E’ impressionante vedere la naturalezza con cui Jason Derülo si presenta agli operatori italiani. Il poco più che ventenne mostra la consapevolezza dei veterani e spiega che oltre alla carriera di cantante, ballerino e songwriter, è anche proprietario di un’etichetta, di studi di registrazione, di una compagnia immobiliare e quant’altro. Dietro ai successi planetari di “Watcha Say”, “Ridin’ Solo” e “Don’t Wanna Go Home” c’è sì una task force di marketing strategico colossale ma anche la sua indubbia abilità come perfomer. D’altra parte i 13 milioni di singoli venduti in così poco tempo non lasciano spazio a dubbi sulla capacità a 360 gradi di Derülo e del suo staff.
[youtube 1FREuqXqpAU?hd=1]Molto rilassato e voglioso di farsi conoscere anche in Italia, Jason tra le altre cose c’ha raccontato come nascono le sue canzoni: “Mi vengono in mente idee e temi per le mie canzoni da quello che succede nella vita di tutti i giorni, i pezzi li scrivo in studio ma la stragrande maggioranza delle mie idee mi arrivano quando non mi trovo all’interno dello studio di registrazione. Solitamente quindi parto da qualcosa che ho in testa e inizio a costruire la ritmica e il beat che sorreggerà la canzone, ma a volte parto anche semplicemente dal beat per poi andare a ricercare le melodie che mi sembrano adatte a quanto voglio esprimere; a volte scrivo una decina di melodie differenti e su quella che mi pare più appropriata inizio a cantarci sopra qualcosa, inizio a costruire i testi lentamente come se fosse un freestyle, una conversazione, non lascio nulla dentro di me, lascio che tutto confluisca naturalmente nella fase di scrittura dei testi, tuttavia a volte ripasso sopra qualche testo che io stesso ho scritto nonostante penso che la musica debba solo essere la libera espressione di chi la compone”.
[youtube crCu0gERpCQ?hd=1]Anche le sue più grandi influenze non sono certo un mistero: “Posso dire Prince, Madonna, Elvis, Michael Jackson, ma ho anche influenze da altri generi musicali come Ella Fitzgerald ad esempio nel jazz, anche il gospel mi ha ispirato (J.Moss), adoro Ne-Yo e la musica nera in generale, sono una persona che ascolta molte cose differenti e i miei gusti sono ampi…se c’è qualche artista con cui vorrei duettare? Certo, molti, basta trovare il tempo e il momento giusto per farlo, non mi pongo limiti al momento…”