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Editoriali

Festival di Sanremo 2024 – Terza serata

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festival di sanremo 2024

Alla terza serata di Sanremo 2024 inizio onestamente ad avere qualche sintomo di cedimento, le occhiaie si stanno facendo profonde e la carenza di sonno mi fa essere socievole come Sangiovanni in questi giorni sul palco, spoiler: odio tutti. Meno male però che soffro di insonnia già di mio e quindi alla fine non è poi tanto diverso da una notte qualsiasi, vedi che a volte le sfighe si rivelano utili!

Per scoprire tutto il festival ecco qui la prima serata e la seconda serata.

Ma torniamo alla kermesse che questa sera si apre con Amadeus vestito con l’involucro dei Ferrero Rocher che esordisce subito ringraziando i grandi numeri che sta facendo questa settantaquattresima edizione di Sanremo, ringraziando gli artisti in gara, il pubblico a casa e in teatro. Ama, sei molto tenero, ma vai sereno che mancano altre tre serate e c’è tempo per i ringraziamenti, che ti ricordo sempre che c’è gente che domani ha la sveglia all’alba e non può alzarsi dal letto e prendere un caffè sul lungomare ligure. 

La prima artista-presentatrice è Loredana Bertè, adorabile anche stasera e che ritorna con la sua immancabile borsetta che nel 2021 è stata la sua firma durante le esibizioni e ora, come allora, ci chiediamo cosa ci sia all’interno di così importante da portarsela addirittura sul palco. Presenta Il Tre che finalmente ascoltiamo ad un orario decente – se si escludono gli streaming sulla playlist di Sanremo 2024 di Spotify – e la canzone non è male, così come lui con la camicia sbrilluccicosa tutta aperta sul busto totalmente tatuato, giusto per crescere bene le ragazzine di oggi che devono prendersi anche loro le cotte per questi personaggi dal cuore tenero che alla fine dell’esibizione portano i fiori a mammà.

Alfa con addosso la divisa di Zara ed un cuore giallo sul petto presenta Maninni, anche lui con la divisa di Zara ma con la camicia acchiappata dallo scaffale dei saldi. Teneri che sono insieme due artisti di Sanremo Giovani che si abbracciano dandosi forza l’un l’altro, io sono emotiva e queste cose mi fanno sempre effetto. Maninni è bravo, ha una bella voce, mantiene l’intonazione meglio di alcuni Big molto più abituati a quel palco di lui e la canzone non è per niente male. 

Fred De Palma elegantissimo in frac e stasera – concedetemelo – gnocco vero, presenta i BNKR44 che non sapevano molto bene cosa indossare, quindi si sono cosparsi di colla e poi si sono lanciati dentro l’armadio uscendone con un’accozzaglia di vestiti in stile Hannah Montana che ritorna in Tennessee. Il titolo della canzone, “Governo Punk”, è interessante, il resto un po’ meno. Continua a turbarmi il molleggiamento all’unisono durante gli “e-e-e” del ritornello, però apprezzo molto l’energia, tale e quale a me che a breve mi disegno gli occhi finti sulle palpebre come Gatto Silvestro. I

l Coro della Fondazione Arena di Verona ci regala l’intermezzo culturale della serata con “Va Pensiero”, uno dei cori più famosi del terzo atto del Nabucco di Giuseppe Verdi; la mia nonnina avrebbe apprezzato molto questo momento e da laureata al DAMS, l’ho apprezzato anche io; inoltre il canto lirico italiano viene infatti riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale, com’è giusto che sia.

Tornando alla gara c’è Clara (scusate la paronomasia!) che ha sette anni meno di me e meno anni in ufficio davanti al computer e comunque mette gli occhiali per presentare i Santi Francesi, non mi dà grandi speranze per il futuro e per l’abbassamento inesorabile delle diottrie, ma lei bravissima anche a presentare durante questo Sanremo 2024; c’è qualche cosa che questa ragazza non sappia fare? Chiedo per un’amica con poca autostima. Alessandro De Santis, d’altro canto, che si presenta con la camicia aperta sul petto sarà responsabile del boom di nascite tra nove mesi perché e chissà com’è la canzone, io ero distratta (da lui). 

Arriva Teresa Mannino

Dalla Sicilia con furore arriva Teresa Mannino che entra con il botto ironizzando sull’impossibilità di scendere le famose scale di Sanremo. Teresa, ti capisco, sono almeno dieci anni che io mi alleno per affrontare quelle scale, scendendo qualsiasi tipo di gradino sui tacchi, senza reggermi e guardando un fantomatico pubblico, ossa rotte finora: un quinto metatarso. Abbiamo notizie degli ABBA, si sono accorti che lei ha rubato loro un costume di scena? Scherzi a parte, la Mannino è arrivata da cinque minuti e io ho già le lacrime per le troppe risate; è un uragano, si impossessa della scena con maestria e fa ridere tutti senza salvare nessuno, nemmeno il povero cameramen o Il Volo. Grandissima! 

