Metamorfosi completata, se così possiamo definirla. Esce oggi “Bye Bye”, sesto album di Annalisa prodotto questa volta da Michele Canova Iorfida, per un’inversione di tendenza già accennata poco tempo fa. E sì, perché dopo la fase di stallo vissuta da “Se avessi un cuore”, disco a metà tra la vecchia Nali e la nuova, più avvezza all’elettronica, oggi si completa un viaggio che è al tempo stesso arrivo e partenza.
Dimenticate la leggiadria da palcoscenico di brani come “Una finestra tra le stelle”, perché quello appena uscito è un disco completamente diverso che da il là a un nuovo percorso in cui, la nostra musica italiana, c’entra poco o nulla. Scelta coraggiosa, perché fatta con l’intento di non piacere a tutti, ma apprezzabilissima perché il voler fare musica è qualcosa che nasce da dentro e deve rispondere ai propri istinti.
Partiamo dalla titletrack “Bye Bye”, il fulcro dell’intero progetto. Salutare una parte di strada già affrontata mantenendo la sua mutabilità, descritta a pieno dalla frase “è tutta la vita che prendo gli appunti a matita, poi li cancello, poi mi reinvento”. Tredici brani che fanno leva sul primo: da “Direzione la vita” a “Il mondo prima di te” ci sono tutte le tappe di un viaggio verso l’Eldorado elettropop.
“Le parole non mentono” è forse il pezzo che ti resta maggiormente dentro. Per il suo refrain dettato dalle diverse sfumature di voce, per l’esplosione del beat e per il suo essere ritmato ai confini con l’hip hop. È il brano che, oltre a quelli già ascoltati, segna un solco netto rispetto agli altri. In ordine di scaletta, qui l’energia tocca il suo livello più alto per poi calare di brano in brano per far spazio all’intimità.
Di “Bianco nero e grigio” ne avevamo già parlato qui, mentre “Il prossimo weekend” ha ampio respiro internazionale. A sprazzi ricorda il Justin Bieber di Sorry, giusto per sottolineare la volontà di Annalisa di guardare oltreoceano. Di hip hop parlavamo prima ed ecco che lo ritroviamo in “Un domani” dove, in featuring con Mr.Rain, la rossa analizza una storia ormai alle spalle non proprio con sprazzi di malinconia, e qui la frase “ti vedo solo nei sogni: che bello potersi svegliare” dovrebbe rendere a pieno l’idea.
Con “Illuminami” arriva l’ultima boccata di energia, mentre in “Superare” troviamo alcune orme della vecchia Annalisa, ancora una volta emotiva e abituata a forzare la sua voce con assoluta semplicità. Entrambi promossi i pezzi, come anche “Specchio”, il brano forse più introspettivo.
Con l’ultimo disco incrociamo i passi di una nuova Annalisa. Un’artista perennemente in divenire, capace di concludere un percorso e ripartire dopo un istante. Non si tratta di mancata realizzazione: è invece una ricerca costante di nuovi stimoli, i protagonisti indiscussi nello smuovere le passioni. C’è chi ne abbraccia la filosofia e ne condivide il cammino, mentre altri preferiranno aspettarla alla prossima tappa. “Bye Bye è un disco più unico che raro per il nostro Paese, ma ha i pezzi giusti per far strada anche qui.