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Coez – se amare fa male lui ci insegna a Volare

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Si legge “Volare è già il tuo disco preferito” per quasi tutta Roma e Milano. È lo slogan per la promozione del nuovo album di Coez, e come dargli torto? Lo scorso venerdì 3 dicembre è uscito il nuovo album di Silvano Albanese, nome all’anagrafe dell’artista, e sembra contenere molte potenziali hit. Il progetto è uscito per Carosello Records e vede la produzione di Ford78, Sine, Dirt O’Malley, Marz, Ceri e Zef.

Dopo due anni di assenza, il nuovo progetto discografico ha un filo conduttore con il precedente album pubblicato nel 2019 che si intitolava È sempre bello e terminava con il brano Aeroplani. Il nuovo album si intitola infatti Volare e in qualche modo collega i due lavori, ma allo stesso tempo se ne discosta. All’interno troviamo 13 tracce che alternano rap e crossover a ballad e potenziali hit, tutte ricche di frasi d’amore della portata di “Amami o faccio un casino” che è presente un po’ su tutti i muri. Volare ricorda molto i lavori della prima fase della sua carriera, questo perché ha smesso di collaborare con Nicoló Contessa de I Cani, allontanandosi dall’etichetta di artista indie che gli era stata affibbiata negli ultimi anni e cercando di riconquistare i vecchi fan delusi dopo pezzi più leggeri e non troppo rap.

Quello che non manca mai però è la capacità del rapper romano di leggerti dentro senza nemmeno conoscerti, questo perché racconta di una generazione che più o meno vive gli stessi problemi, ma con un tocco semplice e diretto tanto che già al primo di ascolto ti trafiggono il cuore, oltre che entrarti immediatamente in testa. A partire dal titolo dell’album, che riprende l’omonima traccia, l’ultima dell’ep per Senza mani del 2012, il sound si fa più duro ma il tema centrale resta l’amore e a tratti l’amicizia. Ma vediamo meglio step by step.

Wu-Tang apre il disco, singolo già pubblicato lo scorso 23 settembre. Impossibile non notare il riferimento al Wu-Tang Clan, il supergruppo culto americano newyorkese che ha cambiato il mondo della musica hip-hop degli anni Novanta, facendo emergere l’importanza dell’indipendenza ed elevando il concetto di crew a comunione collettiva. Il Wu-Tang Clan ha introdotto e lanciato le carriere di numerosi artisti, noti collettivamente come Wu-Tang Killa Bees. Il brano prende ispirazione da Song 2 dei Blur, un gruppo musicale britannico conosciuto per il movimento musicale britpop e per aver accostato anche l’indie rock. Il frontman Damon Albarn sul ritornello cantava “when i feel heavy metal” passando da versi introspettivi a tonalità più violente. È un salto all’indietro per Coez che torna a mostrare il suo legame con l’hip-hop, il rap e a tratti il rock. “Quando m’ascolto il Wu-Tang mi sento un po′ come se sto andando fuori di testa”.

Segue Fra le nuvole che ha un campionamento della base di Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano. Silvano crede che sia molto più facile cercare di perdersi tra le nuvole invece di affrontare i pensieri, si finge contento e fa un viaggio. Il brano parte raccontando questo sogno, con la sua immagine stesa sul pavimento a pensare, ma poi si addormenta e inizia a sognare. I pensieri che continuano a scorrere, mentre fa un “viaggio”, guardando le nuvole che corrono veloci ed è costretto ad effettuare il cosiddetto test del palloncino, immagina di volare verso lidi lontani avvolto dalla nostalgia. Racconta una relazione complicata che è anche difficile da definire. Paragona poi l’amore alla bellezza del mare, luogo che il rapper ama da sempre citare nei suoi pezzi, ma deve stare attento quando l’acqua salata tocca le ferite che sono ancora aperte. “Mi sento il mare dentro non tanto per il sale e cerco di sembrare contento”.

