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Manuel Agnelli, una sferzata di energia dal vivo (che mancava)

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Prima data del nuovo tour di Manuel Agnelli ieri sera al Flowers Festival di Collegno (Torino), dopo il rinvio dovuto alla pandemia.

In apertura la band Bengala Fire, dalla provincia di Treviso, ci ha deliziato con un rock graffiante e puro che in crescendo,  convince dai primi pezzi e sprigiona un’energia molto coinvolgente. Particolare a fine concerto l’assolo di batteria.

Suonano insieme da quasi 12 anni ma al grande pubblico sono arrivati dopo la partecipazione  a X  Factor, nel 2021, proprio nella squadra di Agnelli, giudice del talent show.

Si chiamano Bengala Fire perché Bengala è il fumogeno che si usa durante l’ammaraggio delle navi per segnalare la richiesta d’aiuto, e Fire perché vogliono rockeggiare in maniera fiammante. Il loro rock’n’roll ricorda quello dei Britannici Arctic Monkeys e sono prodotti da Manuel Agnelli.

Poi l’artista milanese si è esibito da solista, senza gli Afterhours ma con la sua nuova giovane band (tra cui Beatrice Antolini e Giacomo Rossetti), per presentare i nuovi brani facenti parte della colonna sonora del film Diabolik , “La profondità degli abissi” e ”Pam Pum Pam” ed anche il suo repertorio storico, con brani degli Afterhours come “Male di miele”, “Voglio una pelle splendida” e “Non è per sempre”. Il bis di “Ci sono molti modi” eseguito al pianoforte da Manuel è da brividi.

Nei momenti di dialogo col pubblico Agnelli ha raccontato di come è stata travagliata la partenza del tour e che siccome i membri della band a turno hanno preso tutti il Covid hanno potuto provare tutti insieme per poco tempo e che la spinta al cambiamento per evolversi e non far si che sopraggiunga la noia è il messaggio ha voluto ribadire con forza.

Come più volte ricordato da Agnelli durante il concerto la gioia più grande per un’artista è quella di poter tornare sui palchi a suonare dopo lo stop forzato a causa della pandemia,  e la sua gioia  e quella dei fan che cantavano e ballavano ,si è percepita in una serata che ci ha regalato  una grande energia…che appunto mancava da tempo.

E come canta Agnelli “Non si esce vivi dagli anni 80”

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