Non si direbbe, ma sono passati già due anni dall’uscita di “These Days”, secondo album del duo forlivese M+A e loro assoluta consacrazione. Non si direbbe perchè Michele Ducci e Alessandro Degli Angioli non si sono fermati un attimo in questi due anni, suonando in ogni angolo dello stivale e oltre, arrivando fino a calcare il palco del prestigioso Glastonbury Festival. Una traiettoria che sembra mirare alle stelle, in un continuo di successi e incremento di pubblico, live dopo live, pubblicazione dopo pubblicazione.
Due anni però sono un tempo medio-lungo per chi è sulla bocca di tutti, ed eccoci allora qui a parlare di “Anyway Milkyway“: un EP di 4 brani sufficienti a tenere a bada la fame di nuove produzioni da parte dei fan. Per i più attenti però nulla di nuovo sotto il sole, solo la versione “studio” di brani che live erano già presenti in scaletta da anni, come ad esempio “Bouncy”.
Poco importa, perchè questo EP è un piccolo capolavoro, un concentrato di M+A che non lascia spazio a distrazioni. Quattro brani durante i quali rimanere fermi è praticamente impossibile, ennesima conferma di una deriva dance sempre più prepotente. “Do The Shout” o “Habes” sono canzoni da sigla del Festivalbar, se ancora esistesse. Odorano di estate, ti attaccano la voglia di ballare ma senza scadere mai nel più classico degli errori della dance nostrana: la banalità, il tamarro.
Ci troviamo davanti a fuoriclasse, dispensatori di stile e qualità con una dote innata nel saper creare melodie raffinate, con la voce di Michele sempre perfetta, in studio come dal vivo. A tutto questo abbinate una ricercatezza maniacale nelle produzione (la sopra citata “Bouncy” è un piacere per le orecchie) ed un impatto live devastante.
Il quadro è completo e la parabola degli M+A sembra essere destinata ad approdare tra le stelle, nell’Iperuranio della musica nostrana, arrivando là dove in molti fanno fatica anche solo a immaginare possa esistere qualcosa.