Interviste
Tesseract, Portals e White Moth Black Butterfly: il mondo di Daniel Tompkins
E’ uno dei singer maggiormente quotati della nuova generazione metal, tra djent e progressive Daniel Tompkins si è imposto in questi ultimi anni come autentico fuoriclasse dietro al microfono.
Con i TesseracT ha da poco rilasciato “Portals“, un lavoro che è una vera e propria esperienza cinematografica dedicata ai propri fan, che potranno immergersi nei brani eseguiti dal vivo (e alla perfezione) con video registrati live, giochi di luce atmosferici, godendosi un intero concerto dei TesseracT in DVD e Bluray. Ne avevamo parlato qui.
Ma Daniel è impegnatissimo anche sul fronte side project. In particolare, qualche mese fa, è uscito il nuovo album dei White Moth Black Butterfly. Ecco cosa ci ha raccontato il cantante su “The Cost Of Dreaming“.
C’è una dicotomia che attraversa tutto l’album, e anche il nome stesso del progetto. Ma c’è anche una dicotomia fra i due insetti che avete scelto per il nome. Le falene mi fanno paura, le farfalle pure, anche se meno. E’ solo che non riesco a prevedere dove voleranno, e il rumore delle loro ali mi fa sentire come se fossi coperta di formiche. Credo sia una cosa che riguarda il controllo. Funziona così anche per voi? Perché la falena e la farfalla? (anche se ho visto un video di una falena bianca a cui stavano dando da mangiare de devo ammettere che fosse adorabile).
Hai ragione sulla dicotomia, ed è la ragione principale per cui ho scelto la falena e la farfalla per rappresentare il bilanciamento della luce e dell’oscurità nella vita. Insetti gentili e pacifici che vivono vite opposte, ma anche caotici e peculiari. Credo fosse il simbolismo perfetto per il mio progetto.
The Cost of Dreaming riassume perfettamente la sensazione di avere le tue certezze distrutte e la tua rete di sicurezza rotta. Ma è sognare, però? O magari è pianificare? Magari il sogno resta, ma i piani fatti per raggiungerlo vengono distrutti? Oddio, mi stai facendo pensare troppo oggi!
Sicuramente significa cose diverse per persone diverse ed è questo il bello. Abbiamo tutti sperimentato esperienze distruttive che ci hanno cambiato la vita, in gradi variabili di gravità, ma il messaggio che volevo arrivasse è che i sogni non devono morire e che sicuramente ne arriveranno altri. Tutto il disco, come ci si aspetta da noi, è un viaggio attraverso le difficoltà della vita. Voglio solo dare forza alle persone con la musica, ma a volte abbiamo bisogno di sperimentare il dolore per apprezzare la vita.
Domanda tecnica: i concerti sono ancora un po’ complicati, con la pandemia. Come promuoverete il disco, avete già qualcosa in cantiere?
Siamo uno studio only project e abbiamo fatto uscire due video grandiosi che accompagnano l’uscita del disco, ma a parte quello io mando in streaming performance live del disco costantemente su twitch.tv/dmtesseract. Stiamo lavorando per realizzare una performance live e registrarla e considerando anche la possibilità di qualche show speciale in futuro.
L’artwork per questo album è incredibile. E’ etereo in un modo quasi inquietante, come la sensazione che hai quando leggi Alice nel paese delle meraviglie di Carroll. E’ bello, ma c’è qualcosa che fa paura lì dentro. L’idea è tua? Come l’avete realizzata?
L’immagine delle falene e delle farfalle che salgono in cielo e scompaiono era qualcosa che pensavo fosse il simbolo perfetto per l’immagine dei sogni che svaniscono, e la palette di colori così pallida e oscura è perfetta per veicolarla. Volevo lavorare con Ani Artworks perché penso che il suo stile si incontri alla perfezione col progetto e abbiamo una relazione di lavoro precedente: ha creato l’artwork per Castles, il mio disco solista, che ha vinto il premio per Album artwork of the year ai PROG Awards nel 2019.