Interviste

eroCaddeo: rifarsi al passato guardando il futuro

Published

on

A inizio dicembre è uscito il primo singolo ufficiale del cantautore eroCaddeoGravità Zero. Il brano prodotto da Dinv è definibile come un pop anthem la cui strumentale strizza l’occhio alle sonorità anni 80 più eteree e alla moderna synthwave/shoegaze, creando un rapporto tra passato e futuro che ha molto rappresenta nella storia dell’artista. 
Gravità Zero è una canzone in cui riconoscersi, uno spaccato sociale, una breve ma intensa storia di quotidianità dove i protagonisti siamo noi stessi e il nostro rapporto travagliato con chi ci circonda. 

L’inizio della collaborazione tra eroCaddeo e Cvlto Music Group segna un nuovo punto di partenza per la carriera artistica del giovane modenese trapiantato in Sardegna, il cui primo capitolo è Gravità Zero, un identikit del cantante che debutta con un viaggio tra passato e futuro. eroCaddeo cerca la performance e l’espressione, mostrando fin da subito un’indole artistica da tenere d’occhio. 

Ascoltate Gravità Zero e godetevi il viaggio!

Per iniziare una domanda banale ma non troppo: chi è (o chi era) eroCaddeo?

eroCaddeo è un cantautore e interprete che si approccia alla musica e all’espressione artistica come ricerca di sé stessi.eroCaddeo è il presente invece Caddeo è il passato, che continua simbolicamente a vivere nel presente in questo gioco di parole. Crescere, evolversi, distruggersi per poi rinascere rimanendo sempre sé stessi senza dimenticare da dove si è iniziato. 

Venerdì 2 dicembre è uscito il tuo primo singolo Gravità Zero. Il pezzo sembra parlare a qualcuno, pertanto ti chiedo: a chi sta parlando Gravità Zero? È effettivamente rivolto a qualcuno o è semplicemente l’espressione di uno stato d’animo?

Gravità zero parla a tutti. Racconta di sensazioni, stati d’animo e inquietudini contestualizzati in una storia che racchiude spaccati di vita quotidiana nei quali ci si può facilmente rispecchiare o sentirsi coinvolti.

Il singolo, prodotto da Dinv, segue un ritmo pop chiaramente intriso di influenze shoegaze/80s. Come avete creato la strumentale di Gravità Zero? Avete avuto qualche “musa ispiratrice” durante la nascita del brano?

Non esattamente una musa ispiratrice, avevamo in mente un sound particolare che si rifacesse al passato ma che guardasse al futuro, molto coerente con la simbologia di “eroCaddeo” e con le tendenze della nostra società nel riprendere il passato per creare qualcosa di nuovo.

Gravità Zero è il tuo primo singolo pubblicato sulle piattaforme streaming: hai altre canzoni realizzate precedentemente? Se sì, pubblicherai anche loro, magari in qualche progetto futuro?

Ho scritto tante canzoni, molte delle quali appartengono a un progetto concluso con la nascita di quello attuale che coincide con l’inizio della collaborazione con Cvlto Music Group con cui ho scritto nuovi brani.

Il 30 settembre 2022 è andato in scena il tuo spettacolo a teatro “Prima ero Caddeo, ora eroCaddeo”. Di cosa si tratta? Che influenza ha avuto questo evento sulla tua carriera artistica?

Il mio spettacolo a teatro è stata una svolta artistica. Il tema era quello della consapevolezza in sé stessi. Accettare il dolore, in ogni sua forma, saperlo vivere e trasformarlo in qualcosa di buono, di forte. 
L’idea dello spettacolo era fin dall’inizio una follia, un vero e proprio rischio. Non si trattava di un semplice live a teatro, bensì di una vera e propria messinscena grazie alla quale mi sono potuto esprimere al 100% scrivendo delle perfomance eseguite da attori e ballerini, studiando ogni dettaglio con l’aiuto di una compagnia Teatrale che ha reso lo spettacolo ben delineato e fluido. Non posso ancora dire di avere dei fan, posso dire di avere dei sostenitori. Quelli che ci sono oggi saranno forse i più veri per sempre, perché ci sono stati fin dall’inizio e continuano a esserci, pur essendo pochi. 

Vuoi dire qualcosa ai tuoi fan?

Ai miei fan voglio dire:

ciao come state non so cosa dirvi seguitemi anche se già lo fate ma ancora di più ascoltate gravità zero!”

Exit mobile version