Il marketing ormai non conosce più alcuna limitazione; le sincronizzazioni sono, per la musica ed i suoi artisti, una delle poche fonti di guadagno sicuro. Quanto può essere positivo, in relazione alla credibilità, all’autenticità, per un musicista uscire come sottofondo di un trailer di uno dei giochi per console che hanno rivoluzionato il panorama mondiale nell’ambito dei videogames?
Stiamo parlando del francese Woodkid, all’anagrafe Yoann Lemoine, regista di film e videoclip (la breve lista comprende però i video di Moby “Mistake”, Taylor Swift “Back To December” e Katy Perry “Teenage Dream”), e della canzone “Iron“, scelta per accompagnare le immagini del trailer del videogame “Assassin’s Creed: Revelations“; una scelta che, a posteriori, può sembrare ovvia, soprattutto grazie al completo set di emozioni miste ad ambientazioni immaginarie che il pezzo stesso riesce a creare. Definire però il genere di riferimento del francese Woodkid risulta molto difficile, perché, come si può sentire in pezzi come “Brooklyn” e “Wasteland“, si passa da sonorità indie folk e/o elettroniche al minimalismo acustico. Sono presenti anche due remix del singolo “Iron”, di cui si consiglia anche di vedere il video, di matrice ovviamente elettronica; un remix è infatti a opera del gruppo indie londinese Mystery Jets (di cui si consiglia l’album d’esordio “Making Dens” del 2006), mentre l’altro ad opera di Gucci Vump (progetto parallelo di Guillame dei The Shoes e Louis, meglio noto come Brodinski, entrambi producers francesi che negli ultimi anni hanno iniziato a farsi conoscere).
Sicuramente ci si trova davanti ad un grande esempio di come pubblicizzare e commercializzare il proprio prodotto musicale; scegliere od essere scelti per una sincronizzazione, sia in ambito pubblicitario tradizionale che per un ambito meno comune come quello dei trailer uploadati su youtube, può essere tanto positivo quanto negativo. Non tanto per il pezzo in sé quanto per l’artista che, seppur talentuoso, non può mantenere la promessa al pubblico di soddisfare l’esigenza di un concerto live in mancanza di un vero e proprio repertorio. Per la quasi mezz’ora di ascolto il prodotto comunque è sorprendente, soprattutto in relazione alla cura ed alla qualità delle produzioni, semplici ma al contempo molto precise e ben inquadrate, in modo da mantenere un’identità precisa del brano con il sound di riferimento. Ascolto consigliatissimo.
Federico Croci