Interviste
Jess, dal web una voce limpida che incanta con “Nulla” di scontato
Jess, all’anagrafe Jessica Lorusso, è una cantautrice italiana di origine milanese che, fin da piccola, ha nutrito la passione per la musica. “Nulla” è il suo singolo d’esordio, e viene descritto come “un urlo generazionale che parla della frustrazione e delle difficoltà del passaggio all’età adulta”, e di rendersi conto che nessuno ti lascerà lo spazio che hai il diritto di avere, e di occupare.
Prima di tutto, mi ricordo perfettamente che ogni volta che i miei mi chiedevano “Che hai fatto oggi? Che hai fatto a scuola?” la risposta classica era “nulla”. Ma non era un “nulla” nel vero senso della parola, era più un “niente di diverso dal solito”. Cosa significa il tuo “nulla”?
Il mio “nulla” è quella sensazione di vuoto che si prova quando ci si accorge che non si riesce più a gioire con facilità delle piccole cose, come invece facevamo da piccoli. È alienazione da dove ci si trova, il non riconoscersi parte di niente.
Parli della situazione di una generazione con una canzone pop, ma dentro c’è più rabbia che frustrazione, credo. Ho la sensazione che da un paio di decenni a questa parte quel portone abbia smesso di aprirsi un po’ per tutti. Cosa potremmo fare per farlo aprire secondo te? Cosa servirebbe?
Secondo me bisogna iniziare da noi stessi, concentrandoci sulle nostre passioni e dando il massimo sempre, senza omologarci all’energia che abbiamo intorno. La cosa più dura di questi tempi è mantenere uno stato vitale alto. Nonostante tutto rimango un’ottimista e continuo a credere che a impegno e costanza corrisponda un risultato. L’altra cosa è iniziare a essere gentile con gli altri, o almeno provare a far caso a quando non lo siamo. È il modo più immediato che abbiamo per rendere questo mondo un posto migliore in cui abitare. Magari le chiavi del nostro portone le ha qualcun altro, e se fosse proprio la persona con la quale siamo stati maleducati stamattina?
Ci sono studi che provano quanto il divario nuova/vecchia generazione sia accentuato. L’ultimo che ho letto si basa sui risultati elettorali, ma presenta un paradosso: ultimamente I “giovani” sono meno dei “vecchi”, cosa che fa si che il futuro sia deciso da chi il futuro, ormai, non ce l’ha più. Quindi possiamo immaginare la loro lungimiranza di vedute, ecco. Cosa ne pensi? Credi che c’entri con il tuo “Nulla”?
Tocchi un tema a me molto caro. Da sempre cerco di allargare, o meglio allungare, le mie vedute e di agire anche nell’ottica di preservare questo pianeta, e lo faccio a partire dalla mia alimentazione e dai tagli agli sprechi. Non è il tema principale della canzone, ma in qualche modo viene sfiorato.
Più volte nel testo dico “quante croci sto mettendo sopra le persone” e le persone a cui mi riferisco, forse casualmente, fanno parte di un’altra generazione rispetto alla mia e sono quelle che fino ad oggi si sono espresse sul mio futuro. Io penso che gli unici a potersi esprimere sul proprio futuro siano i diretti interessati. Non c’è rispetto o reverenza che tenga in questo specifico caso. È un argomento che mi infuoca. Troppo spesso a noi giovani vengono tarpate le ali ancora prima di provare a lanciarci.
Domanda tecnica: sai già come promuovere il singolo e la tua musica? Hai già qualche data fissata o sei ancora in fase creativa? E possiamo aspettarci un disco a breve?
Si, ho la fortuna di avere un team molto forte e devoto al progetto e abbiamo un programma promozionale abbastanza dettagliato. Per ora non ci sono date in programma e aspetto di uscire con qualche singolo prima di tirare fuori l’album. Vorrei che chi deciderà di ascoltarlo si sia già fatto un’idea di chi siamo io e la mia musica.
Ora facciamoci un viaggio: se tu potessi suonare dove vuoi, e con chi vuoi, dove e con chi suoneresti?
Sono bravissima a sognare in grande e quello che ti risponderò l’ho sognato parecchie volte. Dico solo Lady Gaga e Las Vegas.