Interviste

Nanè guarda il mondo attraverso Specchi Sporchi

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Nanè, all’anagrafe Carola Fabiano, classe ’02 è una giovane promessa del pop italiano, uscita con il suo primo singolo “Specchi Sporchi”. Il brano si avvale della collaborazione del produttore multiplatino Big Fish, che, con la sua firma, ha impreziosito il brano rendendolo un pezzo pop energico e dal ritmo che rimane in testa sin dal primo ascolto. “Specchi Sporchi” rappresenta per la cantante torinese l’entrata ufficiale nel mercato discografico italiano, dimostrando di essere tra gli artisti di nuova generazione più talentuosi. La canzone parla di una relazione viscerale e di cui l’artista ha tanto bisogno, seppur dall’altra parte non ci sia una totale comprensione e ci si renda vittima di stupide abitudini. La canzone spiega gli innumerevoli tentativi che si fanno in amore pur sapendo di andare incontro alle solite dinamiche.

“Sei l’unica cosa pronta a farmi bene ma ci vediamo come specchi sporchi”. Come sono e cosa rappresentano gli specchi sporchi?
Rappresentano il mio interno, per quanto possa sforzarmi di essere spensierata, dentro, ho un vuoto che riesco quasi a toccare con mano quando mi guardo allo specchio. È un periodo “tosto”, ho tante emozioni contrastanti… vorrei essere in grado di spegnere i pensieri, a volte vorrei anche cambiare aria, ma quello che sto provando, seppur doloroso, mi sta permettendo di crescere.

Il brano esce con la collaborazione di un artista pluripremiato, Big Fish, come è nata la vostra intesa musicale?
Ci siamo conosciuti alcuni anni fa, ho avuto l’onore di incontrarlo nel suo studio per un parere, all’epoca collaboravo con un altro team. Anni dopo ho avuto il piacere di incontrarlo una seconda volta e mi ha dato una grande opportunità.

“Mi guardi come fossi illusa”. Secondo te noi donne tendiamo ad illuderci spesso in amore?
Non lo so se tutte le donne tendono ad illudersi, posso parlare per me. Io purtroppo ho collezionato (nella mia, seppur breve, vita), qualche delusione.  Ho la brutta abitudine di buttarmi a capofitto nelle relazioni, dando tutta me stessa. Quindi, sì, spesso mi sono illusa.

Sei molto giovane e sin sa piccola hai approcciato alla musica e alla scrittura. Giovane ma con la musica nel sangue da sempre?
Ho sempre cantato da quando ne ho memoria, ricordo che all’epoca giravo con il pennarello il nastro delle videocassette Disney e cantavo esibendomi difronte alla mia famiglia. Sento il bisogno di raccontarmi.

Sei tu a comporre, suonando qualche strumento, o i tuoi brani nascono con la collaborazione di altri musicisti?
“Specchi Sporchi” è stata scritta da autori importanti, ma ho qualcosa di mio già pronto e non vedo l’ora di farlo ascoltare.

Cosa ti aspetti dal tuo debutto musicale?
Resto con i piedi per terra, può andare come può non andare. Spero di poter fare questo nella vita, non mi vedrei in nessun altro ambiente.

NANE’

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