Stormwitch – Season of the Witch

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Passata la boa dei 30 anni di carriera la strega torna per l’ennesima volta a fare sentire la sua voce. Sono trascorsi undici anni dall’uscita del precedente lavoro “Witchcraft” e l’intera formazione della band è stata stravolta per l’ennesima volta, fatta ovviamente eccezione per Andy Munch (voce e fondatore degli Stormwitch, nonché unico membro originale rimasto in organico alla band). I fan attendevano questo disco da diverso tempo (il primo annuncio risale all’ormai lontanissimo 2011) e l’attesa è stata comunque premiata da un lavoro come al solito all’altezza delle aspettative legate al nome Stormwitch.

L’impronta compositiva di Munch è rimasta intatta e il cantante teutonico, nonostante il tempo passato, è stato di nuovo in grado di confezionare l’ennesimo ottimo disco. La voce è rimasta quella inconfondibile dei tempi d’oro, l’amore per i temi dark, horror e gotici è rimasto inalterato e l’atmosfera dei brani, che 30 anni or sono valse alla band il titolo di “masters of black romantic”, è sempre quella, sebbene da “Dance of the Witches” – disco della reunion del 2002 – le sonorità siano state un po’ ammorbidite dall’introduzione di tastiere.

La strega entra nella sua quarta decade di vita più in forma che mai, e, sebbene sapere che gli ex-Stormwitch invece di riunirsi al loro leader dei tempi d’oro abbiano deciso di intraprendere una splendida nuova avventura faccia un po’ male (parlo dell’esordio dei Witchbound in memoria del compianto Lee Tarot, uscito a breve distanza da questo disco), possiamo comunque dire che la classe dei bei vecchi tempi andati è rimasta intatta e che tante nuove leve avrebbero solo da imparare una bella lezione da questo lavoro.

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