Gianluca Salvadori è un pilota in pensione. Sì, avete letto bene, Gianluca per tutta una vita ha pilotato aeroplani, prima militari, poi civili. Per tutta la vita ha avuto anche un’altra grande passione, quella per la musica. Anche la musica fa volare, non come un aeroplano, ma fa volare, e sono certo che fa provare emozioni forti quanto quelle che si possono provare a pilotare un caccia che viaggia nel cielo alla velocità del suono. No, chi scrive non ha mai pilotato un caccia, ma è certo di quello che ha appena scritto, e spera di averne la conferma dal cantautore stesso quanto prima.
Ma passiamo al disco, un disco che il nostro Gianluca ha deciso di incidere dopo aver “appeso le ali al chiodo”; a quel punto ha pensato bene che se non poteva più volare sugli aerei valeva la pena di raccogliere pensieri, testi e musiche scritte negli anni addietro e continuare a volare sulle ali della musica.
Da questa operazione arriva il cd “Due passanti”, secondo lavoro del cantautore – aviatore, un lavoro realizzato con la collaborazione, tra gli altri, di Giò Rossi, padre del progetto Collettivo Mazzulata del quale si è già parlato su queste pagine.
“Due passanti” è un album molto curato nella produzione, con tredici tracce in cui la melodia la fa da padrona, e la chitarra acustica suonata dolcemente accompagna la voce calda e profonda di Gianluca, che quasi recita dei testi in bilico fra il sogno e la realtà, trovati forse in quella “nebbia che lascia inevitabilmente il campo alla nebbia della sera”, come recitano i versi della prima traccia dell’opera.
Esperienze vissute, testi introspettivi, melodie sognanti e tanta passione per le sette note; questo in breve “Due passanti”, release più che interessante e della quale l’ascolto è davvero consigliatissimo.
Il comandante Gianluca Salvadori è lieto di avervi a bordo, allacciate le cinture signore e signori, e buon viaggio.
Corrado Riva