Lo scioglimento lo avevano annunciato già a marzo 2017 in chiusura della data londinese del tour europeo, una notizia presa sottogamba dai più, convinti fosse un’altra delle loro e, invece, gli Elio e le Storie Tese sono davvero arrivati al capolinea di una carriera iniziata quasi quarant’anni fa a Milano, tra i banchi del Liceo Scientifico Einstein. Sarà un lungo addio, perché se c’è qualcosa di certo, è che gli EelST per questa storia vogliono scrivere un finale coi fiocchi.
Si parte oggi dal Mediolanum Forum di Assago*, con quello che doveva essere l’ultimo concerto ufficiale della band, un addio suonato in casa nella venue più importante della loro Milano, e si prosegue dal 6 al 10 febbraio a Sanremo, dove saranno in gara per la quarta e ultima volta con “Arrivedorci”. Al Festival, faranno poi seguito la pubblicazione dell’ultimo disco, che, oltre al brano sanremese, conterrà il singolo uscito a ottobre “Licantropo Vegano” (versione italiana di “Werewolves of London” di Warren Zevon) e, dulcis in fundo, un tour di 11 date in tutta Italia, al via il 20 aprile e da consumarsi preferibilmente entro il 30 giugno.
Un bel po’ di carne al fuoco per gli Eli, che hanno raccontato ieri in conferenza stampa a Milano, l’addio alle scene. “Perché smettere adesso? Ce lo siamo chiesto anche noi, ma sciogliersi è talmente bello, genera talmente tanto entusiasmo, che sarebbe bello sciogliersi ancora, ogni anno”, confessa Stefano Belisario, in arte Elio. “Siamo andati avanti per mesi a suonare in giro, annunciando che quello sarebbe stato l’ultimo concerto in quel tal posto e tutti: “Uuuuuuuh”. Poi un bel giorno l’hanno detto quelli delle “Iene” e allora improvvisamente tutti han detto: “Ah, ma allora è vero”. Da lì siamo stati sommersi da un’ondata di affetto, che, devo confessare, non ci credevamo e, giorno dopo giorno, si è affacciata quest’ipotesi che accanto al concerto, ci stesse un tour, vista la quantità di persone che ci vuole dire addio”.
E tour sia. In partenza il 20 aprile 2018 gli EelST gireranno per lo Stivale fino al 30 giugno 2018, giorno simbolicamente eletto a data di scadenza, come spiega Faso: “Abbiamo sempre avuto come punto di riferimento una figura storica importantissima, tale Ugo di Kevelioc, conte di Chester, nato il 30 giugno del 1147 ed è morto il 30 giugno del 1181. Quindi una delle poche persone nella storia che è nato ed è morto nello stesso giorno, a distanza di qualche anno. È una figura storica minore per molti, ma per noi molto importante, tant’è che abbiamo un suo busto nella nostra sede. E proprio come lui abbiamo scelto di usare il 30 giugno come data di inizio e di fine, perché pochi sanno che nel 1980, nella sua stanzetta, Elio buttava giù un primo abbozzo di canzone originale. E che giorno era? Il 30 giugno. L’altra motivazione è che essendo noi una band sempre molto naturale e senza conservanti, se non ci consumate entro il 30 giugno ci viene già la muffetta”.
Prima della scadenza, però, li vedremo gareggiare per l’ultimo posto in classifica sul palco dell’Ariston. È vero, avevano detto che avrebbero puntato al penultimo posto, ma poi hanno cambiato idea. “Ci abbiamo ripensato”, racconta Elio, “perché il nostro obiettivo era e rimane quello di farci delle foto, ma mettetevi nei panni di quello che arriva ventesimo, se noi arriviamo al diciannovesimo posto. Si incazza. Per cui abbiamo pensato che ci conviene arrivare ultimi per poter fare le foto con tutti”.
A invitarli al Festival è stato lo stesso Claudio Baglioni, che li ha chiamati a dare l’addio al grande pubblico sul palco dell’Ariston. “È una specie di ciliegina sulla torta per noi. Oltretutto ci dà l’occasione per sottolineare, ancora una volta, che la nostra è una storia molto strana, originale, poco italiana, anche se è molto italiana in realtà. Anche solo per il fatto che siamo insieme da così tanti anni c’erano molti aspetti che ci piaceva sottolineare di fronte a un grandissimo pubblico, che alla fine abbiamo accettato con piacere”, ammette Elio, cui fa eco Faso: “Anche per quelli che non ci seguono e che pensano che siamo un po’ dei cretinetti e che non ci hanno mai considerati degni di calcare il palco di Sanremo, mentre noi su quel palco ci possiamo stare. La nota dolente è che noi la prima volta che ci siamo andati eravamo carichissimi e avevamo tanta voglia di fare le foto coi colleghi cantanti, mentre adesso succede, dopo tanti anni, che sono i colleghi cantanti che vogliono fare le foto con noi e questa cosa ci ha disorientati”.
Noi tifiamo per loro e per il loro ultimo posto, ma soprattutto gli auguriamo di riuscire a scattare delle signore istantanee di questo addio, che è più un arrivederci, come sottolinea Elio: ““Arrivedorci” è un modo simpatico per dirci ciao, non è che siamo morti, non siamo più sotto forma di band, ma abbiamo tantissime idee e siamo fortunatamente in buoni rapporti, almeno nella forma, perché tutto è nato da degli screzi sorti sull’autobus che ci portava in giro per tutta l’Europa con un unico bagno chimico e, non si ride ragazzi, gente di cinquant’anni che deve andare in bagno e c’è dentro uno per un quarto d’ora! Sono quelle robe che basta poco per far riemergere vecchi rancori, minacce di morte alla madre. Per cui lì per lì eravamo certi di scioglierci, tanto che lo abbiamo annunciato dal palco di Londra, poi dopo forse abbiamo cambiato un po’ idea, poi non eravamo più d’accordo sulla versione da dare per lo scioglimento e lì abbiamo litigato seriamente. Però, come vedete siamo arrivati a una gestione dei rapporti civile, almeno nella forma. Ecco, quindi, si può dire anche addio, ma ci vedrete ancora singolarmente, perché siamo creativi, vogliamo continuare a esserlo e ci piace sperare che questa cosa sia anche uno stimolo per inventarci nuove creazioni meravigliose”.
Intanto ci sono la data di Milano per cui gli EelST promettono faville e poi un tour da affrontare sempre orfani di Rocco Tanica – ormai ritiratosi dai live e che “pur facendo sempre parte degli EELST, paradossalmente è l’unico che si dissocia dallo scioglimento della band” – e con il cuore pieno del ricordo dell’amico Feiez, mancato vent’anni fa, il 23 dicembre 1998, proprio durante un concerto con la Biba Band.
Come annunciato infine, tra il 10 febbraio e il 30 giugno, uscirà anche l’ultimo disco degli EelST, sul cui contenuto, oltre a “Licantropo Vegano” e “Arrivedorci”, arriveranno presto notizie.
Elio e le Storie Tese Tour di Addio 2018:
Venerdì 20 aprile – Montichiari (BS) – Pala George;
Sabato 21 aprile – Padova – Kioene Arena;
Giovedì 3 maggio – Torino – Pala Alpitour;
Sabato 5 maggio – Firenze – Nelson Mandela Forum;
Martedì 8 maggio – Genova – RDS Stadium;
Giovedì 10 maggio – Bologna – Unipol Arena;
Sabato 12 maggio – Roma – Pala Lottomatica;
Lunedì 14 maggio – Napoli – Palapartenope;
Giovedì 17 maggio – Acireale (CT) – Pal’Art Hotel di Acireale;
Sabato 19 maggio – Bari – Pala Florio di Bari;
Mercoledì 23 maggio – Rimini – RDS Stadium.
I biglietti in prevendita disponibili su Ticketone da mercoledì 20 dicembre dalle ore 16.00 e nelle prevendite abituali da venerdì 22 dicembre dalle ore 16.00.
*Nota dell’organizzazione: quando è stato annunciato il concerto del 19 dicembre al Mediolanum Forum di Assago – Milano, il Tour d’Addio non era stato programmato; di conseguenza, onde evitare disagi al pubblico proveniente da regioni differenti dalla Lombardia, tutti i residenti extra-lombardi che hanno acquistato il biglietto per il concerto di domani sera avranno diritto ad un biglietto omaggio per una tappa del Tour d’Addio relativamente alla propria regione di residenza, secondo le modalità indicate su www.fepgroup.it.