Parlare con Eric Martin ti fa capire il vero significato del termine ‘rockstar’. Gentile e disponibile ma anche dotato di una voce offstage incredibile e capace di piegarti in quattro dal ridere mentre ti racconta aneddoti sparsi tratti da una carriera dallo spessore incredibile. Quanto ci mancavano i Mr.Big…
We met legendary Eric Martin @Sonisphere Swi 2011, listen to what he told us about Mr.Big new one “What If…” and about some ups and lows of his career.
“What If…? No onestamente non credo sia il nostro miglior disco, siamo stati fortunati. Abbiamo avuto un mesetto per scrivere e due settimane per registrarlo. Kevin Shirley c’ha dato due settimane, aveva finito i Maiden e doveva fare i Journey. Abbiam registrato al The Village Studio e abbiam fatto tutto live senza overdubs, senza avere tempo in pratica. Kevin sembrava un produttore-cheerleader, mi gridava come se mi incitasse <<andiamo Martin andiamo dammi il massimo>>… mi gridava dietro e io volevo qualche sovraincisione perché cominciavo ad aver la gola provata, invece mi ha convinto ad andare a trovare la furia preistorica di un Eric Martin versione ‘Cro-Mag’ dietro il microfono. Alla fine col prodotto finale è piaciuto a tutti e credo che tutto sommato ci sia andata bene. Non abbiamo pianificato nulla, abbiam fatto i pezzi e li abbiamo dati a Kevin che li ha scelti, temevo non prendesse quelli che piacevano a me l’infame… Abbiamo scritto 14 canzoni, un pezzo al giorno per due settimane, una lavorata della madonna…”
[audio:https://www.musicattitude.it/wp-content/images/eric-martin-mrbig-int-2-OK.mp3|titles=eric martin mrbig interview 2/2]Puoi parlarci dell’esperienza Giapponese di Mr.Vocalist?
“Ben prima della reunion dei Mr.Big mi ha chiamato la Sony Japan per cantare canzoni popolari giapponesi dell’ultimo decennio, pop songs, ballad e canzoni rese popolari da donne. “Mr.Vocalist” mi sembrava un titolaccio, mi sembrava davvero una cosa super-cheesy. Mi dicevano <<vogliamo la tua interpretazione dei pezzi>>, ci siam dovuti tradurre testi giapponesi, nel primo disco non ho scritto nulla, c’era della roba tipo ‘ti amo perché ti amo’ …santo dio… odiavo il progetto all’inizio, belle melodie per carità ma nient’altro! Nel secondo disco ho potuto scrivere un po’ di più testi finalmente, tradurre dal giapponese è stato un inferno, le sillabe sono diverse: un semplice ‘thank you’, ‘grazie’ è ‘domoqualcosa’, difficilissimo lavorarci e cantarci. Inoltre queste canzoni sono cantate da donne…cazzo le donne possono respirare sott’acqua, io non riuscivo a tenere una nota a quel livello, morivo! Eppure è stato un mega successo, disco d’oro, di platino il secondo, pazzesco…mi vestivo con delle tutine, mi tagliai i capelli, puoi crederci? Dopo lo split mi sono rasato, mia moglie mi lasciò, forse le piacevano i capelli, i fans ehi dove sono i tuoi capelli lunghi, e io fanculo…(risate, ndr)…adesso ho riprovato a farmi ricrescere i capelli ma non sapevo che cazzo fare, facevan schifo…qual era la domanda? Ah già, Mr.Vocalist…questa cosa giapponese ha portato i miei bambini al college dopo tutto, non male…”
Se dovessi dirmi il punto più alto della tua carriera e uno più basso?
“High point senza dubbio “To Be With You”, ci colse tutti di sorpresa. Eravamo in Florida in un evento funkie con un nome orribile, io stavo giocando a flipper aspettando la crew che montava su il palco, in sottofondo Mtv dice ‘ed ecco il primo pezzo in classifica in US e in altri 15 paesi To Be With You!’ Cazzo non lo sapevamo! Non leggevamo i giornali eravamo una rock band! Enorme successo, c’ha cambiato la vita…sul serio è stato un dono dal cielo che c’ha cambiato la vita, chiunque da allora sa chi sono i Mr.Big. Punto basso direi bello recente, a Budapest 4 o 5 settimane fa. Dopo il concerto avevamo un day off ed ero a un pub con un po’ di soci e a bere qualche birra. Stavamo divertendoci, facevo air guitar sui pezzi dei Kiss e su ‘Midlife Crisis’ dei Faith No More…mi son sfasciato un polso scivolando su della birra che era per terra, un male cane, mi han dovuto operare. Ora sto bene ma non posso sfruttare molto il polso, devo star attento quando faccio sesso ad esempio…“