Interviste
SANLEVIGO – in ANTEPRIMA il video del loro ultimo singolo Mille Fiori
Dopo “Nei panni sporchi di Venere”, i Sanlevigo tornano con “Mille fiori”, un intenso brano alternative rock, caratterizzato da un arrangiamento energico e parole ricercate. Una canzone della perdita, segnata da una chitarra che, al pari della voce, delinea la rabbia e il dolore che sgorgano al termine di una relazione, quando vediamo la persona amata ricominciare a sorridere tra le braccia di un altro.
I “Mille fiori” rappresentano le complesse sfumature emotive della ragazza, sia positive che negative. Un paradiso perduto, tra ricordo e suggestione, al quale vorremmo ricondurci, per ritrovare l’altro, ritrovare noi stessi e tutto quello in cui ci eravamo identificati.
“Mille fiori” è il secondo singolo estratto dall’album d’esordio dei Sanlevigo, in uscita alla fine del 2021 (distr. Artist First). La produzione artistica e il mix sonoro, come per “Nei panni sporchi di Venere” è di Fabio Grande (Maria Antonietta, Colombre, Germanò, Joe Victor), mentre il master è stato curato da Giovanni Versari (Afterhours, Verdena, Muse). La copertina è il secondo di una serie di scatti realizzati dalla fotografa e reporter Claudia Pajewski (Motta, Nada, La Rappresentante di Lista). L’uscita del brano é stata accompagnata sui social da alcuni scatti tratti dalla performance “Through” di Paolo Giordano e Michela Tartaglia.
In ANTEPRIMA ASSOLUTA per MUSICATTITUDE ecco il video del singolo Mille Fiori.
Il 6 ottobre è uscito il vostro ultimo singolo Mille fiori, secondo estratto dall’album d’esordio in uscita a fine 2021. Cosa racconta il brano? C’è qualche sottotesto tra le righe?
“Mille fiori” è un brano che parla dell’incapacità di comprendere come la persona di cui si è ancora innamorati possa tornare a sorridere con qualcun altro nel momento in cui non fa più parte della nostra vita.
La canzone prende ispirazione dalla florigrafia, uno stile di comunicazione ottocentesco dove i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per rappresentare le emozioni umane ed esprimere quelle sensazioni che non potevano essere sempre pronunciate.
In questo caso i “mille fiori” dove l’io lirico dichiara di non trovarsi più rappresentano l’intera sfera delle emozioni della ragazza, sia positive che negative, per indicare come lei non provi più nulla nei suoi confronti.
Mille fiori, come anche Nei panni sporchi di Venere, è un brano di fatto alt-rock, reminiscente un po’ degli Afterhours, un po’ dei Verdena; tant’è che il master è curato da Giovanni Versari. Come vi siete incontrati? Proseguirà questa collaborazione?
L’incontro con Giovanni è stato abbastanza casuale e totalmente “virtuale”, nel senso che non abbiamo mai avuto modo di lavorare insieme di persona a causa delle misure precauzionali in vigore per limitare il contaggio da covid-19.
Il master del disco infatti è avvenuto all’inizio del 2021 quando l’Italia era ancora alla prese con coprifuoco, colori e disposizioni di emergenza e abitando in regioni diverse non ci siamo mai potuti incontrare dal vivo ma solo tramite computer e videochiamate.
La collaborazione è nata su suggerimento di Fabio Grande, il nostro produttore, che dopo aver registrato e missato il disco ci ha consigliato di rivolgerci ad un professionista nel campo del rock alternativo.
Conoscevamo solo per fama Giovanni ma non avevamo mai collaborato insieme prima, perciò abbiamo provato a contattarlo spiegandogli la nostra situazione.
Fortunatamente il disco gli è piaciuto molto e ha accettato di buon grado di lavorare con noi.
Tra i vostri precedenti singoli ce n’è uno che mi ha colpito particolarmente, Doppelganger. Un genere completamente diverso da quello delle altre canzoni. Come mai questa cambio isolato?
Anche se da fuori può sembrare un cambio isolato, per noi è un brano perfettamente coerente con il percorso che stiamo facendo e con i nostri ascolti.
Forse non molti lo sanno, ma siamo grandi fruitori di musica elettronica e amiamo moltissimo artisti come Aphex Twin, Jon Hopkins o i Kraftwerk.
Nel 2019 avevamo bisogno di un brano che potesse chiudere il nostro primo EP in maniera originale e abbiamo deciso di sperimentare inserendo qualcosa in grado di rappresentare anche questo lato dei Sanlevigo.
Il risultato finale ci è piaciuto così tanto che abbiamo addirittura deciso di chiamare così l’EP, trasformando di fatto Doppelganger nella title-track.
Il videoclip di Nei panni sporchi di Venere è molto particolare, ha un’atmosfera onirica e quasi inquietante per certi versi. Il video di Mille fiori seguirà questa ambientazione o sarà qualcosa di diverso?
Sia il video di “Nei panni sporchi di Venere” che quello di “Mille fiori” sono stati realizzati dai ragazzi della Crooner Films che hanno deciso di lavorare sui nostri singoli come fossero un unico cortometraggio.
Proprio per questo, alcune delle scene di “Nei panni sporchi di Venere” tornano e si riprendono anche in “Mille fiori”, anche se con dinamiche differenti.
Questa volta però, accanto alla performance di Stella di plastica (aka Francesca Pellegrini) ci saremo anche noi con i nostri strumenti.
Questo é il primo videoclip dove appariamo dopo quasi 5 anni da quando ci siamo formati e siamo veramente molto contenti del risultato finale.
In passato avete pubblicato su YouTube alcune cover. Considerate di farne altre in futuro?
Nei momenti di pausa fra i nostri lavori “ufficiali” ci piace sperimentare riproponendo alcuni dei brani che più ci piacciono in una chiave personale. E’ un ottimo modo per provare delle nuove soluzioni in termini di arrangiamento e rimanere attivi. Sicuramente ne faremo altre in futuro!
Volete dire qualcosa ai vostri ascoltatori?
Dato che fra poco uscirà il nostro album d’esordio non possiamo dire altro se non di continuare a seguirci per non perdere nessuna delle nuove canzoni!
Un saluto a tutto lo staff di Musicattitude!
CREDITIProdotto da SanlevigoAutore – Lorenzo ImperiCompositore – Lorenzo Imperi, Emanuele Campanella, Matteo Lambertucci
Arrangiamento – Matteo Lambertucci, Emanuele Campanella, Mattia Leoni, Lorenzo Imperi
Registrazione & Mix – Fabio GrandeMaster – Giovanni VersariCopertina singolo – Claudia PajewskiShooting promozionale – Paolo GiordanoFotografie social – Paolo Giordano (con Michela Tartaglia)