Interviste
Neo Garfan ci parla del terzo album “Suoni Dalla Luna” in arrivo agli inizi del 2021
Neo Garfan annuncia l’arrivo del terzo album “Suoni Dalla Luna” in arrivo agli inizi del 2021. L’anticipazione dell’album viene affidato a “Al Di Là Del Limite” scritto da Garfan e prodotto insieme a Daniele Ferrari. Un brano molto intenso che racconta dei limiti che appartengono al genere umano.
«La frase “a tutto c’è un limite” è esplicativa ma mendace. Il limite è qualcosa di relativo, si muove nello spazio sulla base di innumerevoli elementi: educazione, etica, morale, cultura, inclinazioni e temperamento. Quando oltrepassiamo i nostri limiti, che sia in positivo o in negativo, ci ritroviamo in una terra di mezzo fatta di eccessi e, spesso, di sofferenza. Il limite si supera sempre nel corso della vita, oscilliamo intorno a esso. Il più delle volte rientriamo nei ranghi, altre ci perdiamo senza ritorno. La nostra camicia di forza interiore ci protegge dal salto nel buio, certo, ma spesso ci impedisce di spiccare quel salto che conduce alla realizzazione personale.»
Neo Garfan al secolo Antonello Garofalo è un instancabile autore e cantautore, ha alle spalle una lunga carriera sia in Italia che all’estero, ha lavorato con grandi artisti del panorama musicale italiano come Riccardo Fogli e gli Stadio. Abbiamo deciso di fare una chiacchierata in attesa del nuovo album.
Il 23 ottobre è uscito il singolo “Al Di Là Del Limite” un brano molto profondo che parla dei limiti che si oltrepassano nel male o nel bene. Quali e quanti limiti hai evitato di oltrepassare?
Sfortunatamente, mi rendo conto di aver oltrepassato il limite, a fatto compiuto, come immagino accada alla maggior parte di noi. E’ una faccenda che ha a che fare con l’approccio che abbiamo con la vita stessa, con la paura e le nostre insicurezze. Ognuno tende a vivere in un territorio definito nel corso della propria esistenza, ricavando delle certezze più o meno autentiche. Ho vissuto in diversi paesi e credo di essere stato una persona diversa in ognuno di essi, così i miei limiti e il superamento degli stessi ha avuto a che fare con la geografia oltre che con la mia attitudine.
Quali invece hai affrontato e oltrepassato?
Sicuramente la mia dedizione alla musica è stata totale. Nel corso della mia vita, ho avuto occasione di “sistemarmi” di rendere il mio percorso meno accidentato e sofferente, ma non ho mai rinuciato a quello che sono. Molti vedono la musica come un tentativo, una sorta di gratta e vinci… Per me la questione è diversa, io sono questa cosa, nel bene e nel male. Ritengo di aver oltrepassato il mio limite in questo senso, con la mia continuità e perseveranza, contro ogni tentazione volta ad addomesticare la mia anima.
A gennaio arriverà il tuo nuovo album “Suoni Dalla Luna” qualche anticipazione su questo lavoro?
E’ stato un lavoro molto faticoso, ha centralizzato 3 anni della mia vita. Quando ho iniziato la produzione insieme a Daniele Ferreri, non immaginavo sarebbe stato così incalzante, ogni pezzo mi chiedeva qualcosa in più e non potevo fare a meno di esaudire la richiesta. Abbiamo lavorato molto alle sonorità, il sound design è molto accurato così come la fase del missaggio che ha curato Pierangelo Ambroselli. 11 tracce molto coerenti con il primo singolo, con qualche fuga in avanti e indietro.
Ti trovi più a tuo agio nell’essere autore o cantautore?
Difficilmente mi sono trovato a scrivere su ordinazione… In genere le canzoni che compongo mi appartengono, le scrivo per me, con l’idea di cantarle, in seguito molte di queste sono finite sulle labbra di altri artisti. Ho lavorato ad alcune cose su misura per l’artista, L’album di Daniele Stefani, quello di Riccardo Fogli e una produzione di Mara Maionchi.
“Sarò me stesso e non mi perderò” frase estratta dal tuo singolo. Chi è Neo Garfan?
A volte mi sento come un “supereroe” con il suo alter ego. Quando un nome d’arte ti si incolla addosso per così tanto tempo, si genera una scissione della personalità. Sembra un’esagerazione lo so, ma in un certo senso, Neo non pensa come Antonello e a volte si confrontano quasi fossero due entità differenti. Immagino che ora mi consiglierai di indossare la camicia di forza del videoclip anche nella vita quotidiana.
Hai altri progetti per il futuro, oltre l’uscita dell’album?
L’uscita di un lavoro discografico è talmente totalizzante per me che non sono in grado di pensare nemmeno al pranzo e alla cena. Il confronto con il pubblico, con gli addetti ai lavori è qualcosa che mi provoca molto stress e sofferenza. Suonare è l’unica cosa che mi muove a fare musica e intraprendere un progetto, compreso questo.