Halestorm – Vicious

Quarto album in studio per gli Halestorm. “Vicious”, il nuovo disco della band americana capitanata dalla vulcanica Lzzy Hale è una piacevole e non scontata conferma della credibilità del progetto soprattutto perché, dovendosi scontrare con l’acclamato predecessore “Into The Wild Life” e un periodo non proprio favorevole al genere musicale marchio di fabbrica degli Halestorm, non ne esce affatto sconfitto, anzi.

Il Rock e l’Hard Rock in questo decennio non stanno vivendo un momento d’oro, anzi, paiono sempre più stritolati nella morsa del rap e del pop e anche per questo, quello che viene richiesto a chi coraggiosamente o con testardaggine decide di portare avanti la bandiera del genere, è sempre di più. Aumentano le responsabilità e aumentano le richieste di progetti qualitativamente solidi, rispettosi dei canoni fondanti del genere, ma allo stesso tempo che non sappiano di “vecchio”, di già sentito. In pratica si richiede quello che non si può avere.

Gli Halestorm evidentemente non fanno caso a tutto ciò e con Vicious, semmai, sembrano essersi concentrati unicamente nel mettere in un album in studio una delle loro caratteristiche più apprezzate da critica e fan: la loro attitudine come ottimi performer live. Brani come “Black Vultures“, “Killing Ourselves To Live”, “Painkiller” e la title track diventeranno degli instant classic irremovibili dalle prossime setlist, mentre “Skulls”, “Buzz” e “Do not disturb” si dimostrano brani molto ruffiani e dall’immediato appeal, pronti a sfidare le programmazioni radiofoniche, grazie sia all’arrangiamento che all’ovvia interpretazione vocale di livello di Lzzy Hale.

L’unica critica che può venir mossa a “Vicious” è la debolezza di alcuni assoli di chitarra, soprattutto quando si paragonano alla potenza degli innumerevoli e pregevoli riff dell’album o quando questi devono in qualche modo rilanciare la voce della Hale, sempre pronta ad esplodere, e non lo fanno a dovere.
Detto questo, l’album è uno dei migliori dell’intera discografia degli Halestorm che hanno avuto il merito e la costanza di imporsi come una delle realtà che può dare una boccata di ossigeno a tutto il genere Hard Rock contemporaneo.