I tre de Il Volo presentano Mr. Rain che abusa giusto un po’ dell’autotune durante il ritornello, ma lo perdiamo perché la canzone è orecchiabile e ci troveremo a canticchiarla alle 2 del mattino, cercando di non addormentarci. Chissà poi come fa a resistere alla tentazione di smettere di cantare e dondolare sull’altalena della sua scenografia! Con “Terra Promessa” Eros Ramazzotti festeggia i suoi quarant’anni di carriera facendoci tutti cantare questa canzone intramontabile, così tanto che il pubblico in platea è giustamente tutto in piedi. “Quasi cinquecento milioni di bambini vivono in zone di conflitto, altri non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerre, pace!” e con questa frase non si può non alzarsi in piedi ed applaudire Eros. 

Solo cinque cantanti in gara e c’è già il collegamento con l’Aristonello: “se avessimo scippato due anziani fuori alle poste avremmo avuto meno insulti, lo scippo è meno importante del Ballo del Qua Qua con Travolta”, Fiorello la tocca pianissimo dopo tutte le critiche ricevute per il Travolta-gate, stemperando tutto perché effettivamente se n’é parlato anche troppo; ciao John, torna da Jimmy Fallon a fare esattamente quello che hai fatto con Fiorello, ma pagato meno.

Gazzelle sempre nel suo best look alla Liam Gallagher presenta Rose Villain che stasera è super sexy nella sua jumpsuite da Cat Woman, questo però non me la rende più simpatica dopo che ha passato l’estate ad incollarsi ad Achille Lauro durante le esibizioni sulle note di “Fragole”, sono ancora gelosa! La canzone è bella finché non parte il ritornello e diventa un incubo psichedelico inascoltabile, peccato. Sembra quasi che avesse due canzoni pronte a metà, una solo con il ritornello e l’altra solo con le strofe e le avesse unite per vedere che effetto faceva. Spoiler: brutto. 

Per rompere il silenzio sulle morti sul lavoro, Paolo Jannacci e Stefano Massini si esibiscono sul palco dell’Ariston con “L’Uomo Nel Lampo”; questi momenti di denuncia a Sanremo mi sembrano sempre un po’ troppo forzati e secondo me, più che far riflettere il pubblico a casa, diventano l’occasione giusta per andare a prepararsi il tè caldo tra un cantante in gara ed un altro. È vero che il lavoro è un diritto che non prevede la morte e che proteggere i lavoratori è un dovere, ma purtroppo dubito che questa parentesi sanremese possa contribuire a migliorare una situazione particolarmente tragica, ma magari sbaglio. 

Paola e Chiara furore a Sanremo 2024

Con “Furore” Paola e Chiara infiammano il Suzuki Stage stasera, o almeno ci provano perché il pubblico in Piazza Colombo è meno vitale di noi che ci facciamo il fondoschiena piatto sul divano a seguire Sanremo fino all’alba, magari sono sotto minaccia e non lo sappiamo. Amici in Piazza Colombo, sbattete tre volte le palpebre di seguito per farci capire che va tutto bene! Intanto è passata mezz’ora dall’ultima esibizione in gara e sul palco c’è Sabrina Ferilli a presentare il suo film “Gloria” su Rai Uno e a fare il suo siparietto sul palco. Ama, vai tranquillo, mica abbiamo fretta! Mica mancano ancora alti nove cantanti in gara!

Dargen D’Amico che non era riuscito a finire di leggere un libro in tempo prima della serata e quindi ha deciso di stamparselo sul vestito per continuare a leggere indisturbato, presenta Alessandra Amoroso che si fa portavoce del Sanremo “come quello di una volta”: bellissima nel suo abito elegante da gala e con la sua canzone super sanremese, di quelle che avrebbero potuto vincere con Baudo. Forse sta giocando da sola, ma se la gioca alla grande per il suo primo Festival. 

E a sorpresa all’improvviso in questo Sanremo 2024 arriva Gianni Morandi, acclamato da tutto il pubblico in teatro e fortemente voluto dal nostro Ama nazionale. Io sempre molto invidiosa della sua energia, ha più del doppio dei miei anni e mi manda a nanna ogni volta. Però la gag “Maestro, tu la conosci la mia canzone?” anche no, Gianni lo sappiamo che tutti conoscono le tue canzoni e il Maestro non può non conoscerla perché avete fatto ore di prove. 

Big Mama che consegna una matita ad Amadeus nello sconcerto generale – così sul pezzo sul Fantasanremo quest’anno che mi sono persa questa cosa, dopo me la vado a cercare nel regolamento per capire quanti bonus ho avuto con Gazzelle – e poi presenta i Ricchi e Poveri prontissimi per partecipare alle riprese di Barbie 2 con i loro vestiti rosa shocking con così tanti brillantini e piume che pure per Elton John sarebbe eccessivo.

Russel Crowe non balla ma canta

Sta per arrivare sul palco Russell Crowe che, memore di quello che ha fatto ieri il suo collega, si sarà preparato dietro le quinte a ballare “Daje de tacco e daje de punta” e invece ci sorprende con un bel Blues sulle note di “Let Your Light Shine” e ci stende tutti. Bravo Russell che si dimostra molto più simpatico e al gioco di Travolta e bravo Ama, vedi che si riesce a portare star internazionali senza finire a fare gli sketch da villaggio turistico non-Valtur! 

Sul palco della Costa Smeralda stasera ci fa cantare Bresh con “Guasto D’Amore”, canzone molto da fine delle vacanze estive quando il bagnino di cui ti sei innamorata ti promette che vi risentirete presto e invece non lo vedrai mai piu. Lalalala!

Irama ancora fedele alla sua scommessa persa per cui non si laverà i capelli tutta la settimana, presenta Angelina Mango, palesemente odiata dallo stylist che la sta vestendo in queste sere di Sanremo 2024, ma amata dalla platea, dal pubblico a casa, dalla stampa e dalle radio, in pratica tutti la amano e cantano. Alle 23.45 Amadeus esclama che siamo arrivati già al decimo cantante in gara e io non riesco a trattenere una risata isterica mentre mi inietto litri di caffeina direttamente in vena per non addormentarmi. Che burlone. 

I The Kolors presentano Diodato che finalmente indossa qualcosa di colorato smentendo la mia affermazione che il suo stilista abbia la vista dei conigli. Antonio come sempre regala un’esibizione impeccabile, con una voce pazzesca e perfettamente intonata in ogni parte della canzone. Quando il talento c’è, si vede e non serve altro. Unico appunto: i ballerini sul finale che si agitano sconnessi c’erano anche la prima sera o è un’allucinazione collettiva su questa esibizione? Il monologo della Mannino sulle formiche tagliafoglia che si basano su un sistema matriarcale in cui i maschi servono solo per portare avanti la specie e poi dopo l’accoppiamento muoiono perché non servono più, mi fa rivalutare le formiche. Chiamale sceme! In questo modo non starei qui a struggermi passando le notti aspettando una sveglia e prendendo le cotte per il primo disonesto

Mahmood che presenta Ghali per un momento organizzato a tavolino per far scoppiare le coronarie a metà dei nostri politici e in un mondo più giusto, la canzone “Casa Mia Casa Tua” sarebbe sicuramente tre le prime cinque in classifica, ma d’altro canto cosa ci possiamo mai aspettare dal televoto se non siamo nemmeno capaci di votare bene alle elezioni.

Emma per fare la splendida al Fantasanremo con gli occhiali e la matita, quasi inciampa sulle scale facendomi perdere venti punti, ma si riprende subito accumulando almeno mille punti dopo. Presenta i Negramaro e si baciano allegramente sulle labbra, portando avanti una lunga tradizione di baci sul palco dell’Ariston che va da Benigni e Baudo, ad Achille Lauro e Boss Doms fino ad arrivare a Rosa Chemical e Fedez l’anno scorso, figuriamoci quindi se ci scandalizziamo se Emma e Giuliano si baciano! Se non c’è almeno un limone a Sanremo non è davvero il Festival. Ed ecco che abbiamo l’ennesima promozione di una produzione Rai Uno, questa volta con Edoardo Leo che fa il suo monologo a ritmo di Blues, grande protagonista della serata. 

Annalisa presenta Fiorella Mannoia, le due rosse in gara che si coalizzano vestite una in bianco e l’altra in nero come due dame degli scacchi pronte a prendersi il primo e il secondo posto che meritano. La canzone che Fiorella ha portato a Sanremo 2024 l’ho ascoltata molto in streaming e non solo ora mi piace, ma ho anche voglia di partecipare ad una festa nei Balcani ballando sulle note di “Mariposa”. Che poi lasciatemele dire, Fiorella Mannoia è di una bellezza ed eleganza incredibili.

Renga e Nek arrivano sul palco di Sanremo 2024 in smoking nero pronti per lo spettacolo alla Magic Mike che aspettano tutte le signore in platea e invece sono qui solo per presentare Sangiovanni e la sua scoppiettante personalità e lo presentano con la stessa scioltezza di Pinco Panco e Panco Pinco quando parlano con Alice. Sangiovanni stasera decide di prendersi tutto il Fantasanremo e poi dedica la canzone e la performance ai genitori, tatone! 

Geolier accolto da un roboante “forza Napoli” presenta i La Sad che hanno deciso che la dignità tutto sommato è sopravvalutata e si vestono oggettivamente male, senza possibilità di scherzarci nemmeno su, potrebbero ancora salvare la situazione cantando “Fumo E Cenere” dei Finley e mettendosi dal lato giusto della storia ma purtroppo restano fermi sulla loro canzone. 

A domani per la penultima serata di questo Festival di Sanremo 2024!

Testo di Helda Tassi

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