In questi trenta giorni di musica da primi caldi estivi fa notizia il ritorno di una coppia che prometteva molto ma che, in realtà, non ha lasciato il segno. È “Destinazione mondo” il nuovo singolo dei Sonohra, il gruppo composto dai due fratelli Luca e Diego Fainello. Era il 2008 quando salirono sul palco dell’Ariston e trionfarono nella sezione giovani del Festival di Sanremo con il brano “L’amore”. Sulla scia di quel successo arrivarono anche singoli come “Love Show” e “Salvami”, per poi cadere nel dimenticatoio per un bel po’.
Cosa c’è di nuovo in “Destinazione mondo”? A primo impatto ci si accorge che i due non sono più ragazzini. Sono cresciuti, soprattutto musicalmente, e non sono più smielati come quasi dieci anni fa. C’è un target diverso, indubbiamente, e in realtà il refrain funziona bene. Ciò che invece non va è il resto del brano, che sa troppo di favola a lieto fine già sentito altrove. Tornano più rock ma si perdono in troppe banalità: serve una svolta che ci faccia saltare.
Federica Carta invece sta muovendo i primi passi sulla nostra scena musicale, e il suo terzo inedito si chiama “Dopotutto”. Arriva da Amici, e un po’ ce ne eravamo accorti dalla scia che si porta dietro nelle sue canzoni. A differenza delle più intime “Attraversando gli anni” e “Ti avrei voluto dire”, il singolo estratto dal suo album “Federica” questa volta si muove su toni diversi. Le calza a pennello dal punto di vista vocale perché le permette un salto tra le diverse tonalità e anche il ritmo che impone al brano gli dà una sfumatura particolare. Un elemento non comune a tutti gli artisti e sul quale potrebbe scegliere di puntare anche in futuro. Un marchio inconfondibile che va a nozze con le sue capacità.
La scoperta più bella di queste nuove uscite è “Di questa felicità” di Diodato. Il cantautore valdostano è al suo terzo album in studio e ha più di un occhio puntato su di lui già da Sanremo 2014, quando con “Babilonia” vinse il premio della giuria di qualità. Non ce ne vogliano i singoli precedenti, ma questo è davvero una perla. È una dichiarazione spassionata a cuore aperto, senza troppe frasi fatte ma che punta dritto ai sentimenti. Il tutto in un mix che spazia dalla batteria al sintetizzatore. Senza voler pretendere troppo dalla sua voce, perché mai come in questo caso a parlare è il testo. Una sorpresa davvero piacevolissima, che dà qualche speranza in più al futuro del nostro cantautorato. O almeno, prova a farsi luce nel buio che lo avvolge.
Tra le prime della classe indie e hip hop c’è Giulia Anania, in radio con la sua “Le stelle cadono”. Dalla sua, più che i numeri ha la gavetta. Tanta Europa per lei ma anche tanta Italia: la ritroviamo infatti nei testi di Annalisa, Emma, Paola Turci e Malika Ayane. Artista poliedrica con la passione per la scrittura, oltre a essere – non a caso – anche poetessa e paroliera. La sua ultima creazione dà un tocco più colorato alla Giulia che conoscevamo, quella di “Dove vanno gli amori quando finiscono” per intenderci, molto più cupa e con sonorità non proprio orecchiabili. Che abbia le spalle larghe grazie alla sua carriera da autrice su questo non c’è dubbio, ma se riuscisse a dare una continuità a questa scia, partendo da “Le stelle cadono”, potrebbe collezionare molti consensi anche come voce.