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Gulino – Urlo gigante

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Prima prova da solista per il frontman dei Marta sui Tubi, che nonostante un passato di tutto rispetto si mette in gioco con un disco esclusivo e personale. Nonostante la lunga pausa dai MsT, Giovanni Gulino non ha mai smesso di scrivere e comporre alla ricerca di uno stile personale che si allontanasse dagli schemi ritmici che caratterizzavano i vecchi pezzi con l’introduzione del pianoforte e una base di buona elettronica.

In “Urlo gigante” ci troviamo davanti un Giovanni introspettivo e proiettato verso un mondo privato, la sua famiglia, alla quale in questi anni ha dedicato molto del suo tempo.<<Si tratta di una testimonianza artistica di un uomo che ha imparato a confrontarsi con la triplice dimensione di padre, compagno e amante>>. Un album che ha come tema centrale l’amore e il disco non può che aprirsi con una dolcissima dedica alla figlia. In “Bambi” le parole del testo suggellano un patto di fiducia, fatto di promesse e lealtà ‘’Non-voglio prometterti più di quel che posso darti/ma voglio darti di più di quello che ti aspetti’’.

“Un grammo di cielo” è il singolo che ha preceduto l’album, ed è stato pubblicato il 24 gennaio scorso. Qui la chitarra riprende i suoi spazi e apre ad un pezzo passionale e nostalgico, basta chiudere gli occhi ed è un aprirsi di sensi, di immagini, di ricordi. Si passa a ritmi più funk con “Fammi ridere”. Si continua con “Albergo a ore”, dal gusto jazz/blues. “Parapiglia” è il brano che si avvicina di più alla produzione precedente con i MsT. Segue “Sto”, pezzo forte del disco che con le sue sonorità elettrorock, ci riporta ad una dimensione familiare, che tutti conosciamo.

Con “Dormiveglia” si ritorna a note più tenui per far da sottofondo a questo stato tra conscio ed inconscio dove l’intelletto scioglie le briglie della fantasia. “Tra le dita’” canta una storia d’amore che non vuol finire e che vuol far prevalere il sentimento alla ragione. “Lasciarsi insieme” è a mio avviso la canzone più bella del disco. Torna il pianoforte e alla voce di Gulino si intreccia con quella di Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista.

“Sballamore” racconta dell’incantesimo che si crea tra due persone quando ci si ama e ci si tiene la mano, ci si guarda negli occhi, quell’amore che ti scombussola ma che sa anche ferire quando tanta bellezza si consuma e il sentimento svanisce. Il disco si chiude con un inno alla speranza ne “Il tempo lo dai tu”. “Urlo gigante” è un lavoro pensato, ben realizzato dai bei testi, che rievocano immagini, suggestioni e danno forma alle parole che si caricano di potenza e significato. Ma che forse ancora non riesce ad andare oltre la potenza vocale dello stesso Gulino, che rischia di oscurare un po’ troppo tutti gli altri elementi.

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