuna, che in realtà deriva dal grande lavoro che abbiamo fatto (parlo al plurale perché è stato un lavoro di squadra) quindi arrivare in finale è stato sia fortuna che merito.
La visione in generale è cambiata tanto, per andare proprio nel dettaglio già solo con Scopriti la mia percezione stessa del brano si è stravolta rispetto a quando è uscita, come se avessi lanciato qualcosa e mi fosse tornata indietro mutata, con una forma diversa. Non tanto per significato o senso, quello bene o male non è stato frainteso (poi ci sono state diverse interpretazioni e quella è una cosa figa), però cambia molto ed è la prima volta che mi capita.

Ho visto anche tra l’altro che hai fatto una versione acustica recentemente.

Sì, ho fatto un paio di versioni acustiche…oddio ce ne sono tante, però ne ho pubblicate poche. Per quella con le campanelle ad esempio (che è la più particolare) ci siamo messi nello studio di Tommaso Colliva con Carlo Madaghiele e Giulia Rosco per il video. Loro in questo contesto sono dei nerd (in senso buono ovviamente), si mettono lì di punta e devono portare a casa qualcosa, sono dei professionisti, è stato molto figo. Anche quella con Rodrigo D’Erasmo e Raffaele (Rabbo) Scogna è stata bellissima, loro sono due musicisti da paura e non si suonava insieme a qualcuno da un po’, quindi è stato anche emozionante. Un bel momento.

Immagino. E a proposito del processo creativo di Scopriti, tu hai lavorato appunto con Tommaso Colliva, un nome abbastanza imponente nella scena musicale anche globale, ha vinto un Grammy per il suo lavoro con i Muse. Come ti sei trovato con lui?

Guarda, per fortuna è ancora una cosa in corso, stiamo ancora lavorando insieme quindi mi sto trovando super bene ed è un enorme piacere. In realtà noi stavamo lavorando ad altre canzoni (che devono poi uscire), le stavamo” vestendo” e tra queste c’era Scopriti; Tommaso è bravissimo in questo, proprio nel “vestire”, rafforzare appunto le canzoni. Alla fine ci siamo trovati in comune nei nostri modi di concepire la musica. Poi, hai citato i Muse, ma anche qui in Italia ha lavorato con tanti artisti molto importanti, con Ghemon ad esempio, o Diodato. Quando ho saputo che avrei collaborato con lui ci sono rimasto ovviamente, le canzoni gli erano piaciute e questo mi ha dato un sacco di soddisfazione. Poi lui è una persona piacevole, molto umana, con cui è piacevole passare del tempo.

Quello è molto importante alla fine, no?

Certo, è fondamentale per la riuscita di un progetto, anche perché quando uno lavora a della musica butta fuori quello che ha dentro, sì, ma molto è anche dato dal momento, dalla situazione che si crea in fase di registrazione. Per esempio, Scopriti è nata tre anni fa ma l’ho registrata lo scorso anno. Devi creare un ambiente giusto che ti permetta di esprimere quello che pensavi quando l’hai composta ma anche quello che hai imparato nel processo successivo.

Mi hai detto che Scopriti è nata tre anni fa. Come è nata? Doveva essere parte di un progetto più grosso? Come mai hai scelto lei per il festival?

Non mi è mai capitato di scrivere canzoni per fare un esercizio, o per dire “ok, questa andrà in un album o la porto per Sanremo”, ed è ancora così, come non ho mai fatto un vero e proprio concept album. O meglio, il concept c’è, ma è più musicale. Quindi ecco Scopriti non è che l’abbiamo scelta, stavamo lavorando su dei brani e Scopriti semplicemente ci attirava di più, l’abbiamo portata ed evidentemente è andata bene.

Mi parlavi dei lavori di Colliva con altri artisti, alcuni di loro hanno anche partecipato al Festival quest’anno. Tu hai già avuto modo di lavorare con loro in quest’ultimo periodo o vorresti lavorarci in futuro?

Sicuramente molta stima per gli artisti prima citati, purtroppo non ho ancora avuto il piacere di collaborare con loro, è una cosa che mi piacerebbe molto fare specialmente se nascesse da un rapporto di stima reciproca. Sicuramente è nei miei programmi fare collaborazioni con altri artisti.

Guarda, volevo farti una domanda per curiosità pura, è una cosa che ho letto e mi ha colpito. Scopriti è stata molto elogiata, in particolare da Morgan. Ne eri al corrente?

Calcola che lui l’ha elogiata mentre ero a Sanremo, durante un giudizio, ed era come se lo stesse dicendo anche a me. Ovviamente voleva dire che la canzone era andata bene, anche perché ha fatto dei nomi immensi e io volevo andarmene (ride).

Ti credo, in quei casi la pressione è bella alta. Ma tu hai avuto modo di parlarci?

No, a causa della pandemia siamo stati giustamente limitati, a fine trasmissione lo avrei voluto veramente abbracciare ma purtroppo non si è potuto. Certo gli ho scritto, ma di persona ovviamente sarebbe stato diverso.

Ecco a proposito della pandemia. Come la stai vivendo, artisticamente parlando?

A livello artistico il periodo, non la pandemia,  è stato assolutamente più che positivo, non l’ho trovato pesante, anche per tutta la questione di Sanremo. Mi posso mettere nei panni di altri colleghi che normalmente suonano e ora non lo stanno facendo, quindi sono anche senza lavoro, è una grossa perdita. Per questo quelli che come me hanno avuto la fortuna di fare Sanremo non possono dire niente, perché mentre i nostri colleghi non potevano noi abbiamo avuto l’occasione di poter suonare “live”. Quindi ti ripeto, artisticamente è stato produttivo, è andata bene.

Ultima domanda: stai lavorando a nuove uscite. Si parla di un album, di un EP? Puoi spoilerare qualcosa?

Assolutamente sì. Usciranno delle canzoni, ne uscirà una verso fine aprile, e prima del tour a novembre (pandemia permettendo) uscirà un disco o un EP che porteremo in giro durante i live.

Allora ti lascio andare, in bocca al lupo per i tuoi progetti e grazie mille per la disponibilità!

Viva il lupo! Grazie a voi per la possibilità e buona fortuna per il futuro!

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