L’esordio dei capitolini About Wayne è un buon disco di rock medio pesante, quello che andava di moda nei cosiddetti anni 00. Lo stile riporta alla mente gente come Nickelback, 30 Seconds To Mars, forse Incubus e soprattutto Sinew (quelli di “The Beauty Of Contrast“) tanto per capirsi e se questo sia un bene o un male decidetelo voi in autonomia.
Secondo chi scrive, Rushism è un buon esordio funestato da due difetti:
Il primo è a livello di stile. Per ora la personalità degli About Wayne è un po’ latitante. I ragazzi hanno tutti i numeri per essere una grande band a patto che trovino il modo per far uscire se stessi, cosa che renderebbe ancora più incisivi i loro brani. Non è un caso infatti che la cover di “Eleanor Rigby” (ottima e arrangiata in modo spettacolare) si riveli essere il pezzo più incisivo del lavoro.
Il secondo difetto riguiarda la produzione del disco. Perché l’insieme suona moscio e monocorde? Dove sono l’energia, l’irruenza e la dinamicità che caratterizzano la versione live degli stessi pezzi? Gli About Wayne sono oggettivamente migliori di così e se non ci credete, andate a vederveli dal vivo.
La morale è che l’esordio, seppur buono, mostra ampi margini di miglioramento. Li aspettiamo al prossimo giro.
Stefano Di Noi
La cover di Eleanor Rigby è tra le cose più oscene mai ascoltate.
Dissento totalmente! Il loro lavoro è il miglior album rock alternative che abbia ascoltato da una band italiana: belli i pezzi, ben arrangiati, originali all’interno del genere, suonati da dio e con suoni fighi. Non li ho sentiti dal vivo ma se sono meglio che su questo disco sono veramente forti. Poi se li si vuole confrontare con band americane straprodotte con album registrati in studi della madonna è chiaro che si posizionano un gradino sotto, ma ti sfido a trovare una band italiana di rock alternative migliore di loro.
Io li trovo stupendi, danno un’immagine dell’Italia. Sono trà i pochi giovani in italia a non fare delle canzoni neo-melodiche (vedi X-Factor)
Menzogna.