È difficile da credere ma è stato pubblicato da poco il perfetto disco ibrido tra sludge, stoner e grunge dei Novanta. I Torche tornano in circolazione con “Restarter“, quarto full length deciso a lasciare il segno, grazie anche a refrain accattivanti e orecchiabili, oltre a quintali di delay e grassume chitarristico.
Le influenze nel sound dei Nostri non si fermano a quanto esposto sopra (cfr. il garage rock pop-punkettoso di “Loose Men”), si dipanano traccia dopo traccia fino ad andare a lambire space rock e Queens Of The Stone Age dei bei tempi nella conclusiva e ossidante titletrack. Una sorpresa, per certi versi inaspettata visto quanto prodotto in precedenza dalla band di Miami. Il nome di Kurt Ballou in cabina di produzione tuttavia, avrebbe dovuto far pensare da subito che qualcosa di grosso stava effettivamente muovendosi in Florida…
Paolo Sisa
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