Come promesso questo è il momento dei saluti, dei ringraziamenti e dei buoni propositi.
Qui su Maledetti Italiani non si fanno classifiche ma si danno solo consigli di buona musica da ascoltare. Rifacciamo quindi un doveroso ripasso dei 10 artisti italiani più meritevoli per questo 2016. Premetto che ci saranno clamorose esclusioni, ma insomma 10 sono pochi per un’annata che anche se non passerà alla storia sicuramente ha prodotto tanta, tanta musica italiana di qualità. Non solo, ha già fatto intravedere qualcosa di buono, a tratti ottimo, per la prossima annata. Non fare una classifica è anche una buona scusa per non scegliere, lo ammetto sarei seriamente in difficoltà.
Ma veniamo al dunque.
Motta: troppo facile pensare a lui quando si parla del disco dell’anno, pluripremiato e pluriosannato, sicuramente un protagonista importante di questo 2016 con un disco non banale e un live bellissimo. Bravo Motta.
Cosmo: un altro personaggio sul quale spesso si posano gli occhi degli intenditori, si muove tra i suoi Drink to me e le esperienze da solista ormai con una certa disinvoltura. Se il primo disco in solitaria aveva lasciato dei dubbi, con “L’ultima festa” li ha spazzati via tutti. Il suo album è veramente bello e intenso. Il live è a tutti gli effetti una festa imperdibile.
Giungla: basta un EP buono per far impazzire il pubblico internazionale? A quanto pare sì e l’esempio è Giungla. Pochi pezzi e un numero infinito di live se sono “bastati” per ricevere ovazioni dall’Italia e dall’estero. Un vero talento.
Calcutta: in qualche modo il 2016 è stato anche il suo anche se “Mainstream” è datato 2015. Una lunga scia di concerti, un singolo estivo bomba, fino alle ultime date sold out in posticini tipo l’Alcatraz. Da 0 a 100 in pochi mesi.
Birthh: Alice è un altro splendido esempio di talento made in Italy, pronto per l’esportazione. Giovane, timidissima eppure dotata di una sensibilità immensa. Il suo disco è una gemma di questo 2016.
Joan Thiele: girl power? Forse. Non è un caso che alcuni dei prodotti migliori di questa annata arrivino proprio da delle donne, tutte e tre con un respiro internazionale non sottovalutatile. Un motivo d’orgoglio non da poco. Di Joan Thiele si parla da sempre come di una predestinata. Il talento è fuori di dubbio. Il 2016 le ha regalato molte gioie senza farla ancora esplodere.
Ex-Otago: hanno cambiato pelle più volte e forse questa è quella buona. Un lancio in grande spolvero del loro “Marassi” e le porte del “mainstream” che sembrano aprirsi per una band che sono anni che calca i palchi di tutta italia.
Thegiornalisti: amateli, odiateli, fate come volete. Loro chiamano il loro album “Completamente Sold Out“, fanno sold out in ogni data e ora annunciano anche per la primavera il Forum di Assago e il Palalottomatica. Chi c’ha ragione, voi o loro?
Jolly Mare: altro talento d’esportazione o è meglio dire, di importazione. Jolly Mare è stato apprezzato forse prima all’estero che in italia. Il suo disco, a mio modesto parere, è sicuramente se non il migliore, tra i migliori 3 di questa annata. Da recuperare immediatamente se ancora non lo conoscete.
I Cani: un passo avanti da giganti, come se ce ne fosse bisogno. E invece forse sì, ce n’era proprio bisogno. Il disco della maturità, un live che non mi stancherò mai di consigliare a chiunque. I Cani con “Aurora” hanno aperto l’annata nel migliore dei modi. Sono stati capaci di stupire tutti un’altra volta e di andare a prendersi nuovi fan, forse perdendo alcuni degli storici ma è un percorso che sicuramente merita di essere seguito.