Il terzo brano è Flow Easy, secondo singolo pubblicato lo scorso 6 ottobre: ha una prima strofa rappata, i ritornelli sono aperti e hanno 25 elementi con un sound elettronico, mentre la seconda strofa ha un flow melodico. Il buio per Coez è la distanza dall’altra persona di cui si parla, ci racconta una storia fatta di molti ricordi passati, anche rimpianti per non aver passato abbastanza momenti insieme o non averli vissuti appieno; è però evidente la speranza dell’artista di rivedersi in futuro poiché lei è l’altra sua metà. “Mi sono accorto che non basta dire il nome solo per sentire in bocca il tuo sapore”.

Cerchi con il fumo vede il featuring di Neffa, che parte inviando un messaggio vocale a Coez, chiamandolo CZ e chiedendogli di cantargli una canzone. Il rapper risponde iniziando a cantare un brano all’insegna della disillusione, avvalorata dall’inconfondibile soul di Giovanni. Il tempo passa e sembra non voler più credere nella relazione, fa svanire i ricordi che si pensava durassero per sempre. Coez rimpiange di non aver mai capito e imparato dalle parole che l’altra persona sprecava ogni volta tentando di fargli capire cosa provasse, ma ormai il profumo di quella persona sa già di un altro uomo. “Mentre giro a vuoto per te / storia chiusa / ognuno per sé”.

Attraverso le parole di Occhi rossi, il cantautore romano guarda verso il futuro, allontanandosi dal percorso indie che lo aveva caratterizzato negli ultimi lavori. Questa è una ballad scandita da una melodia leggera e quasi dolce che Coez dedica interamente a questa persona con la quale si intende abbia avuto una relazione, che però è giunta al termine, ma che nonostante tutto abbia lasciato affetto e stima. Il rapper apre il suo cuore e si racconta. Conosce bene chi ha di fronte e immagina il futuro, pensando cosa potrebbe vivere, pensare, chi potrebbe incontrare. Lei alla quale colava il trucco e aveva gli occhi rossi per le lacrime, nonostante tutto lei resterà la sola nel suo cuore. “E porterai tutto questo amore, altrove”.

Proseguendo incontriamo una vera hit, forse il mio pezzo preferito: Sesso e droga feat. Guè e Gemitaiz. Si mescolano rap e pop come solo Coez sa fare e come piace alla generazione che lo ama tanto, per questo ad accompagnarlo sono due amici come Guè e Gemitaiz, richiamando le atmosfere anni Novanta di Fatboy Slim. Il titolo è sarcastico, poiché si sa che il rap è conosciuto principalmente come un genere dai suddetti temi. La traccia parla di un amore pieno di passione, fatto di emozioni estreme tanto da non riuscire a contenersi. Il rapper sognava un futuro diverso… “Io che non sapevo ancora stare senza di te”.

Come nelle canzoni è il terzo singolo che ha anticipato l’album, ed ha ottenuto un successo enorme fin da quando è uscito lo scorso 5 novembre. Coez qui racconta l’amore in modo onesto e senza filtri, parla di una storia d’amore che ha vissuto, con la quale ha imparato il significato del verbo mancarsi, con la quale ha condiviso momenti indimenticabili ma che a volte ripensandoci capisce quanto faccia male, soprattutto quando la incontra e lei non lo saluta. Descrive in modo perfetto lo stato d’animo è quello che prova, che poi ognuno di noi si sarà trovato a vivere almeno una volta nella vita. Tutti siamo intrappolati tra aspettative e modelli di vita che tentiamo di raggiungere ma che spesso provocano ferite. “Siamo sempre da soli come nelle canzoni”.

In Ol’Dirty c’è il featuring di Noyz Narcos, un altro rapper della scena urban romana. In questo brano c’è un cambio di rotta: ci parlano del percorso nella scena musicale e di quanto sia stato difficile arrivare al punto in cui si trovano, evidenziando che il merito è tutto del talento e che non dimenticano mai il posto da cui provengono. Non contano quante ragazze cadano ai loro piedi o quanti dischi vendano “non è mai stato un gioco ed ho imparato a volare da me”. “Ho imparato a volare da me” sembra quasi una conferma a distanza di anni, dato che nel brano Volare del 2012 cantava “Ma sto imparando a volare da me”, ormai ha spiccato il volo da anni.

Bomba a mano torna a raccontarci l’amore di Coez che utilizza la metafora del dimenticarsi qualsiasi cosa, persino la propria testa ma di come non riesca a dimenticare questa persona, forse perché il loro amore era come una bomba a mano, che però è esplosa. Nell’esplosione i pezzi del rapper si sono sparsi e due corpi si sono allontanati. Cita il suo brano Pezzi di me e paragona questa persona alla gelida e lontana Alaska, spiegandoci come un amore travolgente, possa annebbiare così tanto da annullare anche la realtà, ma solcando dei cambiamenti all’interno del proprio essere per sempre, “Tanto valeva dircelo e basta, ma in fondo non è la fine”.

Un’altra hit è Crack che vede il feat di Salmo e Massimo Pericolo. È partito dalla frase “mi sono fatto di crack” che pronuncia Uma Thurman, l’attrice di Pulp Fiction, per parlare di un amore esplicito avvalorato dalla presenza nel brano delle parole di Salmo e Massimo Pericolo. Paragonano la dipendenza dalla famosa droga all’attrazione per una persona “Baby, mi fai più del crack! È che non lo sai, ho detto “c*zzo, che botta”.

L’ultimo featuring dell’album è speciale. In Casse rotte troviamo la presenza di tutti i Brokenspeakers un gruppo sorto nel 2006 e scioltosi nel 2013, di cui faceva parte lo stesso Coez. Per questo disco, il rapper romano ha deciso di chiamare tutti i membri della band e di riunirli per cantare e suonare un’altra volta insieme. Nonostante il passare degli anni e del tempo, la voglia di fare musica insieme non manca. Il sound è quello del Coez dell’esordio che non dimentica mai le sue origini. “E stringo sempre / quelle due o tre persone fisso
Perch
é quando stavo a terra / a voi non v’ho mai visto”.

Margherita riprende il filo conduttore di tutto l’album: l’amore. Silvano ci parla di una relazione complicata che ha creato distanze, così grandi come il mare. È difficile però mettere punto a questo rapporto. Tutta la sua sensazione di smarrimento è rappresentata da una musica dolce che assomiglia a una ninna nanna e che ricorda il movimento delle onde di cui parla nel brano. Entrambi fingono di non mancarti e ripensano agli errori commessi. Coez spera che la persona a cui si rivolge lo cerchi e che il destino possa rimetterli sulla stessa onda. “La testa sotto / con il mare forte, / un mare che, / che non mi porta mai da te”.

A concludere l’album è Faccia da rapina cheha un campionamento del musicista elettronico Four Tet, prendendo come modello Born Slippy per la coda. Ha richiami rap e techno anni 90. Il cantante ci spiega che non riesce a dire di no alla persona che ha di fronte, un po’ perché è come se fosse una bambina a cui non riesce a dire no o anche perché ha la “faccia da rapina” che suona quasi come una minaccia e quindi in queste occasioni è impossibile negarsi. “M’alzi le mani, / alzo le mani, / facciamo come vuoi te”.

Un ritorno al rap introspettivo e al contempo esplosivo per Coez e noi non vediamo l’ora di ascoltare questo album così intimo dal vivo!

Veronica Piri

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Da gennaio 2022, Coez porterà il suo nuovo album in tour per 12 date nei club d’Italia che il cantautore ha calcato nei primissimi anni della sua carriera

CALENDARIO DATE

31 gennaio 2022 || Torino @ Hiroshima Mon Amour

2 febbraio 2022 || Milano @ Magazzini Generali

4 febbraio 2022 || Brescia @ Lattepiù

6 febbraio 2022 || Roncade (TV) @ New Age

9 febbraio 2022 || Parma @ Campus Music Industry

11 febbraio 2022 || Livorno @ The Cage

12 febbraio 2022 || Firenze @ Viper

14 febbraio 2022 || Ravenna @ Bronson Club

17 febbraio 2022 || Modugno (BA) @ Demodè

18 febbraio 2022 || Maglie (LE) Industrie Musicali

20 febbraio 2022 || Napoli @ Duel Beat

22 febbraio 2022 || Roma @ Planet Roma (ex Alpheus)

Biglietti disponibili a partire dalle ore 10 di venerdì 12 novembre 2021 su www.vivoconcerti.com e dalle ore 10 di mercoledì 17 novembre 2021 presso tutte le rivendite autorizzate.

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

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