Editoriali

Gazzelle: storia di un introverso allo scoperto

Published

on

“Dentro” una voragine si cade, da una voragine si riemerge, cambiati, cresciuti, forse ancora in fieri, di certo più consapevoli e se, poi, il senso delle cose della vita è una questione di prospettiva, non sorprende che quella voglia di calarsi in profondità e quell’invito a guardare dentro, coincidano con il bisogno di fare capolino, mettersi a nudo e tirare fuori tanto, forse tutto, di sé. È una fase di mutamento quella che sta attraversando Gazzelle e, dopo l’incursione, senza troppi compromessi, nel mainstream di Sanremo con “Tutto Qui”, l’eterno introverso dell’indie italiano è tornato dal vivo nei palazzetti della Penisola con il “Dentro X Sempre Tour”, accompagnato dalla sua band, formata da Claudio Bruno (chitarra, già collaboratore di nomi come Fulminacci, Fiordaliso, Davide Shorty e qui nella foto con Gazzelle), Claudio Laguardia (batteria), Gabriele Roia (basso), Ettore Mirabilia (tastiere) e Giovanni Grieco (chitarra).

Gazzelle in concerto a Padova 2024 – Foto Giuseppe Craca

Un ritorno in grande stile. Infatti, partito l’8 marzo con il sold out all’Arena Spettacoli Padova Fiere – sul cui palco Gazzelle si è presentato con un mazzo di fiori in ricordo di Giulia Cecchettin, la studentessa padovana uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta – e con altre 7 delle 12 date già andate sold out, il tour culminerà con una prima assoluta per il cantautore romano, il 16 maggio, all’Arena di Verona. Una consacrazione per Flavio Bruno Pardini (vero nome dell’artista), che arriva dopo un periodo di forte crisi personale, ingenerato dalla pandemia e dalla fine di una relazione, da cui ha preso le mosse la stesura del suo quarto album di inediti “Dentro” (2023), ma soprattutto dopo un lungo percorso, che lo ha visto guadagnare terreno singolo dopo singolo, tra collaborazioni molto poco guidate dall’hype, come quelle con Marco Mengoni, ThaSup, Mara Sattei, Fulminacci, Ligabue, album dopo album, fino all’epico live del 9 giugno scorso all’Olimpico di Roma.

Gazzelle in concerto a Padova 2024 – Foto Giuseppe Craca

Anti-divo, lo sguardo timido, spesso nascosto dietro a un paio di occhiali da sole, mai alla ricerca del successo fine a se stesso, Gazzelle ha conquistato un pubblico sempre crescente con singoli come “Non sei tu” (dall’album d’esordio del 2017 “Superbattito”), “Sopra” (da “Punk” del 2018), “Destri” e “Tuttecose” (da “Ok” del 2021). Piccoli capolavori, in cui il quotidiano si mescola, dimesso, ad uno sguardo poetico – che per Gazzelle ha trovato sfogo anche nella raccolta di poesie del 2019, “Limbo”. Un linguaggio, che è marchio di fabbrica di uno dei più significativi rappresentanti dell’indie italiano e se il senso delle cose della vita è questione di prospettiva, Gazzelle non ha reso l’indie mainstream, ma ha reso indie il mainstream, attraversandolo senza perdere un briciolo della sua integrità.

Exit mobile version