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Interviste

Sarah Neufeld – Detritus, un viaggio attraverso pezzi di un’anima

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Lo scorso 14 maggio è uscito “Detritus”, il nuovo disco di Sarah Neufeld, già violinista di Arcade Fire e Bell Orchestre, nonché compositrice di alto livello. Il disco è un viaggio introspettivo attraverso le ruvide corde del violino. Un disco che affronta l’angoscia con la bellezza, il tumulto con la grazia, scivolando nel presente come un ballerino.

Una collaborazione che risale al 2015, quando Sarah Neufeld viene invitata a suonare dal vivo dalla storica coreografa e ballerina Peggy Baker, la quale aveva preparato un solo piece su From Our Animal’, brano tratto da The Ridge’, secondo album dell’artista, che, per l’occasione, aggiunse un preludio lirico. Il risultato, live, fu un commovente ed incendiario duetto tra il violino di Sarah Neufeld e la danza, lasciando intravedere il desiderio di andare oltre. Da qui, la volontà di collaborare nuovamente per un intero show con il corpo di ballo di Baker, in cui Sarah ne avrebbe scritto, e suonato dal vivo, la coreografia.

Nasce una straordinaria composizione, intrisa di sentimenti, di emozioni che necessitano di venire esternalizzate quanto prima. Sarah intuisce perciò che le sue musiche possono prendere una forma diversa e così, a partire dall’estate del 2019, comincia ad arrangiare questo materiale lussureggiante e solistico, dando vita a ‘Detritus’.

Lavorando fianco a fianco con Jeremy Gara ed aggiungendo batterie, sintetizzatori, voci da sirena ed elementi di elettronica, il disco prende pian piano forma. In ‘Detritus’ si trovano anche le collaborazioni di Pietro Amato (Bell Orchestre, altra band nella quale collabora Sarah) ed i fiati di Stuart Bogie (punto fermo nella scena musicale di Brooklyn).

Dove trovi tutte le emozioni che hai espresso su questo lavoro?

Questo corpus di opere è stato, per la maggior parte, originariamente composto per un pezzo di danza contemporanea. Ho iniziato il processo compositivo improvvisando in risposta al movimento. Il movimento diventava intimo, tenero, crudo, e talvolta pieno di dolore.

Hai mai pianto mentre suonavi queste canzoni?

Sì, in realtà l’ho fatto! Per qualche motivo durante la fine di The Top di solito mi commuovo. Abbiamo fatto un video per quella canzone quest’inverno, e il regista voleva che avessi le lacrime agli occhi durante quella sezione, ed è stato sorprendentemente facile evocare alcuni sentimenti molto forti e scoppiare in lacrime!

Quanta pandemia possiamo trovare nelle tue composizioni?

Ho scritto e registrato questa musica prima della pandemia, ma penso che l’emotività e l’energia di tensione / rilascio si riferisca a questo particolare momento. Un bisogno di guarire, di superare questo trauma collettivo, trovo questi elementi nella musica.

Quanto silenzio ti serve per avere buona musica?

Questa è un’ottima domanda. Personalmente ho bisogno di silenzio e spazio per comporre. Mi sento più a mio agio nei boschi o in montagna. Quando la mia mente è tranquilla e circondata dalla natura, la musica fluisce più facilmente.

In questo album è possibile sentire i tuoi sentimenti profondi. Il tuo strumento è il mezzo della tua anima?

Credo di si, soprattutto nei momenti migliori. Il mio strumento può essere un medium per la parte più profonda di me stessa.

Queste canzoni possono aiutare le persone a combattere la solitudine?

Mi piacerebbe che le persone potessero connettersi a un senso di sollievo e di unione ascoltando la mia musica!

Inizierai un tour nei prossimi mesi?

Al momento non ho nulla in programma, ma sono certamente aperta alle possibilità che potrebbero arrivare. Speriamo di poterci tutti muovere verso un futuro felice e sano.

SARAH NEUFELD

‘DETRITUS’

14 maggio 2021

One Little Independent Records – Bertus

Formato: cd, vinile, digitale

album pre-order link: https://sarahneufeld.lnk.to/detrituspresave

tracklist

Stories – Unreflected – With Love & Blindness – The Top
 Tumble Down The Undecided  – Shed Your Dear Heart – Detritus

www.sarahneufeldmusic.com

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