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Joan As Police Woman: il live report del concerto di ieri alla Santeria di Milano

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Joan As Police Woman Milano

The Magic, la magia di Joan As Police Woman, ieri, ha letteralmente conquistato la platea della Santeria Social Club di Milano, lontana dal sold out, ma gremita di un pubblico di fedelissimi, pronti a lasciarsi prendere per mano dalla cantautrice del Connecticut ed esplorare insieme a lei quella camera delle meraviglie che è la sua musica.

In tour mondiale con l’ultimo lavoro “Lemons, Limes and Orchids” e accompagnata sul palco dall’eccellente chitarrista Will Graefe e dallo straordinario batterista Jeremy Gustin, Joan ha suonato un set di due ore circa, diviso in due sezioni: la prima dedicata per lo più al nuovo disco, la seconda ad alcuni dei brani più significativi della sua produzione. E, poi, un encore di due pezzi.

Puntualissima sul palco Joan Wasser suona tastiere, synth, piano, chitarra e canta, con quella voce delicata, ma immensa per estensione ed estremamente raffinata nella timbrica: uno strumento vocale, nato per la necessita di dare sfogo a un dolore, che Joan, dapprima pianista e violinista, non riusciva più ad esprimere con i mezzi a sua disposizione, e nel quale si sentono gli echi di Nina Simone nel registro più grave, quelli di Joni Mitchell quando si muove nella tessitura media e di Kate Bush in quella più acuta.

Una stanza delle meraviglie, si diceva, o forse una porta su una galassia di meraviglie, perché è chiaro che la sua musica è votata all’esplorazione, di cui, allo stesso tempo, è mezzo ed espressione, senza etichette, confini o definizioni troppo stringenti. In una combinazione alchemica unica ed originalissima Joan sintetizza jazz e classica, momenti in cui emerge l’inevitabile eredità del Great American Songbook, pop e rock, soul ed elettronica, blues, r’n’b e americana.

Dal brano di apertura “The Dream” a quello di chiusura “Tribute to Holding on”, il viaggio è pieno di sorprese, nessuno sviluppo è mai come te lo aspetteresti, gli archi melodici del cantato di Joan stendono ponti quasi infiniti su paesaggi emotivi drammaticamente intensi, come in “Started Off Free” e “Lemons, Limes and Orchids” o in “Real Life”, suonata da sola al piano, e “Tribute To Holding On”, la carezza dolcissima con cui Joan ha salutato il pubblico della Santeria.

A fare da contraltare a questa infinita delicatezza, ci sono il groove e la sensualità di “The Dream”, “Full‐Time Heist”, “Warning Bell”, “Back Again”, “Flushed Chest”, “Oh Joan” e “Valid Jagger”, forse il momento più bello della serata, travolgente dal punto di vista emotivo nella resa live. «Ho un amore dentro di me, che è più grande dell’albero di Natale del Rockefeller Center nel giorno di Natale», canta Joan nel pezzo, scoprendo una forza che è anche fragilità, la ricerca di un amore da dare, oltre che da ricevere, ma bisognerà trovare il modo, un altro modo ed è la ricerca di una vita, l’esplorazione più avventurosa.

C’è anche un lato comico in Joan, ossia la Police Woman, che scherza col pubblico, prima sdrammatizzando un problema tecnico – «Lo sentite anche voi, questo suono fin troppo conturbante? Quell’ampli me lo può succhiare» – poi, prendendo in giro alcuni amici di marzapane, mentre accorda accuratamente la chitarra: «Mi hanno scritto che erano bloccati dal nubifragio, ma… a me la situazione sembra ok. E, poi, c’è anche una parte divertente nel bagnarsi, no?». Birbona!

Infine, a gettare scompiglio nel fluire di una scaletta morbida morbida, arrivano i riff di chitarra di pezzi storici, come “Hard White Wall”, “Chemmie” e “The Magic”. «Cerco la magia, l’alchimia per liberarmi dal mio labirinto, sto creando me stesso», canta Joan As Police Woman in questo brano manifesto. E, per una notte, lo ha fatto insieme a noi, perché ieri, sul palco della Santeria Joan ha portato la sua magia: il potere catartico di un’arte che è costante ricerca di sé e di un’artista che, nella potenza caleidoscopica della propria ispirazione, non teme il vuoto, il silenzio, lo spiraglio che scopre quella vulnerabilità e quell’uniforme sostrato di dolore, che infondo ne costituiscono la potenza più autentica.

Scaletta:

Set 1:

“The Dream”

“Full‐Time Heist”

“Warning Bell”

“Remember the Voice”

“Long for Ruin”

“Started Off Free”

“Hard White Wall”

“Tell Me”

“Lemons, Limes and Orchids”

Set 2:

“Back Again”

“Flushed Chest”

“Valid Jagger”

“The Ride”

“Oh Joan”

“Eternal Flame”

“The Magic”

“Chemmie”

Encore:

“Real Life”

“Tribute to Holding On”

Joan as a Police Woman - Milano - Santeria

Foto di francesco guerrini

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