Raf dà i numeri. Ma non quelli del lotto, né tanto meno quelli della combinazione della sua valigetta. “Numeri” è semplicemente il titolo del suo nuovo cd, oltre che della traccia con cui si apre il disco, in cui il cantante originario di Margherita di Savoia sembra davvero voler fare “il matto” e prendere direzioni inconsuete, salvo poi correggere il tiro nel prosieguo dell’album, per ritornare su terreni già battuti. Nel filmato qui sotto Raf analizza proprio il suo rapporto coi ‘numeri’ avuto nel corso della carriera.
[youtube 8vPa9PG8OBU?hd=1]In effetti, proprio “Numeri” è la canzone che più di tutte colpisce all’interno del disco. Non che il resto non valga. Anzi, si tratta di un album di musica pop di valore, come se ne sentono pochi in giro in tempi recenti, con episodi notevoli come “Ogni piccola cosa”, alla cui scrittura ha partecipato anche la moglie, o “Nuovi mondi”. Ma “Numeri” ci fa annusare un Raf possibile, coraggioso e sperimentatore, che se fosse lasciato libero di lavorare a modo suo potrebbe dar luce a qualcosa di molto interessante. Ecco come spiega la collaborazione con Frankie-Hi NRG e Nathalie.
Outune.net – [ITA] Raf Intervista 2011
Quindi Raf regala una riflessione molto interessante sullo stato attuale della musica leggera italiana: “In quanto musicista pop devo confrontarmi con quello che è il mercato e oggi c’è un’attitudine molto più consumistica. Nel fare un disco di musica leggera ne devi tenere conto abbassando la soglia di fruibilità con musiche e testi accessibili a tutti, per non essere di nicchia. Ma allo stesso tempo non devi fare le cose buttate lì, perché se ci metti l’amore, anche nella musica cosiddetta commerciale c’è una valore creativo”. C’è quasi una punta di amarezza, nelle parole di Raf: “Non sarei credibile come artista di nicchia, devo tenere conto del pubblico a cui mi rivolgo”. Nonostante l’apparente ineluttabilità del compromesso, Raf sottolinea però di avere la fortuna di interpretare oggi come oggi solo brani di cui è convinto, libertà che a inizio carriera magari non si poteva permettere: “Sono orgoglioso di ogni disco che faccio e mi assumo la responsabilità di ogni singola canzone”. E in ogni caso, per il futuro non si nega la possibilità di un disco più sperimentale e ardito. Forse ne avverte il bisogno, Raf, perché a sentirlo parlare della musica contemporanea la situazione appare piuttosto desolante: “Oggi il panorama pop è deludente. Non escono più dischi che diventano un punto di riferimento per i decenni a venire, c’è solo musica usa e getta… anche la mia è musica usa e getta, almeno spero di farla bene. Qualcosa succederà di sicuro, prima o poi. Solo che non so quando”. Rimane in ogni caso la speranza evocata (in negativo) dal titolo, ovvero di non essere solo dei numeri, ma degli individui. Con un po’ più di coraggio e di fiducia in se stesso, l’impressione è che Raf abbia (per l’appunto) i numeri per essere un individuo unico all’interno del panorama discografico contemporaneo.