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Emma racconta “Souvenir”: La cosa migliore che potessi realizzare nel periodo peggiore della mia vita

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Perdersi per ritrovarsi. A quattro anni dall’ultimo disco di inediti, “Fortuna”, Emma Marrone torna, finalmente, sulla scena con un nuovo album: “Souvenir”. E questa volta è tutta un’altra storia, sempre la sua, intendiamoci, ma nelle nove tracce di questo lavoro – il settimo in carriera dalla vittoria di “Amici”, nel 2010, e la chiusura di un cerchio, da cui ripartire – Emma scopre nuove sfumature vocali e un’attitudine alla sperimentazione di sonorità inedite, in una sintesi tra pop, rock e urban, che spinge i confini della sua musica verso nuovi orizzonti. «Questo disco è stato un vero e proprio viaggio fisico, ma anche interiore», ci ha raccontato nel corso di una lunga chiacchierata. «“Souvenir” non è altro che la raccolta dei ricordi di questi viaggi, che io regalo alle persone, chiedendogli di prendersene cura, perché è un disco di ricordi, belli, brutti, forti, incisivi».

Un disco che inizia dalla fine, nel quale, come in gran parte dei viaggi che si rispettino, la costruzione del senso avviene sulla strada del ritorno. Anticipate dai singoli “Mezzo Mondo” e “Iniziamo dalla fine”, che apre la tracklist, le nove tracce di “Souvenir” (che vedono la collaborazione di Katoo, Davide Simonetta, Drillionaire, Zef, Simone Privitera aka Simon Says, Jacopo Ettorre, Paolo Antonacci, Francesco Tarducci, Federica Abbate, Franco126, Takagi e Ketra, Andrea Bonomo, Riccardo Scirè) funzionano, in effetti, come le tessere di un puzzle: bisogna osservarle, incastrarle, assemblarle fino all’ultimo pezzo e solo allora l’immagine d’insieme sarà chiara. 

«Questo disco è frutto anche dell’attesa», ha spiegato Emma. «Dopo “Fortuna” mi sono voluta prendere il mio tempo, per capire dove voglio veramente arrivare e grazie a questo tempo, dove mi sono ascoltata e ho ascoltato tanto, è venuto fuori questo disco, che di cambiamenti ne evidenzia tantissimi, pur rimanendo un disco familiare, in cui mi si riconosce. Non c’è uno stravolgimento totale dell’artista solo per compiacere un momento discografico, ma sicuramente ho capito in che punto posizionarmi in questo cambiamento e che cosa prendere di questo cambiamento. Ho lavorato tanto sulla mia vocalità, sulla mia scrittura e il risultato è questo disco, super autobiografico, frutto di vita».

Una vita che non ha smesso di metterla alla prova nel corso di questi ultimi quattro anni, in cui la cantautrice salentina si è trovata a combattere di nuovo con il tumore alle ovaie e all’utero, che l’ha costretta a sottoporsi all’ennesimo intervento chirurgico e ad affrontare la morte del padre, un evento al quale, nella vita, non si è mai abbastanza pronti. Da buona combattente Emma ha resistito, ha continuato il suo viaggio e, lungo la strada, ha imparato. «Nell’ultimo anno ho preso 4 lauree della vita e ho imparato sulla mia pelle che i cerchi vanno chiusi», ha raccontato. «Io non lo avevo mai fatto, sono troppo impaziente, ma adesso la vita me lo ha imposto, con alcune situazioni più dure e complicate. Ho chiuso tutti i cerchi, che avevo tenuto aperti e quando ho visto la fine in tutte queste cose, ho realizzato che a ogni fine corrisponde un inizio. È così che ho capito dove andare a cercare le risorse per andare avanti e “Souvenir” è solo l’inizio di un lungo viaggio, è inutile nasconderlo, sto già lavorando al prossimo capitolo, perché mi sono rimaste un sacco di cose da dire».

