Interviste
Cedes Crush, tra Giappone e X-Factor ecco Rattlesnake
I Cedes Crush, quintetto veneziano candidato alla prossima edizione di X-Factor, hanno fatto rizzare le orecchie agli appassionati del rock più alternativo e moderno con le loro ultime uscite: Rattlesnakes (23 aprile 2021) e Gravity (2 luglio 2021), la prima isterica, allucinata e scatenata, la seconda invece più introspettiva e a tratti psichedelica.
Attingendo dalla musica di Muse, Radiohead, Royal Blood e altri giganti del genere il gruppo si fa strada verso il grande pubblico dell’alt rock iniziando con queste uscite a disegnare uno stile originale e riconoscibile.
La storia dietro Rattlesnakes vede il cantante della band bloccato in Giappone in piena pandemia e la conseguente creazione di una “sala prove virtuale” attraverso un file condiviso sul programma Reaper, per continuare la produzione nonostante la distanza. L’energia del brano riflette bene il periodo in cui è stato scritto e realizzato: la ricerca del dinamismo anche estremo in un momento dove il mondo si è congelato come in una fotografia.
Nell’intervista abbiamo parlato delle ultime uscite, di X-Factor e dei progetti futuri. Ascolto consigliatissimo!
Cedes Crush, la vostra è una storia pazzesca. Volete raccontare qualche antefatto sulla nascita di Rattlesnakes?
Rattlesnakes è nata da un momento di “follia artistica”. Dopo i nostri due primi singoli, Skin e Spiral, più ragionati e introspettivi, sentivamo il bisogno di creare un brano diretto, senza mezzi termini. Era un periodo un po’ confuso, a causa della distanza del cantante Andrea e degli impegni lavorativi o di studio che sommergevano tutti i membri del gruppo. Come se non bastasse, è sopraggiunto il Covid, con tutte le sue limitazioni. Sentivamo che l’unica soluzione a questo stallo potesse essere solo la creazione di un pezzo energico e liberatorio.
È uscito anche un videoclip per Rattlesnakes; l’ho visto e sono rimasto colpito, mi è piaciuto nella sua dinamicità caotica. Quanto ci avete lavorato?
Grazie! Abbiamo prima pianificato la trama e la struttura assieme a Daniele, il videomaker, per circa un mese. In un gruppo come il nostro, che ci piace definire “democratico”, le scelte spesso e volentieri richiedono tempo e compromessi, ma pensiamo di fare decision-making nella modalità più giusta e soddisfacente. Il video è stato girato in tre giorni di riprese, e infine finalizzato da Daniele, e siamo molto contenti delle emozioni che riesce a suscitare, come la dinamicità caotica di cui hai parlato: era esattamente il nostro scopo.
Siete candidati alle selezioni per la prossima edizione di X-Factor. Come è nata l’idea? Siete speranzosi?
L’idea è nata quasi per gioco, ci piace metterci alla prova in ambienti di vario tipo. Per noi è importante avere dei feedback eterogenei sulla nostra musica. Il parere di ogni ascoltatore è prezioso, in un modo o nell’altro. Per quanto riguarda le selezioni di X-Factor, non ci facciamo alcun tipo di aspettativa, ma crediamo che ultimamente il programma si stia aprendo verso musica sempre più particolare, quindi perché no, vedremo.
Mi siete stati presentati come “i Radiohead veneziani”. Vi riconoscereste in questo titolo? Avete dei punti di riferimento di questo genere durante la produzione?
Siamo lusingati, i Radiohead sono tra le band che più rispettiamo. Sicuramente ne siamo stati influenzati, e ci piace rielaborarne alcune sonorità. Probabilmente la cosa che più ci affascina dei Radiohead è il sapiente connubio di stilemi rock e sound elettronici, come si può apprezzare in capolavori come Kid A e Amnesiac. C’è da dire che Rattlesnakes è sicuramente il pezzo che più si discosta dal genere.
Il vostro ultimo singolo, Gravity, è uscito il mese scorso. Il mood è diverso da quello di Rattlesnakes, pur non distaccandosene troppo. È l’inizio di qualcosa di più grande? Cosa dobbiamo aspettarci nel futuro più prossimo?
Gravity è stata composta volutamente in contrasto con le scariche adrenaliniche di Rattlesnakes. Siamo contenti che abbiate percepito nette differenze in termini di mood, ma una coerenza di fondo nel sound e nell’approccio compositivo. Riteniamo che sia proprio così, entrambi sono pezzi 100% Cedes Crush. L’intenzione è sempre quella di puntare a qualcosa di più grande! Nel futuro prossimo abbiamo pianificato l’uscita di altri tre brani inediti, che percepiamo come appartenenti ad un diverso periodo artistico della band, più maturo e consapevole. Abbiamo aperto una parentesi di testi in italiano, sia per distacco dal periodo passato che per sfida personale, per uscire dalla nostra comfort-zone.
Volete dire qualcosa ai vostri ascoltatori?
Certo! Come prima cosa ringraziamo tutti per aver dedicato il proprio tempo nell’ascolto della nostra musica. Se le nostre canzoni han fatto vibrare le corde della vostra anima o han suscitato emozioni di qualunque tipo, continuate a seguirci perché le prossime saranno ancora meglio!