Sarà una grande festa, la celebrazione del connubio speciale tra un artista e una città, la serie di dieci date, che vedranno Zucchero Fornaciari occupare stabilmente l’Arena di Verona dal 16 al 28 settembre 2016. “È un’idea che mi balenava in testa da un po’, da quando ho visto Clapton fare la stessa cosa alla Royal Albert Hall di Londra”, ha raccontato Sugar oggi in conferenza stampa a Milano. “L’Arena di Verona ha la capacità giusta, ti avvolge, ti senti il pubblico addosso ed ha sempre risposto a me, come ad altri artisti, in modo molto caloroso”, ha aggiunto, ricordando i sette sold out del “Chocabeck Tour” nella prestigiosa Arena della città scaligera, “e poi è una sfida e quando c’è una sfida da affrontare vuol dire che va tutto bene”.
Dieci concerti, che saranno le uniche date italiane del 2016 per Zucchero e che inaugureranno un tour che lo porterà sui palchi di tutto il mondo. Dieci serate durante le quali il bluesman emiliano non solo ripercorrerà le tappe di una carriera suggellata da 60 milioni di copie vendute, con un attenzione particolare per l’album “Oro incenso e birra”, ma presenterà dal vivo il suo nuovo disco, in uscita a maggio 2016 a ben cinque anni e mezzo di distanza dall’ultimo album di studio “Chocabeck”. Registrato a New Orleans, dove Sugar tornerà a breve per ultimare i lavori, il disco, a cui sta lavorando da circa un anno, “è un ritorno a “Oro incenso e birra”. Sentivo la necessità di recuperare quel tipo di sonorità, che mi hanno permesso di iniziare la carriera. Non è stato facile tornare indietro e cercare di ritrovare lo spirito quasi spontaneo e naif con cui mi ero approcciato al tipo di musica e di suono di “Oro incenso e birra”, ma ho lavorato in questo senso qui e per adesso sono molto contento”.
Tornando agli show, ogni serata sarà un’esperienza unica, la scaletta sarà diversa e ad accompagnare Sugar sul palco ci saranno uno o più ospiti speciali, italiani ed internazionali. Ad oggi ancora non è stato fissato nulla di definitivo, ma se si chiede a lui a chi ha pensato, con un pizzico di blues nel cuore sciorina la sua personale “Antologia di Spoon River”: “Pavarotti, Joe Cocker, Pino Daniele, Amy Winehouse, Lucio Dalla, ma purtroppo non sono più con noi, quindi direi Clapton, Sting, Bono. Mi piacerebbe creare delle situazioni come quelle che sono capitate a me con gli U2 l’altra sera a Torino, che sono andato in camerino per salutare Bono e lui mi ha proposto di cantare con loro la sera stessa “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, un pezzo che conoscevo, ma di cui non sapevo le parole e gli accordi sulla chitarra. “Non ti preoccupare, qui c’è il testo e lì c’è una chitarra, ciao adesso devo andare”, mi ha detto, è salito sul palco e io sono rimasto un’ora e mezza a impararmi la canzone in camerino, poi sono uscito con lui a fare la canzone e alla fine mi ha lasciato solo sul palco, praticamente loro se ne sono andati e sono rimasto lì io a intonare il coro col pubblico. Oppure come successe con Clapton allo stadio di Bologna, quando fece il tour con Elton John. Mi chiamò alle tre del pomeriggio e mi disse di andare a trovarlo e di suonare quella sera con lui un pezzo che aveva già fatto con Tina Turner, “Tearing Us Apart”. Non conoscendo la canzone dovetti andare a comprare il CD e impararmela entro le sei per il souncheck, che poi non avemmo il tempo di fare e quindi dopo averla provata un po’ in camerino ci demmo appuntamento direttamente sul palco. Oppure con Jovanotti, quando l’ho chiamato con me a New York, è salito e non riuscivo più a mandarlo via”, scherza questo pozzo vivente di simpatia, esperienze e aneddoti, che lo si ascolterebbe per ore senza emettere un fiato.
Ma non è tutto. In quei dieci giorni la presenza di Sugar si farà sentire in tutta la città, riempiendo le strade di musica con le performance itineranti di alcuni dei migliori musicisti di strada italiani, che riproporranno il suo repertorio in chiave marching band e con una mostra retrospettiva, che verrà allestita poco fuori dall’anfiteatro scaligero, per celebrare una delle più importanti carriere del panorama musicale italiano. Nelle serate del 19 e del 26 settembre, inoltre, l’Arena di Verona ospiterà due eventi speciali. Il 19 sarà la volta della “Twitter Arena”, evento speciale che vedrà protagonista il social, partner ufficiale dei dieci concerti, e durante il quale si esibiranno gli artisti emergenti che si sono distinti maggiormente nel frastuono del cinguettio di Twitter. Sul palco, per questa grande festa della musica e della rete, saranno presenti anche influencer e personaggi dello spettacolo. Il 26, invece, toccherà alle giovani proposte che stanno influenzando maggiormente la scena italiana ed internazionale, un tributo fortemente voluto da Zucchero, da sempre attento alle nuove generazioni di artisti e che non esclude la presenza di rapper sul palco dell’Arena: “loro hanno il pregio di toccare argomenti che oggi il rock e il pop non affrontano più, hanno il coraggio di scontrarsi con qualcosa, anche contro un muro, d’altro canto nella vita non si può sempre rimanere fermi, ci si dovrà pur scontrare con qualcosa”.
A consolidare il rapporto tra Zucchero e la città scaligera, infine, chi acquisterà il biglietto per una delle dieci date in programma su www.ticketone.it entro il 31 dicembre 2015 riceverà la Sugar Card, una card memorabilia che, oltre ad essere titolo valido per l’ingresso al live, offrirà la possibilità di accedere a contenuti extra e l’opportunità di avere sconti sui viaggi, gli hotel, i ristoranti e le molte attrazioni turistiche di Verona (per info: www.fpgroup.it).
https://www.youtube.com/watch?v=_pljgrdDFTo