Viene pubblicato oggi 31 agosto Teenage Dream, il nuovo album di Katy Perry. Facile scommettere sul fatto che la cantante ci accompagnerà per i prossimi mesi, visto che ha già imperversato tutta l’estate con il singolo California Gurls.
Katy, quali sono le maggiori differenze con “One Of The Boys”, che ha preceduto questo disco?
“Le nuove canzoni sono l’evoluzione di quelle precedenti, in qualche modo non sono totalmente inaspettate perché fanno parte di un cammino. Sono certa che il pubblico non vuole che io diventi qualcuno che non sono. Penso che le persone che ascoltano la mia musica capiscano che cerco di essere onesta e di raccontare un sacco di vicende che riguardano la mia vita. Se smettessi di essere onesta i fans se ne accorgerebbero. Apprezzo molto le persone che sono come un libro aperto, e credo che il nuovo lavoro sia carino; anche il primo era davvero carino. Rappresentava quello che ero allora. L’avevo scritto tra i 17 e i 23 anni, avevo a che fare con nuove relazioni e una nuova realtà di vita, e quella era la mia fotografia di allora. Teenage Dream è il ritratto perfetto di una ragazza di 25 anni, fidanzata, presa con dischi e tour. In questo cd c’è tanto ‘zucchero’ quanto in One Of The Boys, ma ci sono temi che fanno pensare un po’ di più”.
Ci spieghi meglio?
“Alcune delle storie che racconto fanno riflettere, magari ridere, magari piangere, quello che è: ciò che mi interessa è che la gente senta qualcosa dentro, con la mia musica. So che se ascolto una canzone e ho un certo stato d’animo, quella canzone può cambiare tutti i miei piani per la serata. Non so, sento due brani che mi mettono voglia di ballare? Chiamo gli amici per andare a scatenarci insieme. Se sono giù certe canzoni mi fanno piangere o mi spingono a vedere la mia vita sotto una luce diversa e a rivalutarla. Il potere della musica è grande, e spero che la gente lo possa sentire in questo disco. Voglio assolutamente cresce con i miei fans e la mia musica: voglio essere nuova e divertente e fresca, restando però sempre me stessa”.
I cambiamenti avvenuti nella tua vita hanno modificato il tuo modo di scrivere?
“Mi hanno spesso chiesto se questo sia accaduto, adesso che sono fidanzata, ho successo e questo è il mio secondo disco. Ma niente ha influenzato il mio modo di scrivere. Anzi, questo cd è più onesto del primo, è ancora più aperto. Quando scrivo una canzone, ci metto tutto il mio cuore e tutta la mia anima, tutti i miei sentimenti”.
Qual è la molla che ti spinge a comporre una canzone?
“C’è uno scopo, un motivo per scrivere: voglio togliermi un peso, o mandare un messaggio a qualcuno, o talvolta scrivo una canzone d’amore per dire ai destinatari del testo quello che provo. Per questi motivi Teenage Dream è un album molto personale”.
Perché hai intitolato l’album proprio così?
“C’è una canzone che ha questo titolo e che comunica euforia. Quando sei bambino o teenager, ti innamori di una star e la idealizzi e ci fantastichi: speri di incontrarla e di innamorartene davvero. Con Teenage Dream volevo comunicare questa sensazione. Ragazzi, voglio che vi innamoriate di me nei vostri sogni da teenager: è una cosa meravigliosa e tenera, e la canzone e il titolo dell’album vi faranno sentire come se vi foste innamorati ancora per la prima volta. Quando si cresce ci si dimentica di quel sentimento, che diventa complesso da ricreare. Questo disco spero vi dia una mano per riprovarlo ancora”.
Francesca Binfaré