Così, se nel brano manifesto dell’album, “Capelli Corti”, Emma fa pace col mondo e rivendica il diritto alla felicità, in “Intervallo”, brano dedicato al padre, abbandona la rabbia per abbracciare l’accettazione: «L’ho scritta poco dopo la morte di mio padre ed è stato molto intenso, fortunatamente avevo al mio fianco nella scrittura la Fede Abbate, Franco 126, che ringrazierò per sempre, perché mi hanno aiutata a tirare fuori questo racconto sincero e onesto di quello che ho vissuto», ci ha confessato Emma. «Purtroppo, quando papà se n’è andato, io ero a Roma e la cosa mi ha messa seriamente in crisi, soprattutto all’inizio. Ero stata con lui fino al giorno prima e dovevo chiudere questo lavoro a Roma, ma non ci volevo andare, un po’ forse me la sentivo. Poi, è stato lui a convincermi, forse ha voluto farmi anche quest’ultimo regalo, di non farmi assistere a quel momento. “Intervallo” è un modo più dolce di pensare alla morte degli altri, non vanno via, abbiamo intervalli diversi, ma ci ribeccheremo». 

A chi le chiede qual è il suo pezzo preferito del disco Emma risponde: «Difficile scegliere, ma “Sentimentale” mi procura un piacere estremo e sicuramente dal vivo sarà pazzesca». Sì, dal vivo, perché dal 10 novembre Emma sarà in giro con il “Souvenir In Da Club”, un tour che la riporterà alla dimensione più istintiva e viscerale del live: «L’idea è nata da una serata romana, all’Alcazar, Spaghetti Unplugged, organizzata da un mio amico, dove i ragazzi che vogliono fare questo mestiere o che semplicemente amano la musica improvvisano con la band sul palco. Dopo le prove per il Concerto del Primo Maggio siamo andati a sentirli e dal pubblico, dopo un po’, hanno iniziato a riconoscermi e a chiedermi di scendere. Ovviamente mi sono lanciata sul palco, ho improvvisato anch’io un paio di robe e mi sono divertita. Non avevo l’ansia, avevo la gente a due metri, che si emozionava e questo avvicinamento così totale mi ha fatto accendere una scintilla», ha spiegato Emma. «Il girono dopo ho detto al mio team di prepararsi, perché, uscito il disco, volevo suonarlo subito live, nei locali più marci d’Italia, in mezzo alla gente e divertirmi con loro. Così è nato “Souvenir In Da Club”, dove ovviamente suonerò tutto il nuovo disco e alcune sorprese. Sarà molto figo e poi tutti a bere birra insieme!».

Prima, però, sarà il momento di un incontro speciale tra Emma e i suoi fan, con l’inaugurazione del “Souvenir Flagship Store”, alle 20.00 di domani, venerdì 13 ottobre, alla libreria Mondadori Duomo di Milano, dove, fino al 21 ottobre, sarà possibile immergersi nel nuovo universo musicale di Emma, grazie al primo store pensato da @RealBrown, un luogo di incontro, condivisione e confronto con e per i propri fan, che potranno acquistare il nuovo album, anche in una versione esclusiva color miele con card autografata e dedica, e una serie di prodotti – in edizione limitata ed esclusiva – ispirati a “Souvenir” e ideati appositamente per loro. Inoltre, Emma, incontrerà il suo pubblico in due eventi esclusivi per Mondadori Store: sabato 14 ottobre al Mondadori Megastore di Marcianise (inizio ore 15:30 – Centro Commerciale Campania, località Aurno, Marcianise – CE) e domenica 15 ottobre a Roma presso il Mondadori Bookstore Cola di Rienzo (inizio ore 14:30 – Piazza Cola di Rienzo, 81).

«Dopo 14 anni di questo mestiere, non ti dico che i miei fan li conosco tutti, ma quasi, quindi per me, che credo nelle connessioni e nella creatività di avere un contatto così diretto, sono importanti le loro impressioni, il loro supporto e la loro presenza. E, poi, siamo una community veramente attiva, divertente, leggera e in questo momento social molto complicato, la mia community, insieme alle community di altre artiste donne, come Annalisa e Elodie, ogni giorno creano dei contatti, degli scambi. È bello e mi rende molto orgogliosa di loro».

Cinzia Meroni

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