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Interviste

Novelo – Lettere al mio Caro Mostro

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Tra i 50 dischi italiani più belli dell’anno secondo Rock.it, c’è anche Caro Mostro, il primo album di Novelo. Classe ‘96, cresciuto a Napoli, Novelo è parte di quel gruppo di artisti voce di una generazione che cantano delle loro insicurezze, paure, sogni, ricordi e relazioni. A proposito di questo, tra le 10 tracce di Caro Mostro troviamo delle collaborazioni importanti: Ariete, Psicologi, Tommy Dali e Lil Busso, tutti giovanissimi e naturalmente affini a Novelo per i loro progetti e la loro musica. Anche nella produzione dei dieci pezzi, oltre Drast che ha curato la direzione artistica del progetto, si leggono nomi interessanti: Winniedeputa, Marquis, dNoise, Logos Lux e Diacho. Tutti hanno portato influenze artistiche e personali nell’album, ricco di riferimenti punk rock, sad lo-fi, rap che Novelo raccoglie e unisce per ottenere un risultato attraente e variegato. Da Intro-Mexico 07 a Sassofono Blu, l’artista viaggia nel suo ‘lato celato’, quello che tiene più nascosto e che riesce, però, con la musica, a tirare fuori. Caro Mostro è proprio un insieme di lettere per quella parte di sé con cui spesso è difficile fare i conti, noi abbiamo provato a farci raccontare qualcosa in più…

Ciao Novelo! Come ti sei avvicinato alla musica?
Ciao, la musica è con me da sempre anche se non l’ho mai studiata. Ho iniziato per il semplice bisogno di comunicare, poi è diventato divertente.

Come sei cambiato dalla tua prima traccia ad oggi?
Sono abbastanza diverso su parecchie cose mi sa, penso si capisca ascoltando i miei nuovi brani!

All’inizio hai deciso di pubblicare anche su Soundcloud, come mai?
Non ho proprio iniziato con SoundCloud, ma lì era dove finivano le tracce con poco mix che apprezzavo comunque.

Caro Mostro è una lettera alla parte di te più fragile e intima, forse anche quella che tieni più nascosta agli altri. Come ti senti adesso che tutti possono ascoltarla e scoprirti?
Leggermente vulnerabile, ma è veramente molto poco per giudicare.

L’album è legato ad un momento in particolare o le canzoni sono state scritte in periodi diversi?
Sono canzoni scritte in momenti diversi, ma che in qualche modo sono collegate dallo stesso problema: io.

Premettendo che il pezzo mi ha particolarmente colpita per la delicatezza con cui canti un testo che lascia trapelare dolore e risentimento, nell’introcanti “Mexico ‘07/ sono le mie catene/ sarò per sempre fermo/starò per sempre bene”. Quali sono le tue catene? E dov’è che ti piacerebbe fermarti per stare bene, che sia un posto geograficamente collocabile o un punto nel tempo preciso della tua vita?
Grazie per le parole. Le catene in questo caso sono ricordi, ed è capitato a tutti di star bene solo lì, no? A volte bisogna capire che non bastano però e bisogna ricominciare a vivere per strapparle e smettere di esserne prigionieri.

Per le collaborazioni hai scelto tutti artisti della tua generazione, che tra l’altro sento molto vicini a te per i loro progetti e la loro musica. E’ stato facile associare ognuno ad una canzone?
Con i feat purtroppo ho lavorato a distanza, sono artisti che mi piacciono e con cui ho avuto la fortuna di lavorarci ed è stato tutto molto naturale!

Anche per la produzione, oltre a Drast, ti sei affidato a nomi diversi e interessanti: Winniedeputa, Marquis, dNoise e non solo. Loro invece come li hai scelti?
Sono ragazzi che nel loro lavoro incontrano la mia musica, è stato anche qui naturale incontrarci (a livello artistico) e lavorare in modo spontaneo.

Si sentono un po’ di influenze lo-fi ed emo rap in Caro Mostro… quali sono i tuoi ascolti?
Rock, indie rock, punk rock e jazz prediligono le mie playlist oggi.

E c’è Nada con la sua Amore Disperato in Sassofono Blu con Drast! Hai un legame particolare con questa canzone?
Ho scoperto questa canzone da teen pieno, quindi ho tanti bei ricordi!

Marika Falcone

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