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Eminem, The Death of Slim Shady (Coup De Grâce): Slim Shady è morto, lunga vita a Slim Shady

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EMINEM

E’ uscito stanotte il dodicesimo album di Eminem “The Death of Slim Shady (Coup De Grâce)”, definito da lui stesso un concept album e che quindi va ascoltato in ordine di traccia e non in modo casuale.

Il filo conduttore di tutto l’album, come già espresso nel trailer prima dell’uscita, è la morte di Slim Shady, l’alter ego che l’ha trascinato per tutta la sua esistenza, e che abbiamo imparato a conoscere quando mangiavamo le patatine di fronte ad MTV.

L’album di apre con “Renaissance” in cui spiega chi è Slim Shady, la sua storia e quello che ha combinato fino ad ora, con un riferimento alla scena storica nella quale Michael Jackson ha fatto penzolare suo figlio dal balcone di un hotel.

In “Habits”, con la collaborazione di White Gold, parla della sua dipendenza da Slim Shady paragonandolo alle droghe, nel ritornello ammette di non poterne però fare a meno

You got an addiction, man
I know you can’t get rid of me forever

Hai una dipendenza, amico,
so che non puoi sbarazzarti di me per sempre


Dopo “Trouble”, un breve faccia a faccia tra Marshall Mathers e Slim Shady, troviamo “Brand New Dance” dove il rapper di Detroit prende di mira una sua ex vittima, Christopher Reed.

In “Evil” spiega senza mezzi termini il suo essere malvagio, e “All You Got” è la classica traccia di intermezzo dove in breve spiega i suoi tentativi di uccidere Slim Shady (nelle sue vecchie canzoni “When I’m Gone” e “My Darling”) ma, alla fine, lui è sempre tornato.

Nella canzone “Lucifer” torna su alcune tematiche come le controversie che ha avuto con Twitter (ora X), dove si dice consapevole che alcune sue uscite possano aver causato censure e sanzioni, su un brutale omicidio da parte di due rapper di Philadelphia che ha causato la morte di un agente di polizia e, non ultimo, il suo storico rapporto di odio verso sua mamma.

“Antichrist” inizia con una forte invettiva verso la Gen Z che ha più volte cercato di oscurare e censurare i suoi testi e si auspica di tornare al 2003 quando tutto questo non esisteva.

But fuck it though, somebody needs to come and hit the reset button. Back to 2003 ‘cause how did we get stuck.

Ma, cazzo, qualcuno deve venire a premere il pulsante di reset. Tornare al 2003, perché come siamo rimasti bloccati?

Dopo “Fuel”, nella quale si viene lasciato una parte emozionalmente molto forte al rapper JID, in “Road Rage” usa l’esempio di Lizzo per parlare del movimento per l’accettazione delle persone grasse, nato nel 1960 ma tornato alla cronaca negli ultimi anni per l’attivismo sui social, e di come questa iper sensibilità da parte dei più giovani voglia scusare dei comportamenti sbagliati.

It’s easier to find a triple-X your size
And try to press society to change so you don’t have to change

È più facile trovare una tripla X della tua taglia
E cercare di spingere la società a cambiare in modo da non dover cambiare tu

In “Guilty Conscience 2”, un richiamo al suo vecchio brano Guilty Conscience contenuto in The Slim Shady LP del 1999, torna sul dualismo tra Marshall Mathers e Slim Shady, di come il suo alter ego sia sempre esistito per fargli dire cose che vanno contro la morale comune, e che in fondo sia stato fondamentale per il suo successo e per avergli creato una maschera.

Con “Head Honcho” fa il suo ingresso il rapper filippino Ez Mil, sotto contratto con la Shady Records, che inserisce la sua lingua madre. Nel testo Eminem fa molteplici riferimenti alla sua infanzia e agli abusi e al bullismo che ha dovuto subire.

La canzone “Temporary” si apre con una struggente dedica alla figlia Hailie nella quale Em afferma che molti gli chiedono se ha paura della morte, ma la sua vera paura è di non poterle dire tutto quello che vuole prima di andarsene, e il brano prosegue come se fosse un vero e proprio testamento.

In “Bad One” torna il duetto con il rapper White Gold e dopo “Tobey”, il secondo singolo dell’album uscito qualche settimana fa, il disco si chiude con una ballad, una emozionante dedica alle figlie dove si scusa di aver messo le droghe davanti alla famiglia. Il riferimento è al 2007 quando Eminem era in una fase importante della sua tossicodipendenza. L’essersi perso i momenti più importanti ed irripetibili della loro vita lo tormenta e, come fa chiaramente capire, non se ne farà mai una ragione.

Eminem
The Death of Slim Shady (Coupe de Grâce)
Prodotto da Dr. Dre, Eminem, Luis Resto

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