Dischi
Beba, a cuore aperto con Crisalide
Beba torna sulla scena con il suo nuovo album Crisalide disponibile dal 22 ottobre.
Già dall’uscita in anteprima di alcuni brani come Narciso, Meno Male (ft Willy Peyote) e Monica Bellucci (ft Angelino Panebianco) si percepiva l’apertura verso il suo pubblico: per la prima volta vediamo e sentiamo Roberta Lazzerini.
Sapevamo veramente poco di quella (allora) rapper adolescente proveniente da Torino classe ‘94, l’abbiamo vista nascere con Joker Mixtape per Trumen Lab: una base ancora acerba ma con un evidente potenziale. È nel 2016 che inizia a tastare il terreno, cerando la sua direzione con i singoli Grizzly e Ginestra, facendosi conoscere, e facendo partire la collaborazione con la produttrice napoletana Rossella Essence.
La coppia funziona, i singoli Fenty, Vaniglia, Chicas, 3ND, Banda ed alcuni brani usciti nel 2017 segnano l’alchimia di queste due donne. Si sono trovate e date manforte, quando una coppia così nella scena rap italiana non si era ancora vista. Alla fine del 2018 Beba fa il salto, firma con Island, (sub-label di Universal) e da lì non si è più fermata.
Ci ha sempre mostrato il viso della donna che si è conquistata tutto, colei che rappresenta la personificazione della determinazione e della lotta contro il maschilismo presente nell’industria musicale e non; ma mancava qualcosa, e ce ne siamo resi conto con l’uscita dell’album.
Beba si è aperta, ci ha reso partecipi del suo cambiamento personale ed artistico, quando il rap iniziava a starle stretto, ha avuto il coraggio di cambiare sonorità e scrittura. Lo dimostra la scelta dei feat che ha svelato nel disco: da Willie Peyote (Meno Male) a Carl Brave, passando per Myss Keta, Angelino Panebianco e Vipra.
Crisalide è la metafora della sua trasformazione e rinascita, ed è chiaro. Ma quello che colpisce di più, su cui fare focus, sono i temi che tratta, soprattutto quello della violenza nell’amore.
Lo troviamo nel brano Narciso che si contestualizza perfettamente nella società odierna, dando voce alle donne vittime di violenza, descrivendo situazioni come estrema gelosia “Mi caveresti gli occhi / così non guardo gli altri” e paura “Non posso niente / sono un ostaggio” o “Nascondevo dai lividi ai messaggi”. In questo brano Beba si toglie le spine, svelando il dolore e la vicinanza alle donne che stanno passando questo momento, ricalcando anche la difficoltà nell’uscire da queste situazioni, ricollegandosi quindi al tema della rinascita.
Il brano bandiera di questo tema è Bambola, una vera e propria denuncia scritta a chiare lettere, un invito a riflettere sul ruolo della donna nella società che vuole raggiungere i suoi obiettivi. “Prima mi ammazza / poi dice che se l’è cercata”, direi che basta questa citazione per far capire l’indole di questo brano.
Torna concatenato il tema della debolezza associato a quello che è un magma di pensieri esplosi con Stupida, dove Beba tocca il fondo, ammettendo gli errori ma soprattutto l’accettazione di quello che è. L’amore a viene esplorato a 360°, comprendendo quello che è il dialogo ed il ripensamento come in Meno Male e Comunque Ciao.
Roberta fa i conti con un passato che ritorna, di nome Chiara. L’amica con cui ha perso i rapporti, pietra miliare nella sua infanzia e adolescenza. Ora mi rivolgo proprio a te Chiara, ovunque tu sia, hai un’amica che è pronta a tornare!
La mente viaggia e i suoi pensieri si intrecciano a ruota libera in Fili del Tram, il cuore si infiamma in Fya, e il caratterino della Lazzerini torna con Contro Tutti, Démodé, Ragazza Ladra, Lesbo Chic e Monica Bellucci.
Album completo, che non stanca, che mostra in toto gli aspetti della donna che lascia il suo cuore a Torino, ma raggiunge l’Italia intera. Disco nato nel periodo della pandemia, dove siamo stati costretti a fermarci, e per Beba è stata l’occasione per riflettere e rivelarsi come mai fatto prima.
A cura di Giulia Garulli
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