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Interviste

La Notte, tra rock e pop verso il nuovo album

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Il 24 giugno è uscito il nuovo singolo dei La Notte, Miracoli. Insieme ad Amami Sempre, il singolo che lo ha preceduto di un mese, costituisce un dittico che fa da ponte tra il pop ancora “sporco di rock” dell’ultimo album Volevo Fare Bene e la canzone più puramente pop del disco in arrivo. L’album uscirà dopo l’estate e marcherà un’evoluzione in termini di maturità artistica e di espressione di sé attraverso la musica.

L’album e i brevi (ma di qualità) tour che seguiranno esploreranno a 360 gradi la nuova dimensione artistica del gruppo senza limitarsi solo alla musica in sé, ma espandendo l’esperienza anche attraverso artwork, grafiche, foto e video.

A quattro anni da Volevo Fare Bene, i La Notte tornano con un progetto ambizioso e intrigante, per espandere il proprio mondo e trascinarci dentro quanta più gente possibile. In attesa dell’uscita del disco, godetevi l’orchestra di synth e la cristallina canzone pop dei due nuovi singoli!

Il 24 giugno è uscito il vostro ultimo singolo Miracoli. La canzone è la seconda parte di un dittico iniziato con Amami Sempre, uscita a fine maggio. Cosa accomuna le due canzoni all’interno di questo dittico? Dov’è il loro punto d’incontro?

Abbiamo scritto molte canzoni in questo lungo periodo di assenza: alcune buone, altre meno buone, altre lasciate in cantiere.

Amami sempre e Miracoli sono due buone canzoni, di conseguenza abbiamo deciso di farle uscire.

Le accomuna la loro diversità artistica, volevamo uscire con due canzoni musicalmente molto diverse tra loro, anche se parlano la stessa lingua e hanno lo stesso intento comunicativo.

C’è stato un cambio stilistico abbastanza importante tra Volevo Fare Bene e questo dittico; mi ha particolarmente colpito questa sorta di orchestra di synth e questo passaggio ad un clima più pop rispetto ai vostri precedenti lavori: come avete maturato l’idea di questo cambio di genere?

Siamo sempre in cambiamento… se ascolti il nostro primo disco è un disco molto duro, rock, sporco (forse uno degli ultimi autentici usciti in Italia). Volevo fare bene è stato il nostro primo avvicinamento ad uno stile più “canzone”.

Adesso ci siamo completamente immersi nel mondo della canzone pop, non dimenticando le nostre radici e la qualità musicale che per noi è sempre un faro.

Certamente non ci siamo messi ad un tavolino per decidere di fare un “cambio di genere”.

Tutte gli artisti e le band che rincorrono la musica sono in continuo movimento, restare fermi non fa per noi.

I due singoli anticipano il vostro nuovo disco, in uscita dopo l’estate. Cosa dobbiamo aspettarci dall’album? Volete condividere qualche antefatto sulla produzione?

Amami sempre e Miracoli non saranno nel nostro nuovo disco. Sono due episodi totalmente indipendenti dal disco.

Dal disco nuovo dovete aspettarvi il nostro primo passo verso una maturità artistica molto più definita rispetto al passato.

Dopo aver scavato dentro la musica, dentro i nostri gusti e le nostre volontà, ci stiamo avvicinando a quello che realmente siamo e quello che vogliamo comunicare.

C’è stato uno iato di quattro anni tra il vostro ultimo album Volevo Far Bene ed Amami Sempre. Cosa è successo a La Notte in questi quattro anni? Come avete vissuto tra le altre cose il lungo periodo di fermo?

È successo che pensavamo di fare un disco circa 2 anni fa e poi tornare in tour, che è quello che abbiamo sempre fatto.

Purtroppo, la pandemia ha rallentato e stoppato tutto nel nostro caso, quindi il tempo è passato, le canzoni sono diventate sempre di più e non è stato facile far quadrare il tutto.

Siamo arrivati ad avere non so, 40 o 50 canzoni… e in questi casi non è mai facile capire come muoversi e capire quali sono le scelte migliori da fare.

La nostra label, Woodworm, ha avuto grande pazienza e ci ha dimostrato fiducia nonostante le mille difficoltà che una band “piccola” come noi ha incontrato in quel periodo.

L’importante è essere usciti da questo tunnel buio e aver ritrovato la forza di continuare a camminare.

I vostri due album sono stati seguiti da dei tour decisamente consistenti, avete fatto da opening act a molti gruppi e artisti molto influenti nella scena nazionale e avete calcato parecchi palchi lungo lo stivale: da quanto non suonate live? Avete qualcosa di particolare in programma per la promozione del nuovo disco?

Abbiamo fatto delle esperienze indimenticabili calcando i palchi di tutta Italia… decine e decine di concerti, una bella palestra.

Adesso però anche lì occorre un cambiamento. Abbiamo intenzione ovviamente di tornare in tour, ma vogliamo alzare il livello dei nostri concerti per quanto possibile, soprattutto a livello di qualità musicale.

Probabilmente faremo tour più brevi, ma più di qualità.

Per quanto riguarda la promozione del disco stiamo lavorando molto a livello artistico dietro a tutto ciò che ruota attorno al disco: foto, grafiche, video.

Vogliamo differenziarci dagli altri e fare qualcosa di nostro, qualcosa che in Italia fanno in pochi.

Volete dire qualcosa ai vostri fan?

Non abbiamo niente da chiedere alle persone, sono loro che devono scegliere.

Noi non abbiamo nessuna spinta promozionale che ci consente di arrivare al grande pubblico, solo chi ci segue può aiutarci a crescere rispettando il nostro impegno e la qualità che cerchiamo di inserire costantemente nel nostro progetto.

Nel nostro percorso abbiamo avuto svariate occasioni di possibili scorciatoie per arrivare al grande pubblico, ma non abbiamo mai voluto cadere nella tentazione perché per noi la cosa più importante è arrivare con quello che realmente siamo, senza costruzioni di nessun genere.

Non vogliamo perdere la fame di migliorarci ed arrivare, nella musica come nella vita.

Questo è il messaggio che vogliamo lasciare alle persone che ascoltano la nostra musica.

Grazie del tempo che ci avete dedicato per questa intervista.

A presto.

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