Che stronzi, stì Rush. Si permettono di arrivare con una scaletta che sulla carta oserei dire brutta, composta da solo due pezzi dagli anni ’70 (!!!!) , 9/13 del nuovo disco e svariati pezzi non proprio noti a tutti…e poi fanno comunque un concerto della Madonna. A ben vedere la scaletta rispetta le ultime esigenze di mercato: promuove abbondantemente il nuovo Snakes And Arrows (2007), favorisce tra i classici il rimasterizzato Permanent Waves (1980) e recupera canzoni da poco riscoperte grazie alla raccolta dvd Replay x3 (2006)
Spaccando il secondo, i tre canadesi si sono presentati sul palco alle 21 e hanno staccato alle 00.20, concedendosi una mezz’ora di pausa. Come al solito grande set di luci, strumentazione da urlo, megaschermi con filmati tra il comico, l’astratto e idiozie assortite (quest’anno polli allo spiedo, dinosauri e bamboline adoranti). Apre a sorpresa il riff di ‘Limelight’, poi altra sorpresa con tre piccoli classici dimenticati degli anni ’80 (molto toccante ‘The Mission’). Delirio del pubblico con ‘Freewill’, dove Geddy non ha certamente risparmiato la voce, e poi un piccolo assaggio del nuovo disco. Come già si sospettava il nuovo pezzo forte è la strumentale ‘The Main Monkey Business’, che anche dal vivo lascia molto soddisfatti. Primo tuffo nel passato remoto con ‘Circumstances’, anche questa rispolverata dopo secoli e forse un po’ semplificata da Geddy. Set di luci sfruttato al massimo per l’accoppiata ‘Between The Weels’ e ‘Dreamline’, unico pezzo degli anni ’90, che coi suoi laser ormai ha posto fisso nella scaletta. Pausa e poi ripresa con il nuovo disco a manetta. ‘Far Cry’ è un bell’inizio, anche ‘Armor And Sword’ funziona dal vivo…però cinque pezzi nuovi di fila sono troppi e arrivare fino alla fine di ‘The Way The Wind Blows’ e del suo cazzo di filmato surreale è stata un po’ una fatica.
Il pubblico un po’ intorpidito ha però avuto un grande risveglio col sintetizzatore di ‘Subdivisions’, accolto da una vera ovazione. Da qui in poi il cuore batte a mille: ‘Natural Science’ cresce come un’onda, ottima la riscoperta ‘Witch Hunt’ e poi ampio spazio alle strumentali. MalNar è breve e divertente, ancora più breve ma incredibilmente intenso ‘Hope’, lo show-off di Lifeson alla chitarra acustica (davvero grande cosa). La parte del leone la fa ovviamente il pirotecnico assolo di Neil Peart: come al solito partenza di classic rock drumming sempre più muscolare, sorprendente parte centrale techno-industrial (da notare come sia stato l’unico momento in cui Peart ha usato la batteria elettronica) e come di consueto finale in stile big band. Non un semplice solo, ma un’opera d’arte. Il solo di quest’anno è decisamente in lizza per il primo posto di sempre. Ecco finalmente le canzoni più famose con ‘Distant Early Warning’, ‘The Spirit Of Radio’ e ‘Tom Sawyer’ (il filmato introduttivo di South Park è la cosa più geniale mai trasmessa sul megaschermo di un concerto). Encore con ‘One Little Victory’, ormai diventata fissa con le fiammate del drago, secondo e ultimo tuffo nei ’70 con una ‘A Passage To Bangkok’ desiderata dai fans oltre ogni misura e finale con ‘YYZ’ risalita recentemente alla ribalta grazie al videogioco Guitar Hero.
I ‘ragazzi’ erano come al solito sciolti e giocosi. Forse Peart ha impiegato un paio di pezzi per arrivare a pieno regime e Geddy non è stato sempre perfetto a livello vocale, ma vista la difficoltà dei pezzi e l’età dei nostri direi che sono dettagli trascurabili. Un concerto tanto unico quanto inusuale, che fa però ben sperare sulla voglia di continuare della band e sulla possibilità, un giorno, di vedere un altro tour di soli classici. Uno degli eventi musicali dell’anno.
Setlist: Limelight – Digital Man – Entre Nous – The Mission – Freewill – The Main Monkey Business – The Larger Bowl – Secret Touch – Circumstances – Between The Wheels – Dreamline (pausa) Far Cry – Workin’ Them Angels – Armor And Sword – Spindrift – The Way The Wind Blows – Subdivisions – Natural Science – Witch Hunt – Malignant Narcissism – Drum Solo – Hope – Distant Early Warning – The Spirit Of Radio – Tom Sawyer – One Little Victory – A Passage To Bangkok – YYZ
M.B.