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THE OFFSPRING: il punk rock non muore mai, è solo più anziano

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The Offspring AMA

Chiunque sia musicalmente nato negli anni ’90 e abbia dentro un pizzico di sole, mare e punk rock vuol dire che dentro ha anche un po’ di The Offspring. La band Californiana che detiene il record di vendite per un disco su etichetta indipendente fa tappa in Italia all’AMA Music Festival, una data caldissima ma d’altronde quando gli eroi di Pretty Fly (For a White Guy), Bas Habit, Self Esteem (e qualsiasi altra canzone sia passata dai vostri videogiochi o walkman) passa in Italia è quasi una tappa obbligata.

The Offspring AMA

The Offspring – Foto di Andrea Tessarolo

Un po’ di noti cambi di formazione, il bassista Greg K non c’è più dal 2018 sostituito da Todd Morse e il batterista, dopo diversi turnisti, ora è Brandon Pertzborn, ma la ricetta è sempre quella, ovvero attingere dai loro vecchi album e buttarci dentro un pizzico di quelli nuovi che fanno parte di quei lavori abbastanza inutili che la gente non ha voglia di sentire. Inoltre tra poco potremo sentire il loro nuovo lavoro Supercharged, con due singoli già usciti che non sembrano niente male.

L’età media del festival non è certo quella di Let the Bad Times Roll ma piuttosto quella di Smash, Americana, Ignition e Splinter e proprio da questi album si scatena il panico non appena Dexter Holland e Noodles, gli unici sopravvissuti della formazione originale, fanno partire quelle note e quei cori.

The Offspring AMA

The Offspring – Foto di Elisa Trento

Negli anni se ne sono dette di ogni sugli ultimi anni di carriera dei The Offspring e non c’è pentimento nel cuore di chi li ha amati, semplicemente la formula magica dell’essere quasi o oltre i quaranta comporta che i gusti cambiano e che il tiro non può essere quello del 1994 e nemmeno del 2003, ma rimane una band che ci ha fatti crescere e, nel bene e nel male, non potremmo mai chiudere quella porta del punk rock.

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The Offspring – Foto di Andrea Tessarolo

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