Sono passati quattro anni dal primo disco, l’ottimo LP omonimo “Noel Gallagher’s High Flying Birds”, e una volta placato l’entusiasmo per il suddetto album, Noel Gallagher ha continuato a far parlare di sé soprattutto per i suoi modi amabili e per i commenti sempre piacevoli nei confronti di vari colleghi musicisti. Questo atteggiamento alla “sono stronzo ma sono così figo da potermelo permettere” mi fa avvicinare al nuovo lavoro “Chasing Yesterday” con un po’ di diffidenza (ingiustificata: bisogna saper separare l’arte dall’artista), che viene però subito dissipata dal primo ascolto.
Già alla seconda traccia il disco fa dimenticare le polemiche su Internet e le chiacchiere superflue, e ricorda quello che conta: Noel Gallagher sa come fare musica e lo sa fare bene. Il primo singolo estratto è “In The Heat Of The Moment”, seguito da “Ballad Of The Mighty I”, quest’ultimo registrato con la partecipazione di Johnny Marr, lo storico chitarrista degli Smiths.
Il nome “Chasing Yesterday” deriva da un verso di “While The Song Remains The Same” ma le canzoni non sembrano affatto rincorrere il passato, non guardano a un ideale tempo remoto: sono anzi perfettamente attuali. Un punto che sembra confermato dal titolo di “You Know We Can’t Go Back”, una delle tracce più trascinanti del lotto con un ritornello che vuole disperatamente essere cantato dall’ascoltatore già da un primo ascolto. In questo caso la canzone non fa riferimento al tempo ma allo spazio: un ragazzo e una ragazza decidono di scappare dalla situazione in cui si trovano e si accorgono che ormai è troppo tardi per ripensarci e tornare sui propri passi.
Tra le tracce più originali troviamo invece “The Right Stuff”, che Gallagher stesso definisce vicina allo Space Jazz, qualcosa che fino a qualche anno fa non avrebbe mai ritenuto possibile registrare. “The Mexican” invece è un pezzo creato ad hoc per allentare la tensione accumulata con le tre tracce precedenti: «Non è certo la cosa migliore che abbia mai scritto ma spaccherà i culi ad ogni concerto!».
“Chasing Yesterday” conferma che il successo dell’esordio di Noel Gallagher e i suoi High Flying Birds non era stato un episodio isolato ma un ottimo inizio. Il disco è coinvolgente e ogni traccia merita. Se volete una definizione per descriverlo in rapporto al disco precedente, la migliore l’ha data Gallagher stesso: «L’ultimo era un blockbuster hollywoodiano alla “Top Gun” – grande, luccicante, e costoso – e questo è una serie tv really cool come “Breaking Bad”».
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