Tanya Michelle: ci parla del progetto Ego

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Tanya Michelle, protagonista di un interessante progetto che vede coinvolti Nicola Peruch e Marcello Sutera.

Come hai conosciuto Nicola Peruch e Marcello Sutera?
Li ho incontrati nel 2005 tramite il chitarrista Filippo Tirincanti, che avevo visto suonare a New York insieme a Terence Trent D’arby (Sananda Maitreya). Stavo per andare a suonare un concerto nel sud Italia, quando Fillipo mi chiese se fossi interessata ad esibirmi in alcune date nel nord Italia, durante le quali mi presentò Marcello e Nicola.

Quando e come è partito il progetto Ego?
Nonostante avessimo suonato insieme parecchie volte dal 2005 ad oggi, è stato solo dopo aver aperto per gli Incognito a Torino nel 2010 che il progetto ha iniziato a delinearsi.

Quanto è durato il processo di registrazione del disco?
Circa 3 – 4 mesi.

Pensi che la tua musica rispecchi generi come il funk e il soul, oppure non ti piace essere etichettata in questo modo?
Da un lato penso che questi generi siano la base della mia musica, dall’altro però non apprezzo particolarmente le etichette. Credo che nella musica l’unica cosa veramente importante sia se questa sia buona oppure no. Nel nostro caso è molto buona.

Quali sono le tue aspirazioni artistiche nel fare musica? Cosa vorresti realizzare nella tua carriera da musicista?
Il mio obiettivo è aver fiducia nella vita ed esprimere questa fiducia tramite la musica, raggiungendo la maggior parte di persone possibile per trasmetter loro l’amore e l’energia che la musica, suonata o ascoltata, riesce a sprigionare. Viaggiare, cantare, scrivere per gli altri, sperimentare con diversi generi di musica…l’obiettivo principale comunque è sempre lo stesso, diffondere gioia e energia positiva attraverso la mia espressione creativa.

Quasi sono le tue maggiori influenze musicali? Quali gli artisti che ti hanno fatta diventare un’amante della musica?
Chaka Khan, Stevie Wonder, Prince, Michael Jackson, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Donny Hathaway, Marvin Gaye.

Per chi parteggi nella guerra fra le Major e internet? Pensi che il web 2.0 abbia ucciso il business musicale o credi che abbia aiutato le band ad essere conosciute più facilmente dalle persone?
Sto ancora decidendo la mia posizione in questa guerra. Se i cd fossero meno cari, probabilmente gli ascoltatori tornerebbero a comprarli…tuttavia questo secondo me non è il punto, il punto è che stiamo vivendo un’evoluzione delle modalità di fruizione della musica da parte del pubblico. Ormai non esistono quasi più i lettori portatili per i cd, e la gente non è più costretta a portarsi dietro montagne di cd avendo a disposizione iPhone, o iTouch o iPad etc. persino le chiavi usb o altri sistemi digitali possono essere delle soluzioni per non portarsi più in giro i cd o addirittura per smettere di comprarli. Ma tutto questo non è colpa delle persone che vogliono condividere musica tramite i siti P2P, è semplicemente il risultato di come le cose si stanno evolvendo. C’è però bisogno che anche questi nuovi mezzi vengano considerati più seriamente: ad esempio adesso stiamo vedendo gli effetti del monopolio di iTunes, e tramite il digital download gli artisti e i musicisti non riescono ad ottenere grossi profitti. Su internet non c’è nessun trio di controllo e nessuna autorità che bilanci eventuali monopoli, anche se rimane un fantastico mezzo per connettere gli artisti direttamente con il loro pubblico, bypassando intermediari come le compagnie discografiche o quelle di distribuzione. Credo che il fatto di poter disporre di una fonte diretta per reperire musica ad un prezzo ragionevole sia certamente una cosa positiva. Penso che ormai siamo giunti alla morte del cd; probabilmente verrà rimpiazzato da un altro medium, oppure noi stessi lo trasformeremo in qualcos’altro che sia al passo con i tempi e le tecnologie di cui disponiamo.

Hai già organizzato un tour di supporto a questo progetto?
Certo, visitate www.egolive.info per avere tutte le informazioni su luoghi e date